donald trump kamala harris

LA "LUNA DI MIELE" DI KAMALA CON GLI ELETTORI È FINITA (PRIMA DI COMINCIARE) – SECONDO GLI ULTIMI SONDAGGI, LA HARRIS MANTIENE UN VANTAGGIO SU TRUMP DI SOLI TRE PUNTI PERCENTUALI, A LIVELLO NAZIONALE, MA IL DIVARIO È IN CALO NEGLI STATI CHIAVE – LA VICEPRESIDENTE NON RIESCE A SFONDARE TRA MASCHI NERI E GLI ISPANICI, CHE CONTINUANO A PREFERIRLE TRUMP NONOSTANTE LE POLITICHE CONTRO L’IMMIGRAZIONE ANNUNCIATE DAL TYCOON

 

NYT, 'HARRIS NON RIESCE A CONQUISTARE GLI ELETTORI ISPANICI'

MEME SULL USO DEI FILTRI DI KAMALA HARRIS

(ANSA) - Oltre ai maschi neri, c'è un'altra fascia di elettorato che Kamala Harris non è ancora riuscita a conquistare, gli ispanici che le preferiscono Donald Trump. Secondo l'ultimo sondaggio New York Times/Siena College, infatti, la maggior parte degli elettori ispanici (il 67%), che si erano già schierati al fianco del tycoon quattro anni fa, lo continua a sostenere perché "non pensa stia parlando di loro" quando attacca i migranti e minaccia deportazioni di massa. Non solo due terzi di loro si dice favorevole alla costruzione del muro lungo il confine con il Massico

 

KAMALA HARRIS, LA «LUNA DI MIELE» DEI SONDAGGI SEMBRA GIUNTA AL TERMINE

kamala harris fake porn

Silvia Martelli per www.ilsole24ore.com

 

Dopo una forte crescita di consensi per Kamala Harris, alimentato dalla sua nomination e successivamente dal primo dibattito presidenziale, l’entusiasmo per la candidata democratica ha subito un rallentamento. Questo è quanto rivelano gli ultimi dati forniti in esclusiva per la pagina di Lab24 da Finscience […]

 

I dati […] mostrano che nelle settimane immediatamente successive al dibattito, Harris ha ottenuto un picco di sostegno, consolidando il suo vantaggio in diversi stati chiave. Harris rimane in vantaggio di 3 punti su Donald Trump (48,78% contro 45,36%) a livello nazionale, ma nelle ultime due settimane c’è stato un calo del margine tra i due candidati, soprattutto in alcuni stati del Midwest come Michigan e Wisconsin.

 

dibattito tra donald trump e kamala harris 7

La Pennsylvania, invece, contro le previsioni non è ancora passata al supporto alla Harris, restando uno degli Stati più contestati e determinanti per l’esito delle elezioni. Qui, il vantaggio di Trump rimane esiguo, dello 0,06%, un margine così sottile che, come afferma Alessio Garzonio, principal di Finscience, “per i sondaggi equivale quasi a nulla”.

 

[…] Già nelle precedente intervista, Garzonio aveva previsto un possibile effetto “luna di miele” per Harris: un periodo di entusiasmo iniziale che, ora, sembra essersi affievolito. “Si è fermato tutto in un punto di incertezza - commenta Garzonio - né in un vantaggio netto di Kamala, né in una situazione disperata per Trump”. Questo stallo rende l’esito delle elezioni ancora più imprevedibile, con Harris in vantaggio nel voto popolare, ma con Trump che potrebbe mantenere la maggioranza dei delegati, soprattutto a causa di stati chiave come la Pennsylvania.

KAMALA HARRIS JOE BIDEN

 

Garzonio ipotizza quindi uno scenario in cui Harris potrebbe vincere il voto popolare, ma non la presidenza, simile a quanto accaduto a Hillary Clinton nel 2016. “Vedo una buona probabilità che o vinca Kamala o si ripresenti un caso Clinton-Trump”, ha detto Garzonio, sottolineando come la struttura del sistema elettorale statunitense renda possibile una tale eventualità.

