marco cappato giuliano amato

"NON CAPISCO LA REAZIONE INDISPETTITA DEI RADICALI ALLA BOCCIATURA DEL REFERENDUM SULLA DEPENALIZZAZIONE DELL'OMICIDIO DEL CONSENZIENTE" - MATTIA FELTRI: "SAPEVO DI QUALCHE DUBBIO E DI QUALCHE AVVERTIMENTO SUI RISCHI DI UN QUESITO DEBORDANTE DAGLI OBIETTIVI E SCONFINANTE NELL'OPPORTUNITÀ DI ASSECONDARE LE TENSIONI SUICIDE DI CHIUNQUE, SENZA ALCUN CONTROLLO. PRENDERSELA ORA CON LA CORTE NON È ALL'ALTEZZA DELLA LORO SERIETÀ" - LA CORTE: "SE APPROVATO, AVREBBE APERTO ALL'IMPUNITÀ PENALE DI CHIUNQUE UCCIDE QUALCUN ALTRO CON IL CONSENSO, SIA CHE SOFFRA SIA CHE NON SOFFRA"

MATTIA FELTRI

1 - GLI IRRICONOSCIBILI

Mattia Feltri per "la Stampa"

 

Qui parla un iscritto all'Associazione Coscioni e pure a Nessuno tocchi Caino e al Partito radicale, e non perché mi senta parte della loro vita e della loro storia, ma per contribuzione alla sopravvivenza e per rispetto di un partito più ricco di serietà democratica che di voti e risorse. Ma stavolta i radicali proprio non li capisco.

 

La reazione un po' ampollosa e molto indispettita alla bocciatura da parte della Corte Costituzionale del referendum sulla depenalizzazione dell'omicidio del consenziente - ho sentito di sfregio alla democrazia, di diritti calpestati, di politicizzazione della Consulta - non mi sembra da radicali, neanche un po'. Io, che appena posso ascolto la loro radio, sapevo di qualche dubbio e di qualche avvertimento sui rischi di un quesito debordante dagli obiettivi e sconfinante nell'opportunità di assecondare le tensioni suicide di chiunque, senza alcun controllo. Prendersela ora con la Corte Costituzionale non è all'altezza della serietà appena riconosciuta.

 

MARCO CAPPATO PROMUOVE IL REFERENDUM EUTANASIA

La Corte Costituzionale con una delle sue sentenze ha posto le sante basi per l'assoluzione di Marco Cappato dall'accusa di aiuto al suicidio di Dj Fabo (l'estensore di quella sentenza è lo stesso estensore della bocciatura di ieri, per dire quanto regga l'idea della politicizzazione), e ha invitato il Parlamento a scrivere una legge che in futuro sottragga Cappato e altri dalle medesime accuse, se mossi da casi di evidente e comprovata necessità. Se la legge non esiste è perché il Parlamento è incapace di mediazione e compromesso, e scosta i suoi doveri. Il resto è propaganda e demagogia, da cui i radicali sono solitamente immuni.

EUTANASIA LEGALE REFERENDUM

 

2 - OMICIDIO DEL CONSENZIENTE: DIETRO AL NO IL RISCHIO ABUSI

Diodato Pirone per "il Messaggero"

 

Il referendum sull'omicidio del consenziente (che non combacia con l'eutanasia) è stato bocciato dalla Corte Costituzionale per una motivazione molto semplice: «Se approvato avrebbe aperto all'impunità penale di chiunque uccide qualcun altro con il consenso, sia che soffra sia che non soffra», ha detto il presidente della Consulta, Giuliano Amato. A parere dei giudici, dunque, il tema dell'eutanasia va legato solo alle persone che soffrono e comunque può essere il Parlamento a calibrarlo.

 

giuliano amato - conferenza stampa sui referendum

Non a caso oggi alla Camera riesploderà lo scontro sulla legge sul fine vita che torna all'esame della Camera. Contrario senza se e senza ma il centrodestra, pronto a dare battaglia perché si sente rafforzato dallo stop della Corte costituzionale. Oggi pomeriggio in aula comincia il voto degli emendamenti: circa 200, gran parte del centrodestra, che tenne un atteggiamento durissimo nel corso del primo passaggio parlamentare davanti alle commissioni Giustizia e Affari sociali di Montecitorio.

 

IL PRESSING

suicidio assistito 7

Quindi la legge va avanti, anche dietro il pressing del presidente della Camera, Roberto Fico, da sempre fra gli sponsor del provvedimento (nato dall'unificazione di più proposte di legge di Pd e M5s). «Bisogna andare fino in fondo, perché il Parlamento ha il dovere morale e politico di approvare una legge che il Paese attende», ammonisce Fico. Sull'iter pesa anche l'alt del Vaticano che ribalta l'argomentazione che il suicidio medicalmente assistito e l'eutanasia siano «forme di solidarietà sociale o di carità cristiana».

giuliano amato - conferenza stampa sui referendum

 

Per il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita «altre sono le strade della medicina degli inguaribili e del farsi prossimo ai sofferenti e ai morenti». E sentenzia: «La vita è un diritto, non la morte». Un fatto è certo: la strada del disegno di legge appare in salita. Ma, vista la natura etica della questione, non si esclude il ricorso alla libertà di coscienza. Potrebbe farla valere Forza Italia, che più volte ha lasciato voto libero ai suoi parlamentari su temi etici. Tuttavia l'occasione dello scontro c'è e la tentazione di approfittarne è alta.

 

suicidio assistito 6

Un rischio da scongiurare, secondo Giuseppe Conte che quindi fa un appello: «Evitiamo colorazioni politiche, se questo può rendere più difficoltoso il dialogo con le altre forze politiche. Apriamoci a un confronto», dice il presidente del M5s. Ricorda che il Movimento è in prima linea sul tema ed elenca le parti più pregiate del testo: «È molto equilibrato - sottolinea - abbraccia anche il rafforzamento delle cure palliative e introduce percorsi di verifica con interventi di comitati etici». In realtà a poche ore dall'inammissibilità della Consulta sul referendum sull'eutanasia lo stop potrebbe diventare un'arma a doppio taglio per favorevoli e contrari.

 

suicidio assistito 5

Per i primi potrebbe essere uno stimolo al Parlamento a legiferare, sulla scia del tweet di Enrico Letta: «La bocciatura da parte della Corte Costituzionale deve ora spingere il Parlamento ad approvare la legge sul suicidio assistito secondo le indicazioni della Corte stessa». Il testo in effetti recepisce le indicazioni della Consulta espresse nella sentenza del 2019 che prevede la non punibilità del suicidio assistito, se ci sono alcuni requisiti. Resta l'amarezza dell'Associazione Coscioni, fra i promotori del referendum, che denuncia il testo all'esame della Camera come «peggiorativo rispetto ai diritti a oggi conquistati nei tribunali».

suicidio assistito 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…