maurizio landini giorgia meloni

“IL GOVERNO PROGRAMMA UNA RIDUZIONE STRUTTURALE DEGLI STIPENDI PUBBLICI” - IL SEGRETARIO DELLA CGIL, MAURIZIO LANDINI, ATTACCA GIORGIA MELONI SUI SALARI: “RIFIUTA LA CONCERTAZIONE, FIRMA INTESE SEPARATE CON SINDACATI DI COMODO, IMPONE AI DIPENDENTI PUBBLICI UN AUMENTO DEL 6% CONTRO UNA PERDITA DI POTERE D’ACQUISTO DEL 17%. SIAMO PASSATI DAI 150 CONTRATTI NAZIONALI DEL 1995 AI QUASI MILLE DI OGGI” - IN TRENT’ANNI, FINO AL 2020, UNO STIPENDIO MEDIO ITALIANO HA PERSO MILLE EURO (-3%), FRANCESI E TEDESCHI NE HANNO AGGIUNTI 10 MILA (+30%): “SE NON SI ALZANO ORA I SALARI, CON 52 MILIARDI DI DIVIDENDI DATI NEGLI ULTIMI DUE ANNI, QUANDO?”

Estratto dell’articolo di Rosaria Amato,Valentina Conte per “la Repubblica”

 

maurizio landini (3) ricevimento quirinale 2 giugno 2024

Salari bassi, spinti giù da inflazione e precarietà. E da un governo che «rifiuta la concertazione, firma intese separate con sindacati di comodo, impone ai dipendenti pubblici un aumento del 6% contro una perdita di potere d’acquisto del 17%». Per questo, dice Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, «la questione salariale è politica». E sarà al centro dello sciopero generale del 29 novembre con la Uil. Landini in piazza a Bologna. Pierpaolo Bombardieri a Napoli.

 

«Facciamo un referendum tra i lavoratori pubblici e vediamo se sono d’accordo», insiste Landini. Il leader Cgil accusa Palazzo Chigi di «programmare una riduzione strutturale delle retribuzioni pubbliche». Teme che quell’intesa – ottenuta senza la firma di Cgil e Uil – faccia da modello ad altri comparti pubblici. E anche privati, dove si fa fatica. Ci sono 29 contratti scaduti con 6,9 milioni di lavoratori in attesa. Serve un aiuto dello Stato: «Ogni risorsa mettiamola per defiscalizzare i rinnovi e non sul secondo livello, poco diffuso», chiede Landini.

 

Poi affonda: «Siamo passati dai 150 contratti nazionali del 1995 ai quasi mille di oggi. Eppure non abbiamo ancora una legge sulla rappresentanza. E ai tavoli col governo ci troviamo con altre 17 sigle». Ne ha anche per Confindustria: «Dopo il caffè estivo, nessun altro contatto». E poi giù contro un paio di ministri, Trasporti e Sanità. Salvini parla di sciopero selvaggio? «Non so cosa intenda per “selvaggio”, forse una citazione autobiografica. Rispettiamo la legge». […]

 

giorgia meloni e giancarlo giorgetti 6

Sui salari Landini mostra le slide della Fondazione Di Vittorio. In trent’anni, fino al 2020, uno stipendio medio italiano ha perso mille euro (-3%), francesi e tedeschi ne hanno aggiunti 10 mila (+30%). Peggio nel 2021-2024: giù di altri 8 mila euro, (5 mila per chi ha il taglio del cuneo). La perdita poi si cumula. Diventa una voragine da 25 mila euro entro il 2029 (15 mila col taglio). «Se non si alzano ora i salari, con 52 miliardi di dividendi dati negli ultimi due anni, quando?», si chiede Landini. […]

Ultimi Dagoreport

tony effe

TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”