 

[…]

 

supporter di kamala harris a pittsburgh, pennsylvania

Uno degli elementi che sta favorendo Harris nei sondaggi nazionali è il forte supporto tra gli indipendenti. I sondaggi indicano infatti che Harris sta guadagnando terreno tra questi elettori, ottenendo così un margine più ampio di Trump in alcuni stati tendenzialmente democratici. Tuttavia, l’analisi delle conversazioni sui social media mostra un rallentamento nell’entusiasmo nei confronti della candidata democratica. “Il sentiment verso Harris è ancora positivo, ma la quantità di conversazioni è in calo”, spiega Garzonio, sottolineando come la “community Harris” sembri meno attiva rispetto alle settimane precedenti.

 

[…]

 

dibattito tra donald trump e kamala harris 6

L’economia, storicamente un terreno di battaglia favorevole ai repubblicani, è un tema su cui Harris sta migliorando. Garzonio ha osservato un aumento del sentiment positivo nei confronti della candidata proprio su questioni come il fracking e le politiche per le piccole-media imprese, segnali che la strategia della candidata di promuovere un piano economico solido e ben definito, in contrasto con quello meno chiaro di Trump, potrebbe dare i suoi frutti.

 

COMIZIO DI DONALD TRUMP A COACHELLA

Tuttavia, ci sono temi su cui Harris continua a incontrare difficoltà. La gestione del conflitto israelo-palestinese, per esempio, rimane una questione critica per la candidata, con sentiment negativi diffusi tra gli elettori, non solo nei confronti di Harris, ma anche dell’amministrazione Biden-Harris nel suo complesso.

 

La questione dell’immigrazione ha visto un peggioramento per Trump in particolare a seguito della dichiarazione (falsa) che gli immigrati mangiano animali domestici, come cani e gatti. Il peggioramento di Trump non ha però portato a un significativo vantaggio per Harris. […] Un altro punto di forza per Harris sono i finanziamenti. La sua campagna ha ottenuto un forte sostegno, con una media di donazioni più piccole, segno di un entusiasmo diffuso tra i sostenitori.

 

KAMALA HARRIS SONDAGGIO CNN

La Harris, che ha raccolto oltre un miliardo di dollari, è infatti la candidata presidenziale ad aver ottenuto i maggior finanziamenti in un periodo così breve nella storia degli Stati Uniti. Tuttavia Garzonio avverte che, man mano che ci si avvicina alle elezioni, il vantaggio finanziario è meno rilevante rispetto all’effettivo impatto dei voti.

 

TRA I PASTORI AFROAMERICANI CHE ORA TIFANO PER DONALD: «I DEM CI HANNO USATO»

Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

tim walz e kamala harris ridono sguaiatamente

«Trump sarà pure stato un gran peccatore, ma Dio ha sempre usato i peccatori. E comunque, chi può scagliare la prima pietra? Per come la vedo io, fin qui i repubblicani ignoravano noi neri, non servivamo. Trump è il primo che ha mostrato un interesse vero. È stato qui a parlare e ascoltare. Per me è l’unico che può fare qualcosa per uno Stato, il Michigan, da sempre governato dai democratici. E che, con loro, è andato sempre più a fondo».

 

Lorenzo Sewell, pastore della 180 Church di Detroit (180 come i gradi, auspicio di cambiamento radicale), ha appena finito il suo sermone domenicale nel tempio di Stansbury Avenue con gli stessi toni eccitati che ha usato tre mesi fa, sul palco della convention repubblicana di Milwaukee. Qui i contenuti sono meno esplicitamente politici, ma non mancano riferimenti al malgoverno dei dem.

 

COMIZIO DI DONALD TRUMP A COACHELLA

«Gli approfondimenti sulle nostre scelte elettorali li facciamo al venerdì», mi spiega mentre mi conduce in una specie di sacrestia dietro il palco, dove lo aspettano la moglie e i tre figli. Preghiera e politica Qui vedo il manifesto di Souls of the Polls , l’incontro settimanale dedicato a «preghiera e discorso politico».

