javier milei argentina motosega

MILEI USA LA MOTOSEGA ANCHE NEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA DITTATURA – IN OCCASIONE DELLA “GIORNATA DELLA MEMORIA E DELLA VERITA’”, IL GOVERNO DEL TURBO-LIBERISTA PUBBLICA UN VIDEO “NEGAZIONISTA”, IN CUI DA’ LA SUA VERSIONE DEL PERIODO PIU’ BUIO DELLA STORIA ARGENTINA E METTE IN DISCUSSIONE IL NUMERO DEI DESAPARECIDOS: “NON FURONO 30MILA” – NEL FILMATO APPAIONO ANCHE TESTIMONIANZE DI DUE PROTAGONISTI CONTROVERSI DELL’EPOCA: L’EX GUERRIGLIERO “PENTITO”, LUIS LABRAÑA, E L’EX DIRETTORE DELL’INTELLIGENCE ARGENTINA, JUAN BAUTISTA YOFRE...

 

 

JAVIER MILEI

(ANSA) - In concomitanza con le commemorazioni della Giornata della memoria e della verità in Argentina, che ricordano le vittime del colpo di Stato del 24 marzo 1976 nel Paese sudamericano, il governo del presidente ultraliberista Javier Milei ha trasmesso sul web uno spot di 12 minuti in cui espone la sua posizione riguardo alla repressione e alla lotta armata negli anni precedenti l'ultima dittatura militare.

 

 

Il video si intitola 'Giornata della memoria per la verità e la giustizia', e aggiunge la parola 'Completo', per sottolineare la posizione dell'esecutivo su quegli eventi. L'iniziativa, anticipata due giorni fa, è stata accolta come una vera e propria provocazione dalle principali organizzazioni per i diritti umani, che oggi stanno svolgendo i consueti cortei da diversi punti di Buenos Aires fino a Plaza de Mayo. L'apertura del filmato è affidata allo scrittore, ex giornalista e politico argentino Juan Bautista 'Tata' Yofre, che fu segretario dell'intelligence alla fine degli anni '90.

 

 

javier milei alberto fernandez

Vi partecipano anche l'ex guerrigliero Luis Labraña e María Fernanda Viola, figlia del capitano Viola, ucciso in un'imboscata dei guerriglieri dell'Erp (Esercito rivoluzionario del popolo) a Tucumán. Prima della diffusione dello spot sull'account ufficiale della Casa Rosada, la vicepresidente Victoria Villaruel, figlia di un ex generale, ha postato un messaggio con l'hashtag '#NoFueron30000' (Non furono 30 mila), in cui ha nuovamente smentito il numero delle persone scomparse ed ha invocato risarcimenti anche "per le vittime del terrorismo".

 

Nel video trasmesso da Villaruel si racconta la storia di Juan, un bambino di 3 anni che "il 6 dicembre 1977 fu assassinato in un attacco terroristico a Montoneros", come dettagliato da una scritta con lettere bianche su sfondo nero.

javier milei

giuramento di javier milei da presidente 3ARGENTINA - PROTESTE CONTRO IL GOVERNO DI JAVIER MILEIjavier milei giorgia meloni

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO