
MUSK CI HA MESSO SOTTO SCACCO: SENZA I SUOI SATELLITI, PERDIAMO I SOLDI DEL PNRR – I FINANZIAMENTI EUROPEI PER IL DIGITALE SONO COLLEGATI AL RAGGIUNGIMENTO DELLE CONNESSIONI A BANDA LARGA NELLE COSIDDETTE AREE BIANCHE, DOVE IL PIANO DI POSA DELLA FIBRA È AL PALO – MUSK TIENE TANTISSIMO ALL’ITALIA NON PER I SOLDI (1,5 MILIARDI SONO NIENTE PER UNO CHE HA UN PATRIMONIO DI 400), MA PERCHÉ SAREBBE LA PORTA DI INGRESSO PER STARLINK IN EUROPA – IL “PIZZINO” DI ANDREA STROPPA SUI “NUOVI TERMINALI” CHE OFFRIRANNO VELOCITÀ DI DIVERSI GIGA: “SE ARRIVA LA FIBRA, USATE LA FIBRA…”
Starlink ha presentato una richiesta alle autorità per produrre nuovi terminali. Se la proposta verrà approvata, l’azienda punta a offrire velocità di diversi Gbps, paragonabili alle prestazioni della fibra. Come sempre, la regola è la stessa: se arriva la fibra, usate la fibra.
— Andrea Stroppa ? Claudius Nero's Legion ? (@andst7) March 25, 2025
Estratto dell'articolo di Ilario Lombardo per "la Stampa"
ELON MUSK GIORGIA MELONI ANDREA STROPPA
Se l'uomo più ricco del mondo che ha un giro di affari di centinaia di miliardi di dollari tiene così tanto al miliardo o poco più che gli garantirebbe un accordo con l'Italia (circa lo 0, 5% del totale) una ragione ci sarà. E infatti c'è: l'Italia sarebbe la porta di ingresso per Starlink in Europa. Ecco perché Elon Musk vuole assolutamente ottenere il via libera del governo.
L'Italia diventerebbe il primo Paese europeo a utilizzare la costellazione satellitare a bassa quota di Space X, di fatto indebolendo la concorrenza e aprendo praterie alla società dell'ultramiliardario.
il tweet di andrea stroppa sui nuovi terminali di starlink
Ieri Andrea Stroppa, l'ex hacker che ormai tutti conoscono come il referente di Musk in Italia, ha pubblicato su X un post insolitamente misurato, privo di allusioni o insulti verso parlamentari e ministri, per annunciare che «Starlink ha presentato una richiesta alle autorità per produrre nuovi terminali». Se questa proposta verrà approvata, continua, «l'azienda punta a offrire velocità di diversi Gbps, paragonabili alle prestazioni della fibra. Come sempre, la regola è la stessa: se arriva la fibra, usate la fibra».
Per capire la portata più politica di questa affermazione, bisogna fare una piccola premessa tecnica: i satelliti di Musk sono stati presi in considerazione dal governo italiano, non solo per le comunicazioni delle ambasciate e dei presidi militari, ma anche per le cosiddette zone bianche, aree difficilmente raggiungibili che – secondo gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – devono essere raggiunte da connessioni a banda larga entro il 2026, pena la perdita dei soldi europei.
Nei mesi scorsi, il governo si era rivolto all'azienda di Musk, l'unica in grado di garantire in tempi più stretti una copertura adeguata. I primi a partire sono stati gli esperimenti pilota in alcune sedi consolari, come svelato da La Stampa e confermato due settimane fa dal ministro Luca Ciriani in Parlamento […].
In quell'occasione il ministro dei rapporti con il Parlamento ha precisato che il governo «non intende emendare l'impostazione dei piani Pnrr sulle reti ultraveloci, che, in particolare con riferimento al Piano Italia 1 Giga vedono la fibra ottica come tecnologia di riferimento».
Questo passaggio chiarisce la conclusione del post di Stroppa. Il tassello mancante nei negoziati con Starlink erano le difficoltà dei satelliti di Musk di raggiungere la velocità considerata requisito minimo dai vincoli del Pnrr. Un elemento che va inquadrato nella battaglia commerciale con gli operatori di telefonia, a partire da Tim, che hanno sempre accusato di concorrenza sleale Musk e sospettato Meloni di voler favorire il magnate.
ELON MUSK I SATELLITI E LE GUERRE - DATAROOM
[…] L'aggiornamento della tecnologia è un ulteriore invito al governo di andare avanti, senza più alibi. Un modo per rilanciare un accordo che è rimasto in stallo. Meloni non lo ha abbandonato.
Ha fatto sapere a Musk che molte delle difficoltà sono dovute alle resistenze della presidenza della Repubblica, molto critica verso le interferenze muscolari del padrone di Tesla e di X nelle democrazie europee.
La premier ha chiesto di abbassare l'attenzione su Starlink, per consentire alle