IL MANGANELLO DIVENTA UN BOOMERANG: SONO QUINDICI I POLIZIOTTI CHE SARANNO OGGETTO DI "VERIFICHE" PER LE BOTTE AI RAGAZZI A PISA. OGGI POTREBBERO ARRIVARE LE PRIME ISCRIZIONI NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI – IL PREFETTO DI PISA AMMETTE: “C’È STATO UN PROBLEMA DI GESTIONE DELLA PIAZZA” – IL COGNATO D’ITALIA, LOLLOBRIGIDA, ECUMENICO: “LA VIOLENZA VA CONDANNATA SEMPRE, NON GIUSTIFICATA IN BASE A CHI È L’AGGREDITO. NOI CONTRO MATTARELLA? FALSO…”
LA POLIZIA CARICA GLI STUDENTI DURANTE UN CORTEO PRO PALESTINA A PISA
1. MANGANELLATE AGLI STUDENTI, VERIFICHE SU QUINDICI POLIZIOTTI
Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
la polizia carica gli studenti durante i cortei pro palestina a pisa 4
«Caricate!». L’ordine gli studenti lo hanno sentito chiaramente. Prima quello, poi le manganellate. In due fasi ravvicinate, la seconda volta con gli agenti che non si fermavano dopo averli respinti e li inseguivano nel vicolo che da piazza Dante porta a piazza dei Cavalieri. Colpi sferrati in maniera indiscriminata su minorenni in fuga.
Insieme con numerosi video postati online e in onda sui tg nazionali e locali, le testimonianze dei ragazzi picchiati venerdì scorso a Pisa durante un corteo pro Palestina, non preavvisato in Questura e non autorizzato, saranno ora al centro delle indagini della Procura: un’intera squadra del Reparto mobile di Pisa potrebbe finire già oggi sotto inchiesta […].
la polizia carica gli studenti durante i cortei pro palestina a pisa 3
Sono una quindicina i poliziotti, compreso il capo squadra e uno dei responsabili dell’ordine pubblico incaricato della sorveglianza della piazza, sui quali si concentra l’attenzione degli inquirenti dopo che ieri la Questura ha inviato un’informativa su quanto accaduto.
[…] Nella relazione che la Questura di Pisa ha inviato ai magistrati ci sono le ordinanze del questore Sebastiano Salvo con le disposizioni e i piani di sicurezza per le manifestazioni in programma quel giorno, gli ordini di servizio con le specifiche sulle unità e gli agenti impiegati […]. Prima, durante e dopo la carica della squadra accusata di aver picchiato i ragazzi.
Oggi i pm pisani […] potrebbero iscrivere i primi indagati sul fascicolo, al momento aperto senza ipotesi di reato. Gli accertamenti, per competenza in questi casi per non far indagare i colleghi dei poliziotti coinvolti, sono stati assegnati ai carabinieri che hanno già cominciato a raccogliere elementi sul ferimento di tredici ragazzi, dieci dei quali minorenni, mentre i genitori di questi ultimi valutano la possibilità di unirsi per presentare un’unica denuncia.
kit corteo per manifestazioni vignetta andrea bozzo per il giornalone la stampa
[…] Lo stesso potrebbe accadere anche a Firenze, dove sempre venerdì mattina ci sono stati cinque feriti fra i manifestanti presi a manganellate vicino a piazza Ognissanti dove Cobas, studenti e movimenti di lotta per la casa hanno deviato il corteo verso il consolato americano.
A Pisa però non si esclude che l’indagine si possa allargare anche all’intera catena di comando della Questura che ha gestito l’ordine pubblico per il corteo non autorizzato dei liceali. E su questa stessa linea si muoveranno anche gli accertamenti richiesti dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al capo della polizia Vittorio Pisani per capire dove e perché ci siano state falle nella prevenzione dell’evento, sia pure non preavvisato.
[…] A una delegazione di Cgil, Cisl e Uil, che l’ha incontrata insieme con il questore Salvo, il prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro ha assicurato che non c’erano state disposizioni sull’uso della forza per contenere i manifestanti, mentre proprio il responsabile della Questura, raccontano i sindacati, ha ammesso invece che c’è stato «un problema di gestione della piazza, dal punto di vista organizzativo e operativo, a suo avviso causato dal fatto che non erano chiari gli obiettivi del corteo».
Ricostruzione che circolerebbe anche in alcune chat dei poliziotti: la reazione sproporzionata sui ragazzi sarebbe stata legata al rischio che il corteo potesse oltrepassare il blindato che chiudeva il vicolo e raggiungere obiettivi sensibili. Compresa la sinagoga. Per le prossime manifestazioni saranno incrementati i servizi di prevenzione e i contatti con gli organizzatori per evitare altri momenti di tensione. […]
2. «MAI REPRESSO IL DISSENSO CONDANNARE SEMPRE LA VIOLENZA, NON IN BASE A CHI È AGGREDITO»
Estratto dell’articolo di Virginia Piccolilllo per il “Corriere della Sera”
«La violenza va condannata sempre, non giustificata in base a chi è l’aggredito. Abbiamo già visto come va a finire...». Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, è appena atterrato a Bruxelles dove, al Consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura, oggi, proporrà una revisione profonda di quel Green Deal che ha riacceso la protesta dei trattori. Ma prima di Agrifish respinge le polemiche su una presunta presa di distanze di FdI dal richiamo del capo dello Stato.
«Noi contro Mattarella? Falso. Anzi lo ringraziamo perché ha condannato l’acuirsi di un clima di violenza, in primis contro Giorgia Meloni». L’appello non era contro le manganellate ai ragazzi? «Il presidente è intervenuto due volte in due giorni. La prima per dare solidarietà alla presidente del Consiglio fatta oggetto in piazza di incitamento alla violenza. E poi per i fatti di Pisa.
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Li leggo come un richiamo a garantire un clima di reciproco rispetto. Non si può interpretare come un attacco alla polizia. Il presidente ha vissuto gli anni in cui non c’era tolleranza per chi voleva esprimere la propria idea».
L’accusa di Pd e M5S al governo di voler reprimere il dissenso la giudica «gravissima»: «In migliaia di manifestazioni non è successo nulla a fronte di aggressioni alla polizia, lancio di oggetti». Su Pisa «la magistratura valuterà», dice. Ma a chi chiede «basta manganellate» risponde: «La libertà va garantita nel rispetto di tutti delle regole e della legge. Parto dal presupposto che uomini dello Stato si comportino secondo le regole, non dall’opposto. Incidenti ci furono anche in passato. A Trieste con i No Vax. O alla sede della Cgil, dove auspicavo che la polizia intervenisse prima. Lì fui tra i primi a portare solidarietà», rimarca.
LA NOTA DI SERGIO MATTARELLA SULLE MANGANELLATE DELLA POLIZIA A PISA
Quasi a sottolineare la solidarietà in ritardo («solo dopo Mattarella») a Meloni per le sue immagini bruciate in piazza e quella mai ricevuta «per essere stato ritratto assieme a Salvini e altri con mani sporche di sangue nella protesta di Milano». A suo giudizio si tratta di «tentativi di creare mostri, contro cui sia giustificata la violenza. L’abbiamo già visto con “uccidere un fascista non è reato”. Poi si è passati alla Dc e al Pci. Risentiamo gli stessi slogan. Spero che nel dibattito parlamentare si arrivi a una condanna unanime di ogni violenza». […]
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