massimo dalema alessandro profumo maurizio gasparri

“D’ALEMA SI È INSINUATO NELLE AZIENDE PUBBLICHE” - MAURIZIO GASPARRI, CHE HA CHIESTO E OTTENUTO CHE LA COMMISSIONE DIFESA SI OCCUPASSE DEL COLOMBIA-GATE: “DALLE AUDIZIONI È EMERSO CHE D’ALEMA UTILIZZA I RUOLI CHE HA AVUTO PER QUESTA SUA ATTIVITÀ. NULLA DI ILLEGALE. SI AVVALEVA PERÒ ANCHE DI PERSONAGGI INADEGUATI” - “LE RISPOSTE DI PROFUMO SONO STATE INSODDISFACENTI. HA AMMESSO DI AVER AVUTO A CHE FARE CON QUESTA IMPROVVIDA INIZIATIVA, ED È EMERSO CHE IN LEONARDO HA PREVALSO IL RAPPORTO CONSUETUDINARIO DI CONOSCENZA CON D'ALEMA SU UN'ATTENTA VERIFICA DI COSA STESSE SUCCEDENDO. GIUSEPPE BONO È STATO MOLTO PIÙ CAUTO…”

Lodovica Bulian per “il Giornale”

 

MASSIMO DALEMA

«Come Parlamento abbiamo svolto un'azione di supplenza, visto che finora non c'è stata alcuna volontà rispondere alle richieste di chiarimenti da parte della stampa. Abbiamo rotto un muro di silenzio.

 

Eventuali iniziative giudiziarie le valuterà la magistratura, non è compito nostro, ma volevamo capire come questa vicenda "colombiana-dalemiana" si sia insinuata nelle pieghe di due aziende partecipate dallo Stato che trattano questioni delicatissime come navi e aerei militari», spiega Maurizio Gasparri, l'azzurro che ha chiesto e ottenuto che la commissione Difesa del Senato accendesse un faro sulle procedure di import-export di armi e anche sul coinvolgimento di Massimo D'Alema in una potenziale vendita di navi e aerei militari di Fincantieri e Leonardo in Colombia.

maurizio gasparri foto di bacco

 

Cosa è emerso dalle audizioni sul ruolo avuto dall'ex premier nel caso della Colombia?

«Si sono rafforzati i nostri dubbi sulla trasparenza e sulla qualità di questo ruolo, si è avuta la certezza della capacità di D'Alema di insinuarsi nelle aziende pubbliche, forte della sua storia, del suo percorso, dei suoi rapporti di consuetudine che evidentemente aveva».

 

D'Alema si è difeso rivendicando di non essere più un politico ma un privato cittadino, ha solo ammesso di aver forse peccato di leggerezza.

massimo dalema tratta con edgar fierro 2

«Dalle audizioni è emerso che D'Alema, come altri, utilizza i ruoli che ha avuto per questa sua attività. Nulla di illegale. Si avvaleva però anche di personaggi inadeguati. E che ci sia stata una consuetudine di D'Alema con queste società è un dato di fatto.

 

È vietato? No, ma proprio per i suoi trascorsi quando in questa storia in ambiti internazionali qualcuno lo sentiva parlare di Fincantieri e di Leonardo, può essere stato indotto a pensare che per i ruoli politici e istituzionali che ha avuto avesse anche un mandato ufficiale che in realtà non ha mai avuto».

alessandro profumo massimo d alema

 

Le partecipate però hanno interloquito direttamente con D'Alema nella vicenda, come confermato in audizione dagli ad di Leonardo e Fincantieri.

«Sì, e per quanto riguarda l'ad di Leonardo, Profumo, le sue risposte sono state insoddisfacenti. Ha ammesso di aver avuto a che fare con questa improvvida iniziativa facente capo a D'Alema, ed è emerso che in Leonardo ha prevalso il rapporto consuetudinario di conoscenza con D'Alema su un'attenta verifica di cosa stesse succedendo.

 

I DOCUMENTI CHE DIMOSTRANO LO STATO DELLE TRATTATIVE DEI DALEMA BOYS CON LA COLOMBIA

Evidentemente Profumo riteneva l'ex premier autorevole e affidabile. Del resto può darsi che lo stesso D'Alema a sua volta si sia affidato a personaggi che si sono rivelati improvvisati. Comunque è chiara un'inadeguatezza di Profumo a svolgere il ruolo che continua a ricoprire, credo che dovrebbe trarne le conseguenze».

Giuseppe Bono

 

Anche Fincantieri era andata molto avanti nell'interlocuzione con l'ex premier.

«Sì, ma l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, è stato molto più cauto, ha avviato delle verifiche interne e ha preso provvedimenti per la condotta dei suoi dirigenti.

In ogni caso c'è materia per riflettere e andremo avanti, come parlamentari vigileremo affinché vi sia trasparenza.

 

OSCAR JOSE OSPINO PACHECO

Chiederò che si prosegua con i lavori della commissione sentendo le autorità di governo, anche il ministro della Difesa, visto che il sottosegretario Giorgio Mulé che per primo aveva rilevato anomalie nelle procedure, e che ne aveva chiesto conto a Leonardo, non ha ancora ottenuto spiegazioni dall'azienda partecipata dallo Stato. E questo mi sembra molto grave».

EDGAR IGNACIO FIERRO FLOREZI DALEMA BOYS CON I COLOMBIANI A BOGOTA IL 27 GENNAIO 2022UNA VIDEOCHIAMATA CON MASSIMO DALEMAmaurizio gasparri foto di bacco (8)maurizio gasparri foto di bacco (9)il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 24Giuseppe BonoDALEMA E LE ARMI IN COLOMBIA - LE LETTERE DI PATROCINIO DELLA CAMERA EUROMEDITERRANEAil servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 30gherardo gardola casa di gherardo gardo a castello d'argileLO SCAMBIO DI MAIL TRA GHERARDO GARDO E DARIO MARFEUMBERTO BONAVITAla targa dello studio di gardo con i nomi delle ditte cancellati l atto che dimostra la conoscenza di gardo con dalemala casa di gherardo gardo a castello d'argile. il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 32I MESSAGGI WHATSAPP CON IL FILE AUDIO DELLA CONVERSAZIONE DI MASSIMO DALEMA

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