MARONI CHE GIRANO IN PROCURA - BOBO IN SELLA ALLA SCOPA PADANA SI PRESENTA AI PM DI MILANO: “VOGLIAMO LA VERITÀ, SIAMO STATI RAGGIRATI” - NUOVE DAL FRONTE TROTA, FUGGITO DAL PIRELLONE CON LA FIDANZATA: LE SUE FATTURE MEDICHE (PAGATE DALLA LEGA) EMESSE DALLA CLINICA DI FIDUCIA DEI BOSSI DI FABRIZIO ISENI, FINANZIATORE DELLA SCUOLA BOSINA DI MANUELA MARRONE - IL FRATELLO ROBERTO LIBERTÀ: “SCHIFATO, È UN PAESE DI MERDA” - POVERO SENATO, COSTRETTO A PRECISARE CHE PIER MOSCA (QUELLO DI ‘KOOLY NOODY’) NON È UN DIPENDENTE…

1 - MARONI IN PROCURA A MILANO - "VOGLIAMO SAPERE LA VERITÀ"

Davide Carlucci e Sandro De Riccardis per "Repubblica.it"

L'ex ministro dell'interno, Roberto Maroni, si è presentato in procura a Milano per un colloquio con il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e i pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, titolari dell'inchiesta sulla presunta truffa ai danni dello Stato in relazione ai rimborsi elettorali della Lega Nord e sulla presunta appropriazione indebita ai danni della stessa Lega.

Insieme a Maroni, sono arrivati al quarto piano del palazzo di giustizia di Milano anche Stefano Stefani, il nuovo tesoriere del carroccio che ha preso il posto del Francesco Belsito (che ha presentato le dimissioni dopo essere stato indagato) e il sindaco di varese, Attilio Fontana. A sollecitare il confronto, che si svolge nell'ufficio di Edmondo Bruti Liberati, procuratore capo di Milano, sarebbe stato - secondo quanto si è potuto apprendere da qualificate fonti leghiste - lo stesso Maroni per offrire collaborazione agli inquirenti nelle indagini come ha detto brevemente lo stesso ex ministro.

A conclusione dell'incontro con i pm, Maroni ha detto ai giornalisti di essere "a completa disposizione della magistratura" e che "se la procura ci chiederà dei documenti siamo pronti a fornirli. Non vogliamo nascondere nulla - ha aggiunto - vogliamo garantire la piena e leale collaborazione della Lega. Arrivare alla vertà e accertare tutte le responsabilità è nel nostro interesse. Ringraziamo i magistrati per questa visita, che è avvenuta su nostra richiesta". In conclusione Maroni ha sottolineato che è stato affidata
a una importante società la revisione completa dei bilanci della Lega.

2 - PANORAMA SCOPRE IL «BADANTE» DI RENZO BOSSI
Da "Panorama" in edicola domani - Le fatture mediche intestate a Renzo Bossi e pagate dalla Lega Nord sono state emesse dalla clinica di fiducia dei Bossi, un istituto di cura per vip a Lonate Pozzolo (Va) il cui titolare è Fabrizio Iseni, intimo del cerchio magico e finanziatore della scuola Bosina di Manuela Marrone. Lo rivela Panorama nel numero in edicola domani. Iseni, 47 anni, ribattezzato tra i leghisti del Varesotto «il badante» del Trota, è stato l'organizzatore dell'edizione italiana del mondiale di calcio delle nazioni non riconosciute, vinto nel 2009 dalla nazionale padana, di cui Bossi junior è presidente.

Nel 2011 i due hanno partecipato insieme al Giro ciclistico della Padania. Bossi junior e Iseni si ritrovano anche negli affari: insieme promuovono la cooperazione e gli investimenti italiani in Costa d'Avorio, il paese africano di cui Iseni (che vanta una sfilza di onoreficenze) è console onorario a Milano. Nel 2010 una delegazione ufficiale del governo ivoriano, accompagnata proprio da Iseni, è stata ricevuta al Pirellone da Renzo Bossi. Il Trota si è impegnato a promuovere la costruzione di un centro sportivo-sanitario ad Abidjan.

3 - IL BOSSIANO CANTON: «MARONI? E' UNA RISORSA»...
Da "la Stampa" - Sull'elezione di Maurilio Canton, ormai ex segretario provinciale della Lega, lo scorso ottobre si è consumato il primo strappo mediatico nel partito, filmato da un telefonino galeotto. La resa dei conti interna è praticamente esplosa con la sua contestata investitura. Imposta da Bossi, subita da Maroni. «C'era una proposta di sfiducia nei miei confronti, ne ho preso atto. Non mi sembrava il caso di lacerare ancora di più la provincia di Varese e i suoi militanti». Sull'attuale situazione del partito spiega che «tutti quelli che hanno avuto comportamenti oltre la decenza e in violazione di leggi e regolamenti interni, vanno sanzionati e messi da parte. Non si fanno sconti a nessuno».

E le dimissioni di Bossi? Il Senatùr è arrivato al capolinea? Canton solo qualche mese fa disse che «la Lega esiste perché c'è Bossi». Ora «lo conferma. Non direi che è fuori gioco. Ha fatto con le dimissioni un atto di gigantismo politico senza eguali. Nessun segretario nazionale o regionale ha mai fatto una scelta del genere, senza nemmeno essere indagato.... E Maroni? «Ritengo Maroni una risorsa della Lega Nord. Se sarà lui il nuovo segretario federale ben venga. Lo stesso se sarà un altro. Io, in ogni caso, continuerò a fare il militante...».

4 - PALAZZO MADAMA PRECISA "PIER NON È UN DIPENDENTE"...
Da "la Repubblica" - Pierangelo Moscagiuro, più noto come Pier Mosca, non è un dipendente del Senato. A precisarlo è Palazzo Madama in un comunicato. Uno dei beneficiati dai fondi della Lega, in quanto amico di Rosy Mauro, «è dipendente della Polizia di Stato con la qualifica di assistente capo, assegnato all´Ispettorato di Ps presso il Senato». Moscagiuro - negli atti dell´inchiesta - è indicato dalle impiegate della Lega come "segretario particolare" della vicepresidente leghista del Senato.

5 - IL FIGLIO ROBERTO LIBERTÀ "SCHIFATO, PAESE DI MERDA"...
Da "la Repubblica" - «Sono schifato, a dir poco. Purtroppo viviamo in questo paese di merda». Roberto Libertà, figlio terzogenito di Umberto Bossi, commenta così dalle pagine del settimanale Diva e donna, in edicola oggi, lo scandalo che ha travolto la Lega Nord. Il settimanale pubblica un servizio sulla vicenda dal titolo "Bossi, la famiglia", illustrato con una fotografia esclusiva di Renzo Bossi in posa con la coppola durante una visita in Sicilia.

6 - RENZO BOSSI, DIMISSIONI E FUGA CON LA FIDANZATA...
Da "la Repubblica" - Renzo Bossi ha presentato ieri le sue dimissioni da consigliere regionale al Pirellone. Subito dopo ha lasciato il Palazzo della regione Lombardia da un´uscita secondaria dove lo aspettava la sua fidanzata Silvia Baldo. La coppia si è poi allontanata con la macchina di lei, mentre l´auto di Bossi junior è rimasta all´entrata del palazzo.

7 - PASQUA, È RISORTO ANCHE PAPA
Da "il Fatto Quotidiano" - Papa, il deputato Pdl, che il parlamento non difese con lo scudo dell'immunità, acconsentendo alla richiesta d'arresto proprio grazie ai voti della Lega. Ora Papa si toglie i macigni padani dalle scarpe sulle colonne del "Giornale": "Bobo Maroni è uomo d'onore e di politica. Gli chiesi che cosa giustificasse l'accanimento a favore del mio arresto". Rispose "che di me non gli importava nulla. Era impegnato a contare i suoi per dare un segnale politico".

 

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