trump macron

MANCO AI TEMPI DELLA GUERRA FREDDA – TRUMP MINACCIA UNA PIOGGIA DI FUOCO PER UN ATTACCO CONTRO LA SIRIA: NAVI, SOMMERGIBILI, AEREI -  ASSAD SI RIFUGIA GIA’ IN UN BUNKER – IN PRIMIS NEL MIRINO (SU CONSIGLIO ARABO E ISRAELIANO) LE POSTAZIONI IRANIANE VICINO PALMYRA – PUTIN NON STA A GUARDARE: FLOTTA IN MOVIMENTO E MISSILI SU RAMPA DI LANCIO

 

Gianandrea Gaiani per “il Messaggero”

 

BAMBINI DOPO L ATTACCO CON ARMI CHIMICHE IN SIRIA

Come in un wargame tutte le pedine sembrano ornai posizionate per dare il via a un attacco contro la Siria di Bashar Assad, che pare inevitabile a giudicare dalle bellicose parole twittate ieri da Trump. Resta solo da comprendere se si tratterà di un raid limitato e dal valore simbolico, come la base aerea di al Dumayr, da dove sarebbero partiti gli elicotteri Mi-8 con a bordo i barili di cloro sganciati su Douma. Si tratterebbe in questo caso di un attacco simile a quello attuato un anno or sono sulla base aerea di Shayrat dopo aver avvisato preventivamente i russi.

 

GLI OBIETTIVI

PUTIN ASSAD

Oggi pare invece più probabile che sia stato messo a punto un attacco su scala molto più vasta che vedrebbe nel mirino dei missili lanciati dal mare e dal cielo diverse installazioni militari siriane ma anche obiettivi politici come le sedi governative. Un' ipotesi che pare confermata dalla notizia che Bashar Assad avrebbe lasciato il palazzo presidenziale per raggiungere uno dei suoi rifugi segreti.

 

militari russi posano con foto di putin e assad

Se l' obiettivo fosse lo stesso Assad apparirebbe evidente che la vicenda delle armi chimiche a Douma rappresenta solo un pretesto, reale o costruito ad arte, per attuare con le armi un cambio di regime a Damasco non diverso da quello attuato in Iraq nel 2003 e in Libia nel 2011. Uno scenario in cui sarebbe impossibile non coinvolgere anche Russia e Iran presenti in forze sul territorio siriano.

trump putin

 

LE FORZE IN CAMPO

In campo tra gli attaccanti vi sono almeno due cacciatorpediniere missili classe Burke e almeno un sottomarino classe Los Angeles statunitensi con a bordo complessivamente circa 320 missili da crociera Tomahawk. Altri missili cruise, del tipo Scalp Naval, sono a bordo della fregata francese Aquitaine.

 

f16 fighting falcon

In campo anche un centinaio di aerei da combattimento basati nel Golfo e in Giordania; bombardieri B-1, cacciabombardieri F-15, F-16 e F-18 e forse anche gli F-22 a bassa visibilità radar. A queste forze potrebbero unirsi velivoli britannici Typhoon e Rafale basati a Cipro e francesi Rafale e Mirage 2000 presenti in Giordania ed Emirati arabi uniti armati anche con missili da crociera Scalp/Storm Shadow ma anche Typhoon ed F-15 sauditi dopo che Riad ha offerto i suoi mezzi per dare una mano a colpire il regime siriano alleato dell' Iran.

 

CONTROLLO A DISTANZA

missili verso la siria sopra il libano

Le operazioni preliminari di controllo a distanza dello spazio aereo e del territorio siriano sono già in atto con l' impiego di aerei spia statunitensi e britannici, da guerra elettronica, droni e velivoli radar Awacs schierati in Giordania, Qatar, Kuwait, Creta, Cipro e Turchia ma anche con il supporto informativo delle forze israeliane che hanno raccolto molti dettagli tecnici circa le difese aeree di Damasco dopo aver effettuato negli ultimi sette anni oltre un centinaio di incursioni aeree in territorio siriano.

 

BASE USA IN QATAR AL UDEID

Da Sigonella sono decollati pattugliatori antisommergibile Poseidon che hanno il compito di individuare e tenere sotto controllo le navi e soprattutto i sottomarini della flotta russa basata nel porto siriano di Tartus e che pare abbia preso il mare per non farsi sorprendere ormeggiata, e quindi indifesa, da un attacco missilistico. In volo anche i velivoli da ricognizione marittima ed elettronica Il-38.

 

al udeid base usa qatar2

L' ESCALATION

Non si può quindi escludere che tra gli obiettivi presi di mira, oltre alle postazioni antiaeree, agli aeroporti e alle caserme e centri di comando siriani, vi siano anche le due grandi basi russe in Siria, l' aeroporto di Hmeimin (che ospita oltre una trentina di aerei da combattimento Su-30, Su-34, Su-35, Su-25 ma anche i nuovissimi Su-57 oltre a una ventina di elicotteri) e la base navale di Tartus.

 

FLOTTA RUSSA A TARTUS

Target prioritario potrebbe essere di nuovo la base aerea T4, vicino a Palmyra, già colpita dagli israeliani, che ospita personale iraniano e funge da base avanzata per i velivoli russi Sukhoi 25 utilizzati nel settore di Deir Ezzor. Installazioni che potrebbero venire attaccate preventivamente oppure solo in caso di risposta russa ai raid statunitensi (la Francia ha escluso ieri di voler colpire forze di Mosca in Siria).

 

soldato russo a tartus 27 agosto

Scenari di escalation i cui sviluppi sono difficilmente prevedibili. Mosca e Damasco dispongono di poderose difese aeree e contro i missili da crociera oltre a sistemi di guerra elettronica capaci di disturbare i radar e i sistemi di guida missilistici: capacità che indurranno presumibilmente gli attaccanti a lanciare i loro missili ben lontano dallo spazio aereo siriano. Sul mare le due navi statunitensi schierate tra Cipro e le coste siriane potrebbero venire attaccate dai missili antinave K-300P Bastion in dotazione a russi e siriani (350 chilometri di raggio d' azione) ma anche dalle armi imbarcate su navi, sottomarini, elicotteri e aerei russi.

 

Attacchi simultanei condotti con più armi per saturare le difese delle navi americane in una battaglia che rappresenterebbe un' escalation nel confronto tra russi e americani inimmaginabile persino durante la Guerra fredda.

putin trump

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...