mastella di battista 7

"DI BATTISTA, VAFFA...SEI UN GRANDE LEADER MONDIALE DELL'IDIOZIA POLITICA" - MASTELLA INCENERISCE DIBBA CHE AVEVA EVOCATO L’UDEUR PER COMMENTARE NEGATIVAMENTE L’EVOLUZIONE DEL M5S: "QUESTO ROBESPIERRE DEI MIEI STIVALI MANIFESTA L’INTENZIONE DI PRENDERSELA CON I SUOI E CHIAMA IN CAUSA IL MIO UDEUR CHE ERA UNA COSA MOLTO SERIA A DIFFERENZA DI QUESTO GRUPPO DI PERSONAGGETTI SENZA CULTURA...” – VIDEO IMPERDIBILE

 

Giovanni Vasso per ilgiornale.it

 

mastella

Sulle ceneri dell’Udeur esplode la rissa politica tra Alessandro Di Battista e Clemente Mastella.

 

Di Battista, in un’intervista televisiva andata in onda su La7 nella prima serata di ieri, aveva evocato il Campanile per commentare, negativamente, l’evoluzione politica del Movimento Cinque Stelle. Di Battista ha affermato che se la creatura pentastellata continuerà nelle politiche attuali "si andrà verso una direzione di indebolimento del M5S e si diventerà un partito più come l’Udeur, buono forse più per la gestione di poltrone e di carriere. Non è quello per il quale ho combattuto".

 

Profetizzandone come inesorabile la trasformazione in una sorta di piccola formazione centrista, Di Battista, in pratica, ha evocato una sorta di vero e proprio contrappasso politico per i Cinque Stelle.

DI BATTISTA

 

Le sue dichiarazioni, infatti, hanno colpito al cuore l’immaginario stesso del M5s e ovviamente hanno sollevato un putiferio all’interno della compagine pentastellata. Ma hanno sortito anche un effetto collaterale, non da poco. La reazione, furibonda, del sindaco di Benevento Clemente Mastella, per lunghi anni padre e dominus dell’Unione dei democratici per l’Europa.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA A PIAZZA PULITA

Non è stata, da parte del “movimentista”, una citazione innocente quella del Campanile: Clemente Mastella, infatti, era diventato negli anni scorsi una delle figure più criticate sul panorama nazionale ed era tra i bersagli "preferiti" dei pentastellati già dagli albori. Mai è corso buon sangue tra l'ex Guardasigilli e il M5s.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA A PIAZZA PULITA 1

Una sfumatura, questa, che non è certo sfuggita allo stesso Mastella il quale ha tenuto a rispondere, in un video, alle dichiarazioni di Di Battista. E lo ha fatto prendendosi la soddisfazione di restituirgli, in una videorisposta che ha pubblicato sui suoi social, i “vaffa” che gli erano piovuti in testa all’epoca del V-Day di Bologna. Un redde rationem che attendeva, evidentemente, da ben tredici anni dato che quella manifestazione "fondativa" del M5s si tenne l’8 settembre del 2007 nel capoluogo emiliano.

 

CLEMENTE MASTELLA

Mastella non ha lesinato sulle definizioni e le accuse: “Questo Robespierre dei miei stivali manifesta l’intenzione di prendersela con i suoi e chiama in causa il mio Udeur. Che era una cosa molto seria a differenza di questo gruppo di personaggetti senza cultura, insignificanti e loro sì davvero legati al potere”.

 

E dunque, non prima di aver ricordato che lui con l'Udeur aveva il peso di determinare il destino dei governi e di aver ottenere per questo risultati politici importanti, si è tolto il macigno che si portava nei mocassini da più di un decennio: "A lui potrei dire soltanto una cosa: vaffa. Come voi dicevate a me quando, con Beppe Grillo e gli altri vi divertivate a Bologna. Ora mi diverto io. Vaffa, carissimo Di Battista: sei un grande leader mondiale dell’idiozia politica”.

mastella di battista 7CLEMENTE MASTELLA - VINCENZO DE LUCA - SERGIO MATTARELLAclemente mastella vincenzo de lucaSILVIO BERLUSCONI E CLEMENTE MASTELLA

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...