 

[…] Sewell, un quarantenne che dopo un’infanzia travagliata (padre in carcere, fratello minore assassinato, lui per un po’ capo di una gang) ha vissuto vent’anni di «risveglio spirituale» culminato nella leadership di questa congregazione, non è, certo, lo specchio fedele di come si sta muovendo la comunità afroamericana, vista la sua chiara scelta trumpiana.

 

DONALD TRUMP AFROAMERICANE - FOTOMONTGGIO

Ma è un buon punto di partenza per capire come si stanno muovendo i repubblicani con le minoranze etniche e il perché della clamorosa sortita di Barack Obama che nei giorni scorsi ha rimproverato con tono severo i maschi neri che «cercano scuse per non votare Kamala Harris».

 

L’ex presidente […]  è intervenuto perché i sondaggi da tempo indicano un’evoluzione allarmante per i democratici: Kamala Harris è accreditata del 78% del voto dei neri. Meglio del 74% attribuito a Biden nei mesi scorsi, ma peggio del 90% ottenuto dallo stesso Biden nel 2020. Kamala va meglio con le donne afroamericane (83%) e questo fa pensare a un pregiudizio sessista di molti maschi.

 

meme di kamala harris che cucina un gatto

Emerge qualche conferma da alcuni sondaggi. E in una corsa elettorale che potrebbe decidersi sul filo di lana tutto avrà il suo peso. Ma questo non è l’unico fattore — e forse nemmeno il più rilevante — tra quelli che frenano la Harris coi neri (del resto nel 2016 Hillary Clinton, pur sconfitta, prese il 92% del voto afroamericano).

 

Molti ad esempio considerano Kamala espressione di una élite nera più vicina all’aristocrazia bianca che al proletariato e la middle class nera: «Siamo stati abituati a trattare la blackness come un fenomeno monolitico di gente cha ha patito persecuzioni o marginalizzazione» sostiene Reihan Salam, direttore del centro di ricerche (di tendenze conservatrici) Manhattan Institute.

 

NERI PER TRUMP

«Non è così. Altri fattori — istruzione, ambiente nel quale si cresce, benessere, anche i matrimoni misti — alterano l’equazione dell’identità etnica».

 

[…] Tra i fattori che pesano, oltre quelli socioeconomici, c’è una discreta penetrazione della cupa narrativa trumpiana anche tra i neri. Prendiamo, ancora, il Michigan, Stato che la Harris non può assolutamente permettersi di perdere. I sondaggi dicono che qui anche gli afroamericani ritengono che il problema più grave sia il dilagare del crimine, anche se gli indici di criminalità sono in forte calo in quasi tutte le città americane.

 

Sono crepe nel blue wall democratico che Trump sta cercando di sfruttare anche presentandosi a molti comizi accompagnati da rapper più o meno famosi o andando a parlare dal pulpito delle congregazioni nere che lo accolgono. […]

 

donald trump bacia kamala harris immagine fake generata dall ia

[…]

Ora Kamala corre ai ripari: domani sarà a Detroit, intervistata da un popolare conduttore e comedian nero, Charlamagne tha God. Cercherà di recuperare terreno illustrando un piano di interventi a favore delle minoranze black . Deve riuscire a evitare che la previsione del suo calo tra i neri si materializzi. Ma sarà difficile confermare il 95% «bulgaro» di Biden a Detroit. Soprattutto quando il sondaggio della Lega per i diritti civili dice che tra i giovani afroamericani, meno legati dei loro padri ai sindacati e ai democratici, i consensi per Trump sono al 25%.

kamala harris fake porn 1carl lewis strappa la foto di donald trump KAMALA HARRIS E LIZ CHENEYdonald trump kamala harris immagine fake generata dall iadibattito tra donald trump e kamala harris 8MEME SU ELON MUSK E DONALD TRUMP taylor swift annuncia l'endorsement a kamala harris con una foto del suo gatto

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”