MOSCA AL NASO DEL DRAGONE – PER LA PRIMA VOLTA I SERVIZI RUSSI HANNO RIVELATO I DETTAGLI DELLA CONDANNA DI UN CITTADINO CONDANNATO PER SPIONAGGIO E SPEDITO IN SIBERIA – VLADIMIR VASILYEV NON È IL PRIMO A PASSARE SEGRETI DI STATO RUSSI AI CINESI, MA DI SOLITO IL CONTROSPIONAGGIO NON RENDE QUESTI CASI PUBBLICI. COSA STA SUCCEDENDO SULL’ASSE MOSCA-PECHINO?
vladimir putin offre caviale a xi jinping
Gabriele Carrer per www.formiche.net
“La Cina sta silenziosamente sfruttando la frattura tra la Russia con l’Occidente per espandere la sua influenza nei settori geopolitico, della sicurezza, tecnologico e finanziario. La Russia e i suoi vicini stanno diventando un banco di prova per un nuovo ordine regionale incentrato su Pechino? Sta emergendo una Pax Sinica?”. Sono le domande che si pone il Carnegie Moscow Center osservando i rapporti tra Mosca e Pechino.
magnamose na cosetta vladimir putin e xi jinping
Ma qualcosa, forse, sta cambiando tra i due Paesi. È sufficiente guarda al caso di Vladimir Vasilyev, cittadino russo di 52 anni, condannato da un tribunale in Siberia a otto anni di carcere, da scontare in una colonia penale di massima sicurezza, per alto tradimento.
La notizia sta nel modo in cui i media di Mosca hanno dato la notizia. La Tass, agenzia di stampa del regime, ha citato una fonte anonima delle forze dell’ordine secondo cui l’uomo, residente nella Dauria, regione al confine con la Cina, aveva passato segreti di Stato alla Cina.
Come evidenza il Moscow Times si tratta (almeno) del terzo cittadino russo a essere condannato per tradimento quest’anno e del decimo negli ultimi due anni. Mai prima, però, erano emersi dettagli sui casi. Infatti, come scrive la Tass in lingua inglese, “tali casi di alto tradimento e spionaggio sono considerati a porte chiuse in Russia. Sono classificati ‘segreti’ e ‘top secret’, in quanto la pubblicazione di tali informazioni, anche su media stranieri, può essere dannosa per gli interessi del Paese”.
Alexander Gabuev, senior fellow del Carnegie Moscow Center, ha spiegato su Twitter che “negli ultimi oltre 15 anni è diventata una pratica standard per l’Fsb, l’agenzia di controspionaggio, non rendere pubblici i casi di spionaggio che coinvolgono la Cina.
un sorso di vodka xi jinping e vladimir putin
Conosciamo solo alcuni casi recenti tramite avvocati o parenti”. “Non salterei a conclusioni su un cambiamento significativo nel rapporto tra Mosca e Pechino, ma il cambiamento nella comunicazione adottata dall’Fsb riguardo la Cina è notevole e merita attenzione”, ha concluso l’esperto.