giorgia meloni matteo salvini islam fondamentalismo islamico isis

TRA MELONI E SALVINI CI SI METTE ANCHE ALLAH! – LE BATTAGLIE DELLA LEGA CONTRO L'ISLAM E “L'ESTREMISMO ISLAMICO”, COME NEL CASO DELLA SCUOLA DI PIOLTELLO CHE CHIUDE PER IL RAMADAN, GENERANO PREOCCUPAZIONE NEL GOVERNO. DOPO GLI ULTIMI ATTENTATI, CRESCE IL TIMORE PER AZIONI DI "LUPI SOLITARI" ANCHE IN ITALIA – PALAZZO CHIGI CHIEDE AL CAPITONE DI ABBASSARE I TONI – IL PRECEDENTE DELLA MAGLIETTA CON LA CARICATURA DI MAOMETTO ESIBITA NEL 2006 DA ROBERTO CALDEROLI…

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

 

giorgia meloni matteo salvini

Sembrerebbe un'ovvietà, ma a Palazzo Chigi lo ripetono sempre più di frequente: «Sono tempi delicati, non si alimentino guerre di religione». Secondo buona parte del governo e in particolare alle persone più vicine a Giorgia Meloni quelle di Matteo Salvini e Giuseppe Valditara sulla scuola di Pioltello e sulle quote di alunni stranieri non sono soltanto posizioni sbagliate, ma anche pericolose.

 

Il mondo sta vivendo un periodo di grande tensione, basta nulla per accendere delle micce e impostare la campagna elettorale contro l'Islam non è esattamente, secondo varie fonti di governo consultate, una scelta responsabile.

 

giorgia meloni matteo salvini meme by edoardo baraldi

Gli allarmi sul rischio di azioni di "lupi solitari" stanno occupando le giornate del sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, che ha la delega ai servizi segreti, e anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha chiesto più volte alla politica di abbassare i toni, un appello rivolto a calmare le acque non solo per le piazze pro-Palestina, ma anche in vista di un campagna elettorale che si preannuncia durissima.

 

Il capo del Viminale, ovviamente, non cita mai la Lega, ma non è un mistero che le battaglie contro «l'estremismo islamico» generino più di una preoccupazione. Gli episodi iniziano a essere molti: i manifesti contro il velo islamico dell'eurodeputata Susanna Ceccardi che hanno provocato la dura reazione degli ambasciatori arabi a Roma, le giunte leghiste di Cantù e Monfalcone che hanno chiuso le «moschee abusive» aperte dalle comunità islamiche «senza rispettare le norme urbanistiche», le critiche ai menù delle mense scolastiche che hanno tolto la lonza di maiale.

 

matteo piantedosi - matteo salvini

Insomma, una scelta sistematica di scontro, che inizia a suscitare preoccupazioni. Battaglie legittime, ma potenzialmente incendiarie. La memoria va necessariamente alla maglietta con la caricatura di Maometto esibita nel 2006 da Roberto Calderoli, che lo costrinse alle dimissioni da ministro delle Riforme del governo Berlusconi e causò scontri violenti a Bengasi in Libia, con un bilancio finale di 11 morti. [...]

 

Gli esperti di questi temi sottolineano come le critiche feroci contro la scuola di Pioltello, che ha deciso di restare chiusa per l'ultimo giorno della festa islamica di Ramadan, possano rappresentare il perfetto detonatore per chi cerca pretesti per commettere atti violenti, specie in un contesto internazionale già in fiamme.

 

GIUSEPPE VALDITARA - MATTEO SALVINI

Scegliere una piccola storia locale per farne un caso nazionale, ragionano i meloniani, è un errore. Non è un caso che da Fratelli d'Italia si sia scelto di non intervenire su questa vicenda. Salvo rare eccezioni, legate a questioni territoriali (come l'ex vicesindaco di Milano Riccardo De Corato) la linea indicata dai vertici è stata di non andare dietro alla Lega su questa vicenda.

 

Oltre all'indicazione di tenere toni bassi su temi così delicati, a suggerire prudenza sul caso della scuola di Pioltello è la volontà di evitare un (nuovo) scontro con il Quirinale. Sergio Mattarella con il suo messaggio rivolto alla vicepreside dell'istituto lombardo ha voluto derubricare l'episodio e al tempo stesso mandare un segnale al ministro. [...]

 

abbraccio tra matteo salvini e giorgia meloni alla camera

In via della Scrofa e a Palazzo Chigi ritengono che anche la questione delle quote di alunni stranieri nelle classi sia un errore. E non è la prima volta che Meloni, pur senza esternarlo pubblicamente, si mostra insoddisfatta del lavoro del suo ministro.

 

L'unica dichiarazione di un dirigente di peso di Fratelli d'Italia sulla questione arriva nel pomeriggio. La sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti interviene così: «Bene Valditara quando dice che dalla vera integrazione degli studenti stranieri dipende il futuro della nostra comunità nazionale. Noi vogliamo una scuola aperta a tutti che nello stesso tempo abbia a cuore i caratteri identitari e per fare questo è necessario il potenziamento dell'insegnamento della lingua italiana con corsi specifici per ragazzi stranieri, fondamentale per garantire una vera inclusione». [...]

IL POST SU X DI GIUSEPPE VALDITARA GIUSEPPE VALDITARA antonio tajani matteo salvini matteo piantedosi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...