manfredi potenti michela di biase

“MULTA FINO A 5MILA EURO A CHI SCRIVE SINDACA, MINISTRA O AVVOCATA” – LA CROCIATA DELLA LEGA CONTRO IL LINGUAGGIO "INCLUSIVO" SCATENA UN PANDEMONIO - DOPO LE POLEMICHE SUL DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DAL SENATORE DEL CARROCCIO MANFREDI POTENTI PER PROIBIRE L’USO DELLA DECLINAZIONE FEMMINILE DI NOMI DI PROFESSIONI, ARRIVA LA MARCIA INDIETRO DELLA LEGA: "ERA UNA INIZIATIVA PERSONALE" - LA DEPUTATA DEM MICHELA DI BIASE AVEVA DEFINITO DA “TROGLODITI” LA PROPOSTA – E L’ACCADEMIA DELLA CRUSCA…

Da repubblica.it

 

Dopo le polemiche, marcia indietro della Lega sul disegno di legge tesa a vietare negli atti pubblici "il genere femminile per neologismi applicati ai titoli istituzionali" come "sindaca", “rettrice”, o "avvocata".

matteo salvini in aereo

 

Fonti del partito di Matteo Salvini precisano che “la proposta di legge del senatore Manfredi Potenti è un'iniziativa del tutto personale. I vertici del partito, a partire dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, non condividono quanto riportato nel ddl Potenti il cui testo non rispecchia in alcun modo la linea della Lega che ne ha già chiesto il ritiro immediato".

 

“Basterebbe seguire la Treccani”, commenta da parte sua Laura Ravetto, responsabile della Lega per le Pari opportunità: “Sono iniziative che non mi vedono d'accordo perché non credo che si debba insistere sulla mascolinizzazione a tutti i costi così come non sono d'accordo le iniziative sulla femminilizzazione a tutti i costi della Boldrini: si mettano i nomi al femminile quando c’è il femminile e al maschile quando c'è il maschile”.

 

Lgbt: basta con 'sindaca' e 'rettrice', ddl Lega chiede stop a uso femminile e 5000 euro multa

(Adnkronos) - Altro che femminile 'sovraesteso', ora la Lega chiede di dire basta all'uso scritto, negli atti pubblici, di parole come 'sindaca', 'questora', avvocatessa' e anche 'rettrice'. L'uso del femminile, chiedono dal partito guidato da Matteo Salvini, va abolito per legge: almeno nei documenti si scriva solo 'sindaco', 'questore', 'avvocato' e 'rettore'. Senza tener conto dell'identità di genere di chi ricopre quel ruolo, sia un uomo o una donna.

MANFREDI POTENTI

 

E per chi non si adegua spunta la sanzione, con una multa prevista fino a 5mila euro. Il leghista Manfredi Potente, senatore della repubblica, ha appena presentato il suo disegno di legge (titolo: "Disposizioni per la tutela della lingua italiana, rispetto alle differenze di genere") con l'obiettivo dichiarato di "preservare l’integrità della lingua italiana ed in particolare, evitare l’impropria modificazione dei titoli pubblici dai tentativi 'simbolici' di adattarne la loro definizione alle diverse sensibilità del tempo".

 

(...)

 

DI BIASE

Estratti dell'articolo di Elisa Messina per il Corriere della Sera

MICHELA DI BIASE

 

La deputata Pd Michela Di Biase definisce da «trogloditi» la proposta: «Secondo la Lega in nome della lingua italiana dovremmo sanzionare chi l’italiano lo parla correttamente». E aggiunge l’invito ad andare a leggersi la Treccani, dove, in effetti, il femminile dei titoli professionali e istituzionali è legittimato e usato.

 

Nel testo del ddl il senatore Potenti precisa di non voler mettere in discussione «la legittima battaglia per la parità di genere» ma di voler piuttosto evitare «eccessi non rispettosi delle istituzioni». Non è chiaro dove sarebbe la mancanza di rispetto verso le istituzioni visto che anche l’Accademia della Crusca ha considerato legittimo l’uso di termini come «avvocata» o «ministra». Oltretutto, fa notare la socio-linguista Vera Gheno: «Proprio parole come “avvocata” sono usate da sempre anche per definire la Madonna».

 

MICHELA DI BIASE

laura ravetto - un giorno da pecora

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...