CREDITI E DEBBIE-TI FORMATO FIG-MECCANICA - LA BELLA MISS CASTANEDA TARTASSAVA IL BANANA, PERCHÉ SECONDO LEI AGAG, GENERO DI AZNAR, LE AVEVA SCIPPATO UNA COMMISSIONE DA 6 MILIONI DI EURO (!), OTTENUTA COL DURO LAVORO DI PRESENTARE TIZIO A CAIO - AGAG: “MAI AVUTO CONTRATTI DA FINMECCANICA” - NELLE TELEFONATE INTERCETTATE, I DIRIGENTI FINMECCANICA PARLANO DELLA NECESSITÀ DI PAGARE TANGENTI PER AGGIUDICARSI APPALTI IN ITALIA E ALL’ESTERO…

Marco Lillo E Antonio Massari per "il Fatto Quotidiano"

La ex miss Colombia, Debbie Castaneda, che vuole i suoi sei milioni di euro per l'affare di Finmeccanica e si lamenta al telefono: "me li ha scippati Alejandro Agag", cioé il genero dell'ex premier spagnolo Aznar. Il genero (non ci facciamo certo superare dagli spagnoli, almeno in familismo) del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini che viene fermato alla dogana Svizzera con una somma in contanti superiore alle soglie poco dopo avere parlato di versamenti all'estero.

E poi tante telefonate su pranzi, cene e mance che però non vengono consegnate nei ristoranti sul Tevere vicini alla sede di piazza Montegrappa ma in banche estere. A sorpresa i pm di Napoli che indagano sull'estorsione a Silvio Berlusconi svelano l'inchiesta dalla quale parte quella contro i presunti ricattatori Gianpaolo Tarantini e Valter Lavitola. E al centro degli interessi delle miss, come Debbie Castaneda, non ci sono le feste a casa di Berlusconi ma le nostre esportazioni di armi.

L'inchiesta avviata dal pm Vincenzo Piscitelli, come una costola di quella partita su Marco Milanese (che non c'entra con il nuovo filone) e le nomine in Finmeccanica fa tremare il colosso dell'industria pubblica italiana, una società quotata in borsa con suoi 65 mila dipendenti e 15 miliardi di fatturato. Per i magistrati di Napoli "sono in corso più trattative, allo stato non meglio delineate, per la vendita di prodotti di diverse aziende Finmeccanica (Whitehead sistemi subacquei, Telespazio Brasile, Oto Melara) a diversi soggetti Esteri, domiciliati in Arabia Saudita, Malesia, Colombia.

E di alcune di tali vendite", proseguono i pm napoletani, "si sta occupando, con un ruolo centrale, Sergio Fracchia, agente immobiliare con interessi in Francia, emerso nella connessa vicenda degli immobili venduti dal Milanese a Carlo Barbieri e Guido Marchese. Lo stesso Guido Marchese (già indagato per la vicenda delle nomine a pagamento Ndr) - presente negli organi amministrativi di controllo di Ansaldo Breda e di Oto Melara - sta svolgendo un ruolo per orientare la vendita dei prodotti in una delle trattative descritte. Tale vendita appare fortemente connotata dal pagamento di transazioni illecite".

La parola magica è Over. Che nel linguaggio dei manager e faccendieri che gravitano intorno alle esportazioni del gruppo vuol dire maxi-commissioni, che i pm traducono con il termine volgare di tangenti. Fracchia, dice al consulente di Oto Melara (gruppo Finmeccanica) Bertolo Nardini dice: "Da quello che ho capito l'acquisto è in funzione dell'over, chiamiamolo così...". E già, chiamamolo così.

"Se arriviamo là - continua Fracchia - potremmo fare il colpo del secolo...". Il ruolo centrale di queste trattative, secondo l'accusa, viene svolto da una donna vicina al premier, l'ex miss Colombia Debbie Castaneda, sposata con l'avvocato Marco Squatriti, ben introdotto a Roma. Castaneda, interrogata nei giorni scorsi dai pm napoletani per i rapporti con il premier, che ha precisato di avere conosciuto con il marito.

