arianna meloni giorgia

SONO GIORGIA, SONO UNA FIGLIA, SONO UNA MADRE, SONO UNA SORELLA – IL MONDO PRIVATO DELLA MELONI, A ECCEZIONE DEL COMPAGNO ANDREA GIAMBRUNO, È TUTTO AL FEMMINILE – LA MADRE ANNA, CHE HA CRESCIUTO LE DUE FIGLIE DA SOLA, LA SORELLA ARIANNA, ANCHE LEI MILITANTE DI DESTRA, LA FIGLIA GINEVRA  DI 6 ANNI. E POI L’AMICA MILKA E GIOVANNA IANNIELLO CHE SI OCCUPA DELLA SUA COMUNICAZIONE – UN "GIRL POWER" CHE FA ROSICARE LE SINISTRATE AGGRAPPATE ALLE QUOTE ROSE CONCESSE DAL MASCHIO ALFA DI TURNO...

Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”

 

GIORGIA Meloni CON LA figlia Ginevra

È sempre stato il suo nido e il suo approdo, un punto fermo incrollabile. La famiglia – d’origine e quella che si è costruita – è un mondo indissolubilmente legato alla storia politica di Giorgia Meloni. Domenica notte ha voluto ringraziare «Andrea, mia figlia, mia sorella, mia madre. Tutti quelli per i quali io ci sono stata meno di quanto loro ci fossero per me». E lo «staff» di una vita.

 

Anche nell’attesa del voto, in casa, tra emozione e calcoli, la leader di FdI era con la sorella Arianna, l’amica del cuore Milka, Paolo Quadrozzi e Giovanna Ianniello che si occupano come ombre della sua comunicazione, Patrizia Scurti la segretaria e Giovanbattista Fazzolari, l’ideologo del programma. Quasi una famiglia aggiunta, tra politica e affetti.

 

GIORGIA MELONI e la madre ANNA PARATORE

Mamma Anna, che come raccontato nella sua autobiografia «Io sono Giorgia» e spesso ribadito è la donna a cui deve «tutto», ha cresciuto le due figlie da sola, ha un passato di scrittrice prolifica (ha scritto e pubblicato oltre centoquaranta romanzi rosa con lo pseudonimo di Josie Bell) ed è sempre stata accanto alla leader.

 

BIGLIETTO DELLA FIGLIA GINEVRA A GIORGIA MELONI

Ma ieri al telefono con il Corriere ha confessato: «Io gioisco per i suoi successi, ma non so se le avrei augurato tutto questo... Io la vedo da mamma, che è diverso da amica o sorella: la aspettano tante difficoltà, sgambetti, cattiverie, cose che non merita. Lei è sempre preoccupata, non si rilassa, è bravissima ma la sua paura è che un suo errore faccia soffrire qualcuno, è consapevole di tutte le responsabilità e non vuole apparire, ma realizzare. È un soldatino, come Arianna. Le ho un po’ educate così, poche regole ma ferree. E sono due stacanoviste».

 

Defilata ma presentissima è appunto la sorella maggiore Arianna, pure militante a destra fin da ragazzina, precaria da 20 anni alla Regione Lazio, schiva, timida, ieri con il Corriere si è aperta: «Domenica siamo state insieme: io mi sono commossa, lei è rimasta concentrata ogni momento... Siamo simbiotiche. L’amore tra sorelle è secondo solo a quello che si prova per un figlio, chi ha una sorella sa cosa voglio dire. Con lei sono molto protettiva».

 

GIORGIA MELONI e la madre ANNA PARATORE

Poi, l’orgoglio: «Questo successo se lo merita per tutti i sacrifici che ha fatto. Affronta questo impegno con responsabilità e pragmatismo. Non sarà facile ma ci metterà tutta se stessa. E io so che ha la stoffa e le carte in regola per essere il premier di tutti, anche di chi oggi ha votato per altri o non è andato a votare. E come sempre io sarò al suo fianco».

 

Arianna nega di avere un ruolo politico, ma certo i suoi consigli sono ascoltati. Non solo perché è sposata con Francesco Lollobrigida, a cui è legata dal 2000 in un rapporto di amore e militanza dal quale sono nate due figlie, Rachele e Vittoria. Famiglia — anche se non ufficializzata in un matrimonio — è anche quella formata con il compagno Andrea Giambruno, 41 anni, giornalista Mediaset e volto noto di TgCom.

 

giorgia e arianna meloni

Un amore a prima vista nonostante le differenze — «Lui è di sinistra», ha spesso scherzato Meloni —, anche perché a cementare l’unione c’è un’adorata figlia, Ginevra, 6 anni, per la quale «Andrea è un padre meraviglioso». Ginevra alla quale ieri è andato l’unico messaggio della premier in pectore, che ha pubblicato con tanto di cuore su Facebook la foto di un bigliettino scritto dalla piccola: «Cara mammina sono tanto felice che hai vinto. Ti amo tanto».

giorgia e arianna meloni GIORGIA MELONI CON LA FIGLIA GINEVRAgiorgia meloni con la sorella arianna atreju giorgia e arianna meloni arianna e giorgia meloni giorgia e arianna melonigiorgia arianna meloni giorgia e arianna meloni con la madre

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…