roberto benigni giorgia meloni

“NON SI VINCE MAI CON LE PAROLE CON ROBERTO BENIGNI” – MARCO GIUSTI: “GIORGIA MELONI HA CERCATO NON DI DISTRUGGERE L’IDEA DI EUROPA DI SPINELLI&CO, COME FOSSE UN PERSONAGGIO DELLA NUOVA DESTRA ROMANA COATTA DI UN FILM FERRAGOSTANO DI VIRZÌ GIRATO A MARZO, MA DI AZZOPPARE L’ASCOLTO DI BENIGNI PRIMA DEL TEMPO. NON SAPENDO PERÒ CHE SOLO POCHE ORE DOPO, PER QUANTO INVECCHIATO, PER QUANTO NON PIÙ LA VOLPE CHE È SEMPRE STATO SUL PALCO, AVEVA DI FRONTE A SÉ IL PIÙ GRANDE IMPROVVISATORE ITALIANO DI OGNI TEMPO…”

 

Marco Giusti per Dagospia

 

roberto benigni il sogno

Qualche genio della comunicazione, non so davvero chi e anche se lo sapessi non cambierebbe di molto, ma temo sia stato un uomo della Rai legato a Fratelli d’Italia o un uomo legato a Fratelli d’Italia che si impiccia della Rai, deve aver spinto Giorgia Meloni a rileggere da destra il manifesto di Ventotene (la dittatura del popolo…) scatenando ovviamente le opposizioni, ma in realtà puntando a un argine anti-Benigni.

 

Non lo poteva fare da Vespa, lo fa dal Senato. Cioè qualcuno, e i geni della comunicazione di Fratelli d’Italia li conosciamo no?, deve aver sussurrato sbattendo i tacchi a Giorgia Meloni che uno spottone europeista e mattarellista di Roberto Benigni in prima serata su Rai Uno, con quel popò di ascolto che avrebbe fatto con tanto di Eurovisione a livello del Sanremo di Carlo Conti, non sarebbe stato la cosa migliore né per lei né per le sue posizioni contraddittorie sull’Europa, su Trump, sulla guerra.

 

giorgia meloni alla camera foto lapresse.

Forti del vecchio detto che una zaccagnata data a tradimento colpisce due volte, Giorgia Meloni ha quindi cercato non di distruggere l’idea di Europa di Spinelli&co, come fosse un personaggio della nuova destra romana coatta di un film ferragostano di Virzì girato a marzo, ma di azzoppare l’ascolto di Benigni prima del tempo. Non poteva non trasmettere lo spettacolo comizio in diretta di Benigni, che era pure stato a Sanremo e ha la benedizione diretta di Mattarella e Papa Francesco.

 

Quindi ha fatto quello che si fa quando si cerca di colpire chi hai ospitato a casa tua. Uno sfregio. Uno sfregio da destra puntando al testo di Ventotene. Qualcuno dei geni della comunicazione di Fratelli d’Italia avrà insomma riletto il manifesto di Ventotene e avrà estratto la frasetta che serviva per la battuta finale a effetto “se questa è la vostra Europa non è la mia”.

 

mattarella presta benigni

E lì è partita, zac!, la zaccagnata. A sorpresa. Non sapendo però che solo poche ore dopo, per quanto invecchiato, per quanto non più la volpe che è sempre stato sul palco, aveva di fronte a sé il più grande improvvisatore italiano di ogni tempo.

 

Quando eravamo ragazzi abbiamo visto tutti a teatro Benigni comporre storie infinite con dieci parole che gli aveva dato il pubblico. Era il suo numero finale, memorabile. O recitare improvvisando acrostici legati a qualsiasi parola. Numeri di improvvisazione narrativa che solo lui sapeva e mi sembra sappia ancora fare. Non te li puoi aspettare da Pino Insegno…

 

 

ALTIERO SPINELLI CON ERNESTO ROSSI

In questo non lo freghi Roberto. L’unico nome che non ha voluto pronunciare su quel palco, ovviamente, è stato quello di Giorgia Meloni. Avrebbe svelato il gioco. Così, pur senza farci ridere come un tempo (i tempi son cambiati, si sa…) ha ricucito in diretta il manifesto strappato di Ventotene di Spinelli senza cadere nel personaggio di sinistra macchiettistico alla Virzì.

 

Dividendo la scena solo con l’ombra di se stesso che solo i vecchi amici ricordano. Vincendo la serata col 28%, 4 milioni e mezzo di ascoltatori. Perché non si vince mai con le parole con Roberto Benigni. Noi lo abbiamo sempre saputo.

VENTOTEMPTATION ISLAND - MEME BY EMILIANO CARLI MANIFESTO DI VENTOTENE QUANDO GIORGIA MELONI LODAVA IL MANIFESTO DI VENTOTENE roberto benigni il sogno altiero spinellimeme sul discorso di giorgia meloni su ventotene by 50 sfumature di cattiveriaroberto benigni - il sognofederico fornaro in lacrime dopo il discorso della meloni contro il manifesto di ventotene IL DISCORSO DI GIORGIA MELONI SU VENTOTENE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA tweet sullo show di roberto benigni basta spinelli prima pagina del manifestotweet sul discorso di giorgia meloni su ventotene tweet sul discorso di giorgia meloni su ventoteneroberto benigni il sogno roberto benigni il sogno tweet sullo show di roberto benigni

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…