berlusconi tajani

AI MEJO POSTI! – BERLUSCONI PROMETTE CARICHE ISTITUZIONALI E DI GOVERNO A TUTTI: PAOLO ROMANI VUOLE ANDARE A PRESIEDERE IL SENATO E SILVIO DICE “SI” – LE VIE DI FUGA DI TAJANI E LA CONDIZIONE DI ACCETTARE L'INCARICO A PREMIER - LE CORRENTI DI MARONI PER FARE IL CULO A SALVINI  

 

DAGOELEZIONI 2

 

BERLUSCONI TAJANI

Il buonumore dalle parti di Arcore porta il Banana ad indicare i suoi uomini per i vertici istituzionali. Dopo aver capito che la poltrona della Farnesina gli sarebbe sbarrata, Paolo Romani sembra intenzionato a puntare decisamente verso lo scranno più alto di Palazzo Madama. Insomma, “Paoletto” non fa mistero di voler diventare presidente del Senato. Sembra che Berlusconi si sia già sbilanciato in tal senso: d’altra parte il Cav non ha mai detto “no” a nessuno.

 

tajani merkel

Antonio Tajani lo sa bene. E per questo, di fronte alle profferte di andare a Palazzo Chigi, da buon ciociaro si tiene qualche via di fuga aperta. Ha già fatto sapere che, dato il suo ruolo di Presidente del Parlamento europeo, non può certo essere disponibile per un governo provvisorio (come qualcuno pare tratteggiare). Una scelta avallata dai “pesi massimi” europei che avrebbero già fatto sapere che l’Italia rischia di restare a secco di poltrone se Tajani dovesse ri trasferirsi a Roma. Monito non da poco, visto che nel 2019 pure Mario Draghi perde la poltrona (della Bce).

tajani antonio

 

Ma c’è una condizione che potrebbe convincere l’ex cronista di Montanelli ad accettare un eventuale (ed ipotetico, al momento) incarico per Palazzo Chigi. E sarebbe quello che il prossimo Parlamento debba rimettere mano alla legge elettorale: come dicono tutti. In quel caso, Tajani potrebbe accettare. Antonio sa bene, da consumato cronista politico, che nulla è più stabile della precarietà.

 

Mettere mano ad una nuova legge elettorale occuperà le Camere per almeno un paio di anni. E nel 2019 ci saranno le elezioni europee e l’assemblea di Strasburgo eleggerà un nuovo presidente; insomma, in qualunque caso perderebbe il lavoro.

MARONI MATTARELLA1

 

Per restare nel centrodestra si vocifera che Bobo Maroni non avrebbe affatto idea di fondare un nuovo partito se la Lega non dovesse alle elezioni raccogliere i risultati attesi. Al contrario, avrebbe in animo di creare una forte corrente in grado – in futuro – dare filo da torcere al quel terrone di Salvini.

bossi salvini maroni

Ultimi Dagoreport

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...)