michele emiliano

“LA SITUAZIONE È GRAVE, LOTTI DEVE DIMETTERSI” - IL PANZER MICHELE EMILIANO RANDELLA RENZI E IL SUO “GIGLIO MAGICO”: “ORLANDO? UN PD GUIDATO DA CHI HA FATTO IL MINISTRO IN UN GOVERNO CHE NON HA AVUTO SUCCESSO NON PUÒ VINCERE LE POLITICHE. LUI E RENZI NON RIESCONO A CAPIRE IL SUD”

michele emiliano all assemblea pdmichele emiliano all assemblea pd

Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

«Il Lingotto, Renzi lo ha copiato pari pari dal sistema con cui io ho fatto il mio programma in Puglia».

 

Renzi le ha copiato il programma, Michele Emiliano?

«Ha copiato il metodo che adottai alle Regionali, con un sistema di forum e focus group che coinvolse 4000 persone. Io ho giurato sul programma e questo sistema impedirebbe a uno come Renzi di cambiare politica a seconda dell' utilità che ritiene di ottenere da una o l'altra lobby».

 

MICHELE EMILIANO BY BENNYMICHELE EMILIANO BY BENNY

Sono accuse generiche, perché non fa i nomi?

«Parlo di banche, petrolieri, imprenditori in genere. Quando si costruiscono meccanismi come quelli che stanno venendo fuori, a prescindere dalle questioni penali, il quadro è desolante».

 

Allude a Consip e al ministro Lotti?

«A prescindere dai singoli dico che il quadro è desolante sul piano politico, non giudiziario. Per evitare il degrado della politica nell'affarismo abbiamo bisogno di un rigore particolare nel rapporto con l'economia. Se non abbiamo un programma granitico, ogni volta che un'impresa ha bisogno di un intervento legislativo diamo l'impressione di cedere a richieste esplicite».

 

Però i vaccini nel suo programma non c'erano, tanto che Renzi l'accusa di speculare. Strizza l'occhio al M5S?

MARCO E LUCA LOTTIMARCO E LUCA LOTTI

«Stupidaggini. La competenza è nazionale e nel programma della Puglia questa roba non c'è. In piena libertà e senza informarmi, dei consiglieri hanno presentato una proposta su modello di Toscana ed Emilia. Bisognerà sentire tutte le voci, confrontarsi in un forum con la società pugliese. Nessuna ambiguità, nessuna giravolta, nessun blitz in consiglio».

 

La mozione contro Lotti può affossare il governo?

«È una bella patata bollente. Ogni volta che qualcuno fa parte di un organismo collegiale e ha dei problemi deve decidere fino a che punto far valere il proprio diritto di difesa e fino a che punto invece deve aiutare il gruppo a superare il momento di crisi. Le regole sono chiare. Se si ritiene che la situazione sia talmente grave da sacrificare il gruppo, il singolo deve sacrificarsi».

 

Il ministro dello Sport deve fare un passo indietro?

tiziano renzi luca lottitiziano renzi luca lotti

«Il governo ritiene che non ci siano problemi a mantenere Lotti nel proprio seno. Questa è una decisione chiara che Gentiloni ha preso e io non posso che accettarla. Renzi ha fatto di tutto per accorciare i tempi del congresso e ora chissà cosa darebbe, pur di prendere le distanze dalla cronaca».

 

Pensa che Consip danneggerà Renzi nei gazebo?

«No, ma escludo che gli abbia fatto piacere. Non fa piacere a noi che siamo i suoi avversari non poter parlare della nostra proposta perché la cronaca ci sommerge, figuriamoci a lui. Ma la caduta degli dei avviene prima di Consip, con la sconfitta del 4 dicembre».

 

Perché Tiziano Renzi voleva tanto vederla?

«Io il papà non ce l'ho più, mi manca da morire e non esiste che mi metta a parlare sul papà degli altri».

emiliano speranza rossiemiliano speranza rossi

 

Condivide l'accusa di familismo contro Renzi?

«Bisogna attendere che sia provata da qualcuno».

 

Orlando ha l'appoggio dei prodiani, le dispiace?

«Alle primarie il voto sarà libero e segreto, nessuno potrà controllarlo. Un Pd guidato da chi ha fatto il ministro in un governo che non ha avuto successo non può vincere le Politiche. Alle secondarie io ci sarò e ci sarà tutto il Sud, un luogo che Orlando e Renzi non riescono a capire. Renzi ogni volta che parla della Puglia vede rosso, forse perché lì ha preso sempre bastonate impressionanti? Trovo strano che si accanisca sulla Popolare di Bari, l'unica banca di livello rimasta nella Regione».

MICHELE EMILIANO E MATTEO RENZIMICHELE EMILIANO E MATTEO RENZI

 

Per lei i bonus, i capilista bloccati, la buona scuola, l' articolo 18 e tutte le riforme di Renzi sono «gravissimi errori». Possibile che non riconosca nemmeno i 19 miliardi recuperati dall' evasione?

«L' evasione è immensamente superiore e la lotta deve essere molto più incisiva, collegata a rimborsi d' imposta per coloro che pagano le tasse.

Funziona, ma è micidiale, perché aizza a denunciare le evasioni degli altri. Servono sanzioni detentive molto forti, la galera è l' unico sistema».

 

andrea orlandoandrea orlando

La galera?

«Negli Usa le carceri sono piene di evasori. Prima di evadere, uno ci pensa due volte».

 

Con Bersani ha fatto pace?

«Non abbiamo mai litigato. È lui che è arrabbiato con me».

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…