MATTEO RENZI, LA BILE DE ‘’IL MOSTRO’’ - DALL’ALTO DEL SUO 2 PER CENTO, CON ITALIA VIVA ORMAI ALLO SBANDO, IL BULLO SDERENATO DI RIGNANO, PRIMA DI TORNARE AL BAR DEL PAESE A GIOCARE A FLIPPER, TIRA FUORI DAL CILINDRO UN RANCOROSO LIBERCOLO CHE IN REALTÀ È UNA RESA DEI CONTI. ANCHE VERSO UN EX RENZIANO COME FUNICIELLO, GIA’ BRACCIO DESTRO DELL’EX AMICO STORICO LUCA LOTTI, OGGI CAPOGABINETTO DI DRAGHI - D’ALTRONDE, IL POLITOLOGO GIOVANNI SARTORI CI AVEVA VISTO LUNGO: “RENZI? NON LO VOTEREI MAI, HA SOLO L’ANSIA DI ARRIVARE AL POTERE. È UNO ABILE, FURBO, PERÒ DISPOSTO A BARATTARE TUTTO”

Luca Di Carmine per Tag43.it

 

Renzi con bin Salman nell’opera di Harry Greb apparsa a Roma

Non sperateci, non c’è modo di fermarlo. Renzi è una forza della natura, comunque la pensiate. Le sue perle sono parte, ormai, del linguaggio comune e nel suo ultimo libro Il Mostro.  Inchieste, scandali e dossier. Come provano a distruggerti l’immagine (ed. Piemme) non ne risparmia una. Una lunga carrellata che, in realtà, diventa una resa dei conti punto per punto, persona per persona, veleno per veleno. Nel suo stile, insomma.

 

È di poche ore fa, ad esempio, l’annuncio di querela del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini (ex?) amico storico di Renzi citato nelle sue pagine senza troppi giri di parole: «Egli è diventato vicepresidente del Csm grazie al metodo Palamara e io sono uno di quelli che possono testimoniarlo». 

MATTEO RENZI - IL MOSTRO

 

Apriti Cielo! Replica e controreplica a suon di minacce, con Renzi che tuona: «La storia è talmente ricca di aneddoti che sarà piacevole raccontare in sede civile a cominciare dal numeroso scambio di sms di questi anni», lasciando intendere di aver conservato messaggi, sms, pizzini, biglietti degni dei migliori anni del dossieraggio da Prima Repubblica. 

 

Finisce così, almeno per il momento, una lunga amicizia cominciata nel 2004 quando entrambi erano giovani impegnati in politica in quel di Firenze. Ma, si sa, in politica e a Firenze le cose non finiscono mai. Se non altro non a suon di carte bollate.

 

Un memoir in mezzo alla campagna per le Amministrative

matteo renzi udienza preliminare del processo open a firenze 3

Il ‘bomba’ non ci sta ad aspettare in silenzio e di lato che la Storia si compia, o meglio, non senza di lui, non è nel suo carattere. E così, se la campagna elettorale per gli altri partiti è già cominciata (complici le imminenti Amministrative) Renzi tira fuori dal cilindro un memoir in cui, ufficialmente, vuole mettere ‘i puntini sulle i’ su vicende che lo hanno visto e lo vedono coinvolto. 

 

In realtà sta passando alla conta. La sua immagine è un po’ appannata, di scivoloni in questi anni ne ha presi e qualcosa bisogna pur fare. Sono lontani, infatti, i tempi in cui poteva aspirare a Chigi, e quando alla comunicazione c’era quel geniaccio di Nomfup (alias Filippo Sensi). Nessuno ha dimenticato le sue roboanti dichiarazioni nei migliori salotti televisivi quando diceva «Andare al governo senza voto? Mai!» oppure «Enrico (Letta, ndr) non si fida di me, ma sbaglia: io sono leale». Era il 2014, Enrico ancora se lo ricorda. 

Renzi banda bassotti

 

Matteo, in verità, ci ha abituati a giorni ricchi di sorprese, come quando in un tweet (subito rimosso) a proposito del fenomeno migratorio scrisse: «È un dovere morale aiutare gli altri ma a casa propria», degno del miglior Salvini o «Se riesci a vincere il nemico e sconfiggerlo, non hai più un motivo per stare insieme». Forse si riferiva alla distruzione del Pd. 

 

Come dimenticare le sempre annunciate dimissioni? Le uniche che ha presentato, dopo aver lasciato i Dem, sono quelle delle sue ministre, Bonetti e Bellanova, come un vero coup de théâtre (annunciato da giorni) per far cadere il Conte II.

letta renzi

 

Sarà per il carattere (a cui ha dedicato anche un capitolo nel suo libro), sarà per il suo modo di fare, fatto sta che il consenso perduto non riesce più a recuperarlo, navigando sempre intorno al 2 per cento. 

 

Certo, anche le persone che frequenta negli ultimi tempi avranno avuto il loro peso. Gli incontri nelle piazzole dell’autogrill con esponenti dei servizi, le conferenze “rinascimentali” in Stati non proprio democratici, o gli incontri segreti in Costa Smeralda con l’emiro del Qatar quando il Paese discuteva di vaccini, Green Pass e riforma della giustizia. 

 

meme su matteo renzi arabo

Ma lui è così, il ruolo che si è ritagliato è quello del protagonista. Si è convinto di essere stato protagonista anche durante le ultime elezioni del Quirinale quando, a prescindere dal prestigio del Capo dello Stato, hanno perso tutti. Dall’alto del suo 2 per cento ha sentenziato anche su questo. «Dicevo a tutti che per la solidità delle istituzioni la cosa più logica mi sembrava spostare Mario Draghi al Quirinale e rinforzare il profilo politico del governo. Non era un passaggio facile». 

 

marco mancini e matteo renzi

Nessuno sembra averlo ascoltato e lui ha trovato il colpevole, o meglio i colpevoli: «Temo, però, che i suoi collaboratori più stretti – soprattutto Francesco Giavazzi e Antonio Funiciello – abbiano costruito una strategia sbagliata. L’errore dei Draghi’s Boys è stato quello di pensare di arrivare al Quirinale contro la politica». 

 

Lo stesso Funiciello, ex renziano ed ex altre cose, braccio destro dell’amico storico Luca Lotti e a capo della squadra per il Sì al referendum costituzionale. Funiciello, uomo per tutte le stagioni, che sa muoversi benissimo nei corridoi del potere. Renzi ha preferito, però, farsi un altro nemico. D’altronde, il politologo Giovanni Sartori ci aveva visto lungo: «Renzi? Non lo voterei mai (…) ha solo l’ansia di arrivare al potere. È uno abile, furbo, però disposto a barattare tutto».

matteo renzi in vacanza con la famiglia in barca 5funiciellomatteo renzi atreju 2021matteo renzi in vacanza con la famiglia in barca 4matteo renzi in vacanza con la famiglia in barca 7matteo renzi in vacanza con la famiglia 7LAWRENZI D'ARABIAMATTEO RENZI L'EGO DI MATTEO RENZI BY GIANNELLIGENTILONI RENZI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…