alfredo mantovano guido crosetto giorgia meloni

LA MELONI HA DECISO: È GUERRA TOTALE AI GIUDICI – IL RETROSCENA DI “REPUBBLICA”: È STATO ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO E BRACCIO AMBI-DESTRO DELLA MELONI, A TIRARE FUORI L’IDEA DEL TEST PSICO-ATTITUDINALE SUI MAGISTRATI. IL CAPO DEL LEGISLATIVO DI CARLO NORDIO, ANTONELLO MURA, ERA BASITO: “NON SI PUÒ FARE” – DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO HANNO DECISO PER UN "ENDGAME" CON LE TOGHE. MA PERCHÉ? – IL PARADOSSO DI TAJANI, CHE FA IL POMPIERE E SCONSIGLIA DI PROCEDERE, NONOSTANTE I TEST FOSSERO UN VECCHIO PALLINO DI BERLUSCONI, CHE DICEVA “I GIUDICI SONO MENTALMENTE DISTURBATI”

alfredo mantovano foto di bacco

1. LA PROPOSTA DI MANTOVANO SUI TEST PSICOATTITUDINALI AI MAGISTRATI E LA RIUNIONE DI FUOCO DEL GOVERNO. ALTOLÀ DI NORDIO

Estaratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

È mattina. Dentro il salone di Palazzo Chigi nulla anticipa la bomba politica che sta per esplodere. La riunione dei tecnici, quella che precede il Consiglio dei ministri, è in corso. Antonello Mura, capo del legislativo di Carlo Nordio, sta spiegando i contenuti dei decreti attuativi della riforma Cartabia.

 

A un certo punto lo interrompe Alfredo Mantovano, che oltre a essere sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è anche un giudice: “Si potrebbe immaginare un meccanismo di verifica dei magistrati….”. Silenzio, imbarazzo. Mura […] si mostra spaesato, non gli sembra possibile che una proposta tanto deflagrante stia arrivando direttamente da Palazzo Chigi. […]

 

ANTONELLO MURA

“Scusa, non ho capito cosa intendi. A cosa ti riferisci?”. Il braccio destro di Giorgia Meloni non si sottrae. Anzi, […] rilancia: “Intendo dire: non si potrebbe immaginare l’introduzione di test psico-attitudinali per i magistrati in ingresso?”. L’uomo che gestisce tutti gli aspetti tecnici di Carlo Nordio adesso capisce cosa sta succedendo. È colpito. E subito frena: “No, non è possibile. Non così, almeno, non senza confrontarci prima con i magistrati”.

 

È la scena più incredibile di una giornata a suo modo straordinaria, per l’esecutivo. Dove nulla è come sembra, dove garantisti e giustizialisti si scambiano la casacca. La ragione è semplice: qualcosa di profondo sta accadendo nel rapporto tra giudici e governo, tra esecutivo e vertici istituzionali. La miccia […] è l’intervista di Guido Crosetto. La regia, nel cuore di Palazzo Chigi.

 

alfredo mantovano giorgia meloni

Ma torniamo a quel tavolo […]. Mura non dice soltanto che non si può procedere nella direzione proposta da Mantovano. Spiega anche perché tutto questo è improponibile […]: “Non dico che non si possa fare, possiamo ragionarci. Ma non è possibile procedere così. Noi non ne sapevamo nulla. Una scelta del genere presupporrebbe un confronto preventivo con la magistratura. Con il Csm, con l’Anm”. Insomma, parlarne con i diretti interessati: l’alternativa […] porta dritta a uno scontro.

 

guido crosetto

Mantovano ascolta. Prende atto. Ma non è finita qui. Interviene anche Salvatore Luongo, responsabile del legislativo della Difesa di Crosetto. E sostiene che in effetti si potrebbe immaginare questo test, perché in alcuni ambiti della pubblica amministrazione e soprattutto nelle forze di polizia è una normale “prassi di reclutamento”. Il tecnico di via Arenula, comunque, mantiene il punto. E si passa oltre.

 

Si passa oltre, ma soltanto per una mattina. Anche durante il Consiglio dei ministri del pomeriggio succede qualcosa. Antonio Tajani […] prende la parola e […] sconsiglia di procedere sui test psico attitudinali, o comunque: di non inserirli nei decreti di cui si ragiona, perché si andrebbe ben oltre la delega ricevuta: una forzatura, insomma.

 

salvatore luongo

La verità è che dal corpaccione di Fratelli d’Italia – e con la regia di Palazzo Chigi, dunque di Meloni – arriva una spinta che sembra portare il governo in rotta di collisione con le toghe. La ragione, nessuno ancora riesce davvero a spiegarla. […] dai vertici dell’esecutivo si fa spazio un sentimento, un sospetto che va oltre le dichiarazioni ufficiali. A ora di pranzo, le agenzie battono alcuni stralci del “mattinale” di FdI, “Ore 11”. C’è scritto che Meloni non vuole alimentare lo scontro con i giudici, ma poi si critica l’Anm e si ribadisce una teoria che certo non chiude il caso: ”Una piccola parte politicizzata della magistratura si schiera apertamente contro qualsiasi governo non di sinistra”. […]

 

2. BERLUSCONI, MALI PSICHICI DEI GIUDICI

Estratto dell’articolo di Roberto Miliacca per “Italia Oggi” – 5 settembre 2003

SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

 

Ciampi richiama all'ordine Berlusconi per l'ennesimo attacco alla magistratura. Stavolta il presidente del consiglio ha sparato su tutta la categoria, prendendo spunto dai giudici di Palermo che hanno deciso sul caso Andreotti. ´Per fare il lavoro di giudice devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana'. Questo il Berlusconi-pensiero sui magistrati […]. […]

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…