vito crimi luigi di maio

O I RIMBORSI O LA VITA (DEL GOVERNO) - IL M5S CHIUDE UN OCCHIO SUI SENATORI CHE SI CIUCCIANO TUTTO LO STIPENDIO INVECE DI RESTITUIRNE UNA PARTE COME PROMESSO: TERRORIZZATO DAI NUMERI BALLERINI IN VISTA DEL MES, IL MOVIMENTO NON PUÒ PERMETTERSI DI DARE ULTIMATUM, FIGURIAMOCI ESPELLERE, CHI SI TIENE IL MALLOPPO. E COSÌ CADE PURE L'ULTIMA BANDIERINA DEGLI ANTI-CASTA

 

Gabriella Cerami per www.huffingtonpost.it

 

Si lavora pancia a terra per trovare una soluzione. Si studiano le tabelle, i dati, i profili di ogni singolo deputato e senatore: “Quanti soldi ha restituito e quando? Perché non lo ha ancora fatto?”. Sono le domande del momento in casa 5 Stelle per scongiurare nuove espulsioni. Si è disposti a tutto, anche a modificare le regole e a dare ai parlamentari un supplemento di tempo per mettersi in ordine con i pagamenti che ogni singolo grillino deve effettuare come da regolamento.

luigi di maio vito crimi

 

 Si intendono pagamenti all’associazione Rousseau e restituzione della diaria non spesa. Nel Movimento proliferano i morosi e per qualche settimana ancora si potrebbe chiudere un occhio. Tutto ciò perché il voto sul Meccanismo europeo di stabilità è fissato per metà luglio e la scadenza per pagare i debiti è a giugno.

 

I numeri, soprattutto quelli del Senato, sono ballerini, e non consentono al gruppo 5Stelle di dare l’aut-aut ai senatori che fanno resistenza sulle “restituzioni”. Un fatto che, ovviamente, rischia di creare nuovi malumori tra i parlamentari che regolarmente versano la loro quota di indennità.

 

I versamenti del 2020 dei parlamentari sono in moltissimi casi ancora in ritardo ma tra tutti emergono due senatori che non “restituiscono” dallo scorso anno: Marinella Pacifico che, stando a quanto pubblicato sul sito M5s Tirendiconto.it, non versa da giugno 2019. Non a caso è in odor d’uscita nonostante la diretta interessata smentisca. È verosimile che di fronte a una situazione così estrema i probiviri possano decidere l’espulsione, chiudendo un occhio invece per chi non rendiconta da meno tempo.

MARINELLA PACIFICO 2

 

l capo politico Vito Crimi aveva fissato diverse deadline: entro il 30 aprile bisognava regolarizzare la propria posizione fino al mese di dicembre 2019; entro il 30 giugno, invece, i parlamentari devono rendicontare le mensilità fino ad aprile 2020. Ma sono tantissimi i pentastellati che non hanno ancora messo mano al portafogli, con il rischio di incorrere nella sospensione o nell’espulsione. I probiviri stanno passando ai raggi X ogni singolo caso provando a salvarne il più possibile.

 

Quando sono passati appena due anni dall’inizio della legislatura si registrano già 35 parlamentari (21 deputati e 14 senatori) che hanno lasciato il Movimento. Il numero sale a 42 tenendo conto di chi è stato cacciato prima di essere eletto.

 

Ora il passaggio della senatrice Alessandra Riccardi alla Lega è stato solo l’ultimo tassello. Nei corridoi di palazzo Madama si rincorrono voci di nuove espulsioni o di futuri addii. Si fanno i nomi di Marinella Pacifico e Tiziana Drago. Mentre c’è chi come Mattia Crucioli ammette “divergenze”, tuttavia “superabili”.

 

alessandra riccardi 1

Ai piani alti M5s lavorano con il pallottoliere in mano: “Non possiamo in ogni votazione mandare messaggi per tutta la notte implorando i senatori di andare a votare in Aula. Non possiamo”, si sfoga una fonte di primo livello. Cosa successa quando venerdì scorso si è votato sul decreto Elezioni. Il rischio è che succeda di nuovo quando si voterà a metà luglio sul Mes. Questa volta la fragilità dei 5Stelle potrebbe creare l’incidente in Aula. E la questione dei rimborsi che incombe, sono tutti convinti, va disinnescata.

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…