gennaro sangiuliano alessandro giuli

IL MINISTERO DELLA CULTURA FA ZOMPARE TESTE: DOPO SANGIULIANO, GILIOLI E SPANO, RISCHIA ANCHE GIULI? - “REPUBBLICA”: “IL MINISTRO HA DECISO DI FORZARE. E ORA RISCHIA DI PAGARNE LE CONSEGUENZE. PER AVER TERREMOTATO, DI NUOVO, LA CULTURA TRICOLORE. CREATO PROBLEMI AL GOVERNO. RIAPERTO LA DIATRIBA SULL’ASSENZA IN FRATELLI D’ITALIA DI UNA CLASSE DIRIGENTE ALL’ALTEZZA. LO TESTIMONIANO ANCHE LE CHAT IN CUI UN DIRIGENTE ROMANO DI FDI, DAVA DEL ‘PEDERASTA’ A SPANO. ‘RIPORTAVO GLI UMORI DELLA BASE’, SI È GIUSTIFICATO DOPO AVER LASCIATO IL SUO INCARICO. QUELLI CHE GIULI NON HA VOLUTO, O SAPUTO, ASCOLTARE”

Estratto dell’articolo di T.Ci e Gio.Vi. per “la Repubblica”

 

francesco spano inchiesta di report

Erano diversi giorni che Francesco Spano meditava il passo indietro. Non sopportava più di lavorare in «un contesto non privo di sgradevoli attacchi personali». Dal fatidico 14 ottobre, data della nomina al ministero della Cultura, aveva cominciato a sentirsi addosso troppi occhi: sulla sua vita privata da omosessuale dichiarato, il suo passato, le sue relazioni professionali e persino sentimentali.

 

gilioli giuli

Scandagliate non senza morbosità dalle associazioni pro-life, arrivate addirittura a imbastire una petizione popolare per chiederne la testa; dai colleghi del dicastero poco propensi ad accettare «uno che ha sempre lavorato col Pd», un corpo estraneo alla filiera di Fratelli d’Italia […]

 

Lo aveva anche detto, all’amico Alessandro: «È difficile da reggere, lasciami andare». Ma l’altro, che contro l’opinione di molti l’aveva fortissimamente voluto alla guida del suo gabinetto — l’unico uomo di cui si fidasse davvero, insieme alla capo-segreteria Chiara Sboccia, come lui pescata dai ranghi del Museo delle arti del XXI secolo — non aveva voluto sentire ragioni. […]

 

MARCO CARNABUCI - IL MARITO DI FRANCESCO SPANO

[…] le allusioni di Sigfrido Ranucci su un «nuovo caso Boccia, però al maschile» che Report avrebbe documentato nella puntata di domenica, hanno fatto saltare tutte le trincee. Crollate definitivamente ieri mattina, allorché è trapelata la notizia della consulenza da 14mila euro che Spano nel 2023, da segretario generale del Maxxi capitanato da Giuli, ha affidato al suo compagno Marco Carnabuci. Un avvocato già arruolato, nel 2018, dall’allora presidente Giovanna Melandri come responsabile della protezione dati del museo. Con la sostanziale differenza che in quegli anni Spano lavorava altrove, non nella stessa istituzione del “fidanzato”, sposato civilmente pochi mesi fa.

 

FRANCESCO GILIOLI

Visto lo stretto rapporto fra il ministro della Cultura e l’ormai ex capo di gabinetto, è difficile pensare che il primo non sapesse del legame fra i due. Li avrebbe dunque coperti, a dispetto dei motivi di opportunità e del conflitto di interessi. È in quel momento che l’addio al ministero è diventato inevitabile. Impossibile respingere questa nuova onda d’urto. Insostenibile il pressing partito da Palazzo Chigi a disfarsi di quella «presenza imbarazzante».

 

ALESSANDRO GIULI GENNARO SANGIULIANO - MEME

Che già dieci giorni fa, all’atto della nomina, aveva fatto infuriare sia il presidente del Senato Ignazio La Russa, sia i vertici di Via della Scrofa. Non solo per via del brutale allontanamento del predecessore, il consigliere parlamentare Francesco Gilioli — reclutato da Gennaro Sangiuliano proprio su input della seconda carica dello Stato — che ieri si aggirava per i corridoi di Palazzo Giustiniani dicendo: «Avete visto? Avevo ragione io, non ho fatto niente, sono io la vittima».

 

gennaro sangiuliano alessandro giuli

Ma anche perché nel 2017, da capo dell’Ufficio governativo anti-discriminazioni razziali, Spano era stato coinvolto in una brutta vicenda di finanziamenti concessi a un’associazione Lgbtq+ nei cui circoli si praticava sesso a pagamento. E per questo attaccato ferocemente dall’attuale premier: «Non un euro degli italiani devono essere utilizzati per pagargli lo stipendio», aveva tuonato Giorgia Meloni. Insieme all’intero centrodestra, che aveva costretto il capo dell’Unar alle dimissioni.

 

alessandro giuli gennaro sangiuliano

Un polverone che tuttavia non aveva scoraggiato Giuli. Rivendicando la sua autonomia, il ministro ha deciso di forzare. E ora rischia di pagarne le conseguenze. Per aver terremotato, di nuovo, la Cultura tricolore. Creato problemi al governo. Riaperto la diatriba sull’assenza in FdI di una classe dirigente all’altezza. Lo testimoniano anche le chat, pubblicate ieri dal Fatto quotidiano, in cui un dirigente romano di FdI, dava del «pederasta» a Spano. «Riportavo gli umori della base », si è giustificato dopo aver lasciato il suo incarico. Quelli che Giuli non ha voluto, o saputo, ascoltare.

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…