MASSIMO FINZI: “IL MESSAGGIO DI NATALE DEL PAPA FALSA LA STORIA PERCHE' TENDE A NEGARE LA PRESENZA EBRAICA NELLA REGIONE MEDIORIENTALE. ANZI A CANCELLARE LA STESSA ORIGINE EBRAICA DI GESÙ - DA TEMPO, SU SOLLECITAZIONE DELLA SANTA SEDE, È SCOMPARSA DAI CALENDARI LA DIZIONE: "CIRCONCISIONE DI NOSTRO SIGNORE" ALLA DATA DEL PRIMO GENNAIO. ORA È IN CORSO UN PROCESSO PER ACCREDITARE GESU' COME PALESTINESE’’
Mail di Massimo Finzi, collaboratore di Dagospia (salute e medicina)
Il messaggio di Papa Francesco in occasione del Natale ha suscitato perplessità: tutto incentrato sul tema dei migranti e sulle sofferenze di una sola parte della popolazione di quella regione che la Santa Sede si ostina a chiamare Terra Santa solo perché l’esistenza stessa di Israele quale nazione (risorta) degli ebrei cozza con una concezione cattolica teocratica antiebraica vecchia di due millenni.
Non un cenno ai massacri e alle persecuzioni dei cristiani nei paesi musulmani ove la loro presenza si assottiglia sempre più ma il discorso del Papa gesuita raggiunge il culmine quando tenta di distorcere la storia affermando che i migranti ripercorrono gli stessi passi di Giuseppe e Maria.
Giuseppe (Josef) e Maria (Miriam) non erano affatto migranti in fuga ma persone che stavano raggiungendo il luogo di origine per il censimento in corso. Le porte della città erano chiuse non per ostilità verso i due personaggi ma solo perché era sera e quindi il parto è avvenuto in un luogo di fortuna. E allora perché falsare la storia? Gesù nasce da genitori ebrei, viene circonciso all’ottavo giorno come tutti i maschi ebrei, viene educato secondo la tradizione ebraica, compie la sua maggiorità religiosa a 13 anni (il Bar Mitzvah), completa lo studio rabbinico.
Presentarlo come un figlio del popolo palestinese è una vergognosa menzogna: Maometto compare nella storia 600 anni dopo la morte di Gesù. Il nazifascismo ha prospettato per gli ebrei la soluzione finale, i revisionisti odierni ne negano lo sterminio e oggi nel mondo è in atto un processo di cancellazione della memoria ebraica: grazie agli immensi finanziamenti dei paesi arabi l’Unesco e l’ONU disconoscono la presenza ebraica in luoghi come Gerusalemme, Betlemme, Hebron ecc. mentre i paesi occidentali, pavidi e/o interessati, rimangono indifferenti o peggio collaborativi. In questo contesto come va interpretato il messaggio di Papa Bergoglio?