Oltre a lei nelle intercettazioni ha un ruolo da protagonista Filippo d'Antoni, genero di Pierfrancesco Guarguaglini. Intercettando Debbie Castaneda, i pm scoprono anche il ruolo di Alejandro Agag, un nuovo agente commerciale di Finmeccanica in Colombia, segnalato dalla ex modella al direttore commerciale Paolo Pozzessere: secondo l'accusa, si occupano di un contratto "del valore di 600 milioni di euro per il quale sarebbe prevista una commissione pari al 5 per cento (la bazzeccola di 30 milioni Ndr) e l'un per cento (quindi sei milioni Ndr) destinato a Debbie Castaneda".

L'un per cento destinato alla Castaneda, però, pare sfumare, perché qualcosa non funziona, proprio con Alejandro, che lei stessa ha presentato negli ambienti di Finmeccanica: "Alejandro - si legge negli atti - ha fatto con Debbie un accordo che non ha rispettato". È proprio la Castaneda a spiegarlo, in una telefonata con tale Gerom, aggiungendo testualmente: "Alejandro mi ha rubato 6 milioni, quello stronzo, sei milioni di euro sai cosa sono per me?".

A quel punto Debbie comunica a suo marito, Marco Squatriti, che intende parlare della questione con il Presidente Berlusconi "perché era stata lei a portarlo lì (Alejandro, ndr), e a fargli vincere il 5% di commissioni per l'affare". E in cambio, Alejandro, le ha proposto persino di dimezzare il guadagno, portandolo dall'un per cento allo 0,50.

Poco dopo, attraverso Pozzessere, Debbie scopre l'inghippo: "Alejandro - si legge sempre negli atti - la sta prendendo per i fondelli, in quanto lui non ha fatto ancora nessun contratto con quelli e loro gli davano il 5% e poi loro non prendevano nulla. Paolo Pozzessere le confida che il contratto lo stanno facendo con un altro gruppo che ha indicato Alejandro. Debbie infastidita dice che racconterà tutto al Presidente". A questo punto Castaneda decide di rivolgersi al Premier per trovare la soluzione.

Ed è sconcertante scoprire quale concezione abbia Debbie di Berlusconi e del ruolo che dovrebbe svolgere per risolvere la sua personalissima questione. La modella trova infatti una strana soluzione: Pozzessere dovrebbe trattenere una parte delle commissioni, una volta chiuso il contratto, per versarle comunque a lei.

Qualche giorno dopo, sempre parlando con Pozzessere, gli annuncia cosa intende dire a Berlusconi: "Gli devo raccontare delle cose, quindi ... Visto che tu non ci stai, io dovrei dirgli: senti, io l'ho portato da lui, volevo fare questa cosa... Non ho fatto niente per iscritto perché pensavo che lui, essendo di ottima famiglia, essendo chi è, non pensavo potesse far così, invece lo ha fatto e l'unica persona che mi puoi aiutare sei tu, e l'unico di cui ha paura al mondo, sei te, quindi fammi sta cortesia, aiutami. Digli a Paolo di bloccare i pagamenti, di fare qualcosa, capito?".

Il Fatto ha chiamato Alejandro Agag per chiedere la sua versione. Alla domanda se davvero abbia incassato 6 milioni di euro rispionde con una grassa risata e poi aggiunge: "Non c'è nessun affare". Dunque la Castaneda è una bugiarda?

"Non dico questo. Io dico che non c'è stato alcun affare". Almeno ha fatto una trattativa? "No comment. Io dico soltanto che non c'è alcun affare. Mai avuto niente. Nessun tipo di contratto da Finmeccanica, ora la lascio che sono a New York per un pranzo".

Anche il genero di Guarguaglini Filippo D'Antoni risponde tranquillamente al Fatto. "Sono il direttore commerciale della Wass, una società del gruppo. Potrei spiegarle tranquillamente l'episodio della frontiera e non c'entra nulla con Finmeccanica. Sono il genero del presidente Guargaglini ma", prosegue D'Antoni, "sono entrato in Finmeccanica 12 anni fa, prima del padre di mia moglie".

E quel tal Roberto Condito che parla con lei di affari. Che ruolo ha? "Si occupa di allestimenti". Per i magistrati "i personaggi coinvolti a diverso titolo nelle indagini,- per lo più dirigenti e agenti di società del gruppo Finmeccanica, in più occasioni hanno parlato telefonicamente, non solo di rapporti con personaggi di spicco della politica e delle forze armate di paesi Esteri, ma anche, più esplicitamente, della necessità di pagarli per potersi aggiudicare le gare di fornitura di armamenti e apparati per la di fesa e la sicurezza".

Un esempio, secondo l'accusa, arriva dalla telefonata intercettata tra Valter Tarantelli, dirigente di Telespazio Brasile, e tale Piero, "che si muovono nell'ambito del mercato sudamericano. E ancora: dalla conversazione intercettata tra Bertolo Nardini, consulente di Oto Melara, e un altro consulente della stessa società, questa volta, però, in Asia. Tarantelli e Piero, infatti, parlano di tale Pedro e di Sergio Andrate, "il quale sarebbe felice di fare un accordo con loro".

 

Debbie Castaneda agag alejandro00 berlusconi casini aznar agag OggiGuarguaglini GUARGUAGLINI E MARINA GROSSI finmeccanicaSERGIO FRACCHIA

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...

massimiliano filippo romeo matteo salvini luca zaia

DAGOREPORT – AL CONGRESSO DELLA LEGA DEL 6 APRILE, SALVINI SARÀ RIELETTO SEGRETARIO PER LA TRAGICA ASSENZA DI SFIDANTI. L’UNICO CHE AVREBBE POTUTO IMPENSIERIRLO SAREBBE STATO IL COORDINATORE DEL CARROCCIO IN LOMBARDIA, L'EX FEDELISSIMO MASSIMILIANO ROMEO: MA IL COINVOLGIMENTO DEL FRATELLO, FILIPPO DETTO ''CHAMPAGNE'', NELLO SCANDALO LACERENZA-GINTONERIA NE HA AZZOPPATO LE VELLEITÀ – MA SUL TRIONFO DI SALVINI GRAVA UNA NUBE: CHE FARÀ IL “DOGE” ZAIA? SI PRESENTERÀ O RIMARRÀ A SCIABOLARE AL VINITALY DI VERONA?

stephen schwarzman jonathan grey giorgia meloni giancarlo giorgetti blackstone

DAGOREPORT: CHI TOCCA I FONDI, MUORE... – CHE HANNO COMBINATO DI BELLO IN ITALIA I BOSS DI BLACKSTONE, LA PIU' POTENTE SOCIETA' FINANZIARIA DEL MONDO? SE IL PRESIDENTE SCHWARZMAN ERA A CACCIA DI VILLONI IN TOSCANA, JONATHAN GRAY, DOPO UNA VISITA A PALAZZO CHIGI (CAPUTI) CON SALUTO VELOCE A MELONI, HA AVUTO UN LUNGO COLLOQUIO CON GIORGETTI SULLO STATO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA (TRA CUI ASPI, DOVE I DIVIDENDI SONO STATI DECURTATI) – MENTRE IL FONDO USA KKR POTREBBE VALUTARE UN'USCITA ANTICIPATA DALLA RETE EX TIM (3 ANNI ANZICHE' 5)PESSIMI RUMORS ARRIVANO ANCHE DAL FONDO AUSTRALIANO MACQUARIE, PRESENTE IN ASPI E OPEN FIBER: MEGLIO DISINVESTIRE QUANDO I DIVENDENDI NON SONO PIU' CONVENIENTI....