daniela santanchè guido crosetto matteo salvini

I PRIMI PROBLEMI DEL GOVERNO MELONI RIGUARDANO LE DELEGHE E I POSSIBILI CONFLITTI D’INTERESSE - SE IL MINISTRO DELLA DIFESA GUIDO CROSETTO HA DECISO DI CEDERE TUTTE LE SUE AZIENDE, LA RESPONSABILE DEL TURISMO DANIELA SANTANCHE’ SI DICE DISPONIBILE A NON OCCUPARSI DELLE SPIAGGE, VISTO CHE POSSIEDE  IL 24% DEL TWIGA BEACH CLUB IN VERSILIA (“NON NE HO ANCORA PARLATO CON GIORGIA...”) – MENTRE SALVINI L’HA GIÀ SPUNTATA SUL MINISTRO DEL MARE E SI È PRESO LA COMPETENZA SUI PORTI…

Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

DANIELA SANTANCHE

I porti, le armi, gli stabilimenti balneari. Ogni nuovo governo ha le sue spine e, nel caso dell'esecutivo Meloni, i punti di principale attrito e polemica all'interno e all'esterno della maggioranza riguardano le deleghe contese e i conflitti d'interesse, veri o presunti, di alcuni ministri. Le minoranze attaccano, il presidente del M5S Giuseppe Conte ha promesso un'opposizione «intransigente e senza sconti» e ha messo nel mirino Guido Crosetto per essere «passato direttamente dalla rappresentanza di interessi di industrie che operano nel settore della difesa al ministero competente». E l'Alleanza Verdi e Sinistra italiana ha accusato Giorgia Meloni di aver fatto nascere un governo «con le migliori lottizzazioni e conflitti d'interessi».

 

DANIELA SANTANCHE'

Il fondatore di Fratelli d'Italia, cui tocca dirigere la politica militare dell'Italia al tempo di una guerra alle porte dell'Europa, è stato per anni presidente di Aiad, la federazione che riunisce le aziende dell'aerospazio, della sicurezza e della difesa. Impossibile dunque per Crosetto sfuggire alla questione. «Se esistesse un conflitto non potrei fare il ministro, quindi il conflitto non esiste», premette.

 

Ma Greenpeace lo accusa di essere in «gravissimo conflitto di interessi» per essere stato per anni «lobbista di punta dell'industria bellica». E lui, Crosetto, conferma di aver deciso di cedere tutte le sue aziende, rinunciando al 90% del suo reddito. In che tempi? «Ho tre mesi per farlo. Le aziende io le chiudo, esco da tutto definitivamente, butto via anni di lavoro. È una scelta dura, ma lo faccio perché servire il mio Paese è l'onore più grande».

 

guido crosetto giuramento governo

Nel mirino delle opposizioni c'è anche Daniela Santanchè, chiamata a guidare il ministero del Turismo dopo il leghista Massimo Garavaglia. Da quando ha giurato, sui social è stato un assalto. Perché da 22 anni la deputata di Fratelli d'Italia ha una partecipazione come socia di minoranza (al 24%) nella proprietà del Twiga Beach Club, lo stabilimento extralusso di Flavio Briatore in Versilia: l'imprenditore paga circa 17.600 euro l'anno per la concessione, ma stando ai dati del 2019 il locale sul mare produce qualcosa come 4 milioni l'anno di incassi.

 

Guido Crosetto

Come Crosetto, Santanchè sostiene di non essere in conflitto perché non ha ruoli, non ha cariche e non siede nel cda dell'impresa di Marina di Pietrasanta. Eppure la ministra - che è andata spesso in tv a sostenere la causa dei balneari contro la riforma, fortemente voluta dall'ex premier Mario Draghi e poi stoppata dalla Lega - riconosce che «se ci fosse un problema di opportunità» lei non avrebbe nulla in contrario a cedere le deleghe sulle spiagge: «Non ho ancora parlato con Meloni, ma se decidesse di assegnarle ad altri non avrei obiezioni».

 

GIURAMENTO DANIELA SANTANCHE

Il decreto che contiene le assegnazioni delle deleghe ai vari ministeri non è pronto, a Palazzo Chigi hanno bisogno di qualche giorno ancora per definire i dettagli. Intanto Matteo Salvini, che da giorni rivendica la competenza sui porti, l'ha spuntata su Nello Musumeci. «Il ministero delle Infrastrutture si occupa di terra e di mare» è lo slogan del vicepremier, convinto di aver chiuso il caso con il responsabile del dicastero del Mare e per il Sud, Nello Musumeci.

 

GIORGIA MELON MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI ALLA CAMERA

Ma se Salvini segna un punto dentro la coalizione di destra, l'Alleanza Verdi e Sinistra italiana accusa il leader della Lega di voler «bloccare i porti e abbandonare in mare bambini, donne e uomini». E non è l'unica voce di opposizione preoccupata per le scelte dei nuovi arrivati. La ex ministra Mara Carfagna, deputata di Azione-Italia viva, pensa che Musumeci si ritroverà a guidare «un guscio vuoto». E questo perché la premier Meloni ha «spacchettato» le Politiche di coesione dal ministero del Sud, affidandole a Raffaele Fitto (che ha anche le competenze sul Pnrr). La capogruppo del Pd Simona Malpezzi rimprovera a Palazzo Chigi di aver fatto «sparire» oltre alla Transizione ecologica anche il ministero della Transizione digitale. Nel nuovo esecutivo non c'è e non ci sarà un successore di Vittorio Colao, le deleghe saranno frammentate e attribuite ad altri ministri.

matteo salvini antonio tajani GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI matteo salvini

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…