josep borrell antonio tajani volodymyr zelensky

E MENO MALE CHE TAJANI È QUELLO CONSIDERATO AFFIDABILE IN EUROPA – L'ALTO RAPPRESENTANTE UE JOSEP BORRELL, DICE CHE “È RIDICOLO” DIRE CHE TOGLIERE LE RESTRIZIONI A KIEV SIGNIFICHI ESSERE IN GUERRA CON LA RUSSIA. CONCETTO ESPRESSO DAL MINISTRO DEGLI ESTERI IN UN’INTERVISTA AL “CORRIERE”: “SIAMO CON L'UCRAINA MA NON SIAMO IN GUERRA CON LA RUSSIA. CHE AUTORIZZAZIONE DIAMO, A BOMBARDARE MOSCA? QUALE SAREBBE IL LIMITE?”

 

 

 

Borrell, dobbiamo reagire alle richieste militari di Kiev

Josep Borrell

(ANSA) - "Io credo che sia ridicolo dire che se si permettono di colpire obiettivi militari in Russia allora vuol dire essere in guerra contro Mosca, come dicono alcuni Stati membri: noi non siamo in guerra con la Russia e l'Ucraina ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale".

 

Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell aprendo l'informale difesa a Bruxelles. "Ieri Dmytro Kuleba ci ha dato dati precisi, dobbiamo reagire".

 

"Da giugno sono stati presi molti impegni, soprattutto in materia di difesa aerea, e di fronte ai massicci attacchi all'Ucraina e alle città ucraine, questi giorni sono stati i peggiori della guerra contro i civili. È chiaro che dovremo reagire. Il Ministro Kuleba ci ha fornito dati precisi e oggi sarà con noi il Ministro della Difesa, Rustem Umerov, e sarà in stretto contatto con i ministri della Difesa.

 

ANTONIO TAJANI

Ieri abbiamo discusso della revoca delle restrizioni all'uso delle armi contro gli obiettivi militari russi. Certamente ho la mia opinione personale al riguardo: devo avere opinioni personali se voglio spingere il consenso tra gli Stati membri", ha aggiunto Borrell. "Ma credo che sia ridicolo dire che permettere il targeting all'interno del territorio russo significhi essere in guerra contro Mosca.

 

Non siamo in guerra contro Mosca, credo sia ridicolo dirlo. Stiamo sostenendo l'Ucraina. L'Ucraina viene attaccata dal territorio russo e, secondo il diritto internazionale, può reagire attaccando i luoghi da cui viene attaccata. Quindi, non c'è nulla di strano in questo. Si può essere d'accordo o meno, ma non è una guerra contro Mosca se alcuni Stati membri lo permettono (ovvero colpire gli obiettivi militari in Russia con le armi fornite, ndr).

GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - PATRIZIA SCURTI

 

Tajani, siamo con Kiev, ma non in guerra con Mosca

(ANSA) - "Siamo con l'Ucraina senza se e senza ma. Abbiamo fornito aiuti militari, politici e umanitari, con ben nove pacchetti di provvedimenti. Ospiteremo la conferenza per la ricostruzione nel giugno del 2025, lavoriamo per una conferenza di pace. Ma non siamo in guerra con la Russia. Che autorizzazione diamo, a bombardare Mosca? Quale sarebbe il limite?

 

Ursula Von Der Leyen Josep Borrell

Senza propaganda, bisogna essere seri, evitando ogni possibile escalation". A dirlo il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato dal Corriere della Sera. "Borrell parla a proprio nome, non a nome degli Stati membri, che hanno peraltro legislazioni diverse e ieri infatti non si sono espressi. E, comunque, nel suo ruolo di Alto rappresentante è uscente", sottolinea Tajani. Quanto all'ipotesi di sanzioni ai ministri israeliani, il vicepremier è categorico: "Credo sia un grave errore. Una cosa è sanzionare i coloni che hanno compiuto violenze, altra i ministri di un governo in carica".

ANTONIO TAJANI AL MEETING DI RIMINI PRENDE IN BRACCIO UNA BAMBINA AFRICANAANTONIO TAJANI MUMMIFICATO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…