“NON CI SONO TRIVELLE NUOVE E NON LE HO AUTORIZZATE IO” – IL MINISTRO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA ROBERTO CINGOLANI COSTRETTO A DIFENDERSI SULLE TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO DOPO LE POLEMICHE INNESCATE DAI GRILLINI: “C’ERANO DELLE AUTORIZZAZIONI, IO LE HO TROVATE, ERANO STATE COMPLETATE, SE C’È UN’AUTORIZZAZIONE PRONTA E L’ATTO È FINITO SONO OBBLIGATO A MANDARLO AVANTI” – “IL NUCLEARE NON È VERDE, È FUORI DALL’AGENDA. CI SONO DELLE LINEE GUIDA CHIARISSIME…”
1 - RECOVERY: CINGOLANI, NUCLEARE NON È IN AGENDA
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il nucleare è fuori dall'agenda del Pnrr. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a Sky Tg24, rispondendo ad una domanda e sottolineando che "il nucleare non è verde", inoltre ci sono "delle linee guida chiarissime per l'utilizzo dei fondi del Recovery", ha precisato il ministro. (ANSA).
2 - TRIVELLE, CINGOLANI RISPONDE ALLE POLEMICHE: «NON LE HO AUTORIZZATE IO, ERANO GIÀ LÌ»
Diana Cavalcoli per www.corriere.it
«Quelle trivelle erano già lì. C’erano delle autorizzazioni, io le ho trovate, erano state completate, purtroppo se c’è un’autorizzazione pronta e l’atto è finito sono obbligato a mandarlo avanti».
Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, su Sky in risposta alle polemiche scaturite per le autorizzazioni alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi nell’ Adriatico. Il ministro ha poi chiarito: «Non c’è nessuna trivella nuova, è tutta roba che c’era. Non ci sono trivelle nuove e non le ho autorizzate io».
«Queste cose — ha spiegato — non vanno affrontate in maniera ideologica: esiste un piano, il Pitesai, che deve stabilire dove queste cose si possono fare e dove no, anche di non poterle fare del tutto. Doveva essere fatto nel 2018. Io sono arrivato nel 2021 e la prima cosa che mi sono trovato ad affrontare è la questione trivelle. Ho scoperto che c’era una moratoria che chiudeva tutte le stazioni in attesa del Pitesai, ma il Pitesai non era stato fatto»
Le polemiche
Nei giorni precedenti Cingolani aveva risposto anche alle critiche delle associazioni ambientaliste rispetto al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) giudicato non abbastanza green.
«Capisco — aveva detto il ministro — che le associazioni ambientalisti debbano mantenere un punto di rigido controllo, lo capisco perché è molto chiaro, credo che sappiano che da parte mia, da parte nostra, c’è altrettanto impegno a fare del nostro meglio». Il ministro ha poi invitato a contenere i toni.
«Taglierei — aveva aggiunto — le polemiche inaccettabili che mettiamo il nucleare in ogni giardino, che vogliamo aprire le trivelle di gas ovunque. Questo è un modo di intimidare le persone a non pronunciare certe parole, invece le parole vanno pronunciate, spiegate e discusse».