UNO, NESSUNO, CENTOMILA RENZI - UN PREMIER IN CRISI DI IDENTITA’, TWITTER SI SCATENA: “MA QUELLO CHE PIAZZA GLI AMICI DELLA LEOPOLDA NELLE AZIENDE PUBBLICHE È RENZI 1 O RENZI 2? - E C’È CHI DOMANDA QUANDO ARRIVI IL “RENZI-ZERO”...

Paolo Bracalini per “il Giornale”

 

RENZIRENZI

Esauriti nemici e gufi a cui attribuire gli insuccessi, Matteo Renzi ne ha trovato uno nuovo perfetto per l'occasione: Renzi2. È il se stesso di adesso che va rottamato per tornare al se stesso di prima, quello vero, il Renzi1, il Renzi scattante che vinceva, spianava gli avversari esterni e interni («Devo tornare a infischiarmene dei D'Attorre e dei Fassina e riprendere in mano il partito») e twittava alle sei di mattina, mentre il Renzi2 si è fatto logorare dal potere e inizia a perdere.

 

Renzi1 e Renzi2 o magari Renzi3, per portarsi avanti, in un vortice di specchi che riflettono i molteplici ego del premier fiorentino. La diagnosi di Twitter, dove «Renzi1» schizza subito tra tormentoni di giornata, è netta: disturbo bipolare. Un leader in crisi di identità, dopo un anno vissuto di corsa, tra mille annunci, la febbre da 40 per cento delle europee, e le sberle impreviste arrivate con le amministrative.
 

RENZI GUARDA IL CULONE DELLA MERKELRENZI GUARDA IL CULONE DELLA MERKEL

Nel colloquio con la Stampa il segretario Pd parla in terza persona («Se torna Renzi1 fossi in Marino non starei tranquillo»), come faceva Maradona, e capito che stavolta sul tavolo degli imputati c'è proprio lui, prende le distanze da se stesso e si fa l'opposizione da solo, sdoppiandosi in un Matteo immaginario. Dice di aver capito, dopo le ultime batoste, che «le primarie sono in crisi», e che «dipendesse da me» (ma quale me?), la loro stagione «sarebbe finita».

 

Si torna dunque al primo Renzi? No perché lui, il Renzi1, era il grande campione delle primarie, quello che twittava «se il candidato del Pd perde non vanno cambiate le primarie, va cambiato il candidato #primariesempre», quello che ammoniva il partito di Bersani: «I candidati del Pd li scelgono i cittadini con le primarie, non soggetti esterni». Se però il soggetto esterno è lui, sembra che al Renzi2 vada bene archiviare le primarie tanto amate dal Renzi1.

 

Matteo Renzi da Maria De Filippi ad AmiciMatteo Renzi da Maria De Filippi ad Amici

Ma non voleva tornare alla prima versione di se stesso? Che poi era quella del patto del Nazareno con Berlusconi, quando spiegava la «profonda sintonia tra le proposte di riforma del Pd e quelle di Forza italia», di cui Renzi2 dice peste e corna («Venti anni di centrodestra hanno lasciato macerie»).

 

Il capogruppo berlusconiano Brunetta non aspettava altro: «Governa solo grazie a primarie e senza essere stato votato. Ora che le primarie si dimostrano bufala vuole abolirle. Democratico Matteo Renzi!».
 

Mentre i soliti buontemponi di Twitter si domandano quando arrivi il «Renzi-zero», si scatenano i fake dei suoi oppositori di partito, come Gianni Kuperlo, parodia del bersaniano sconfitto alle primarie da Renzi1. Scrive il falso Cuperlo: «Ha ragione Renzi: basta con le #primarie.

 

matteo renzi e berlusconi 0aa87941matteo renzi e berlusconi 0aa87941

Sono inquinate. Torniamo alle sane abitudini: le tessere false. #renzi1». «#Renzi è alla frutta - scrive in un tweet il parlamentare M5S Riccardo Fraccaro - ora vuole rottamare Renzi2 e riciclare Renzi1: dal Pd al Psi. Ormai si prende a schiaffi da solo!». Difficile capire quale sia, se il numero 1 o il numero 2, il Renzi che si rimprovera di non aver messo abbastanza persone di fiducia nel partito, di non aver fatto il leader che piazza i fedelissimi nei posti chiave.

 

Domanda perplesso un utente Twitter: «Ma il Renzi che piazza tutti i finanziatori della Leopolda nelle aziende pubbliche è Renzi1 o Renzi2? Non capisco». Confusione legittima. Tra i multipli Renzi nasce un sospetto per Riccardo Puglisi, responsabile economia di Italia unica, il partito di Passera: «Forse siamo arrivati al momento in cui tutti improvvisamente capiscono che Renzi è un bluff».
 

Matteo Renzi e berlusconi Matteo Renzi e berlusconi

Qualcosa si è inceppato nella corsa da centometrista di Renzi, ma riportare indietro il tempo è complicato. Anche perché le versioni di Renzi sono più di due. Prometteva, da sindaco candidato a guidare il Pd, che le pensioni d'oro vanno tagliate, poi da premier che «non si può suscitare il panico tra i pensionati», per poi, dopo la sentenza della Consulta, non rimborsarli, salvo poi chiamare «bonus» il mancato rimborso. E gli esempi si sprecano. Renzi1, Renzi2, infiniti Renzi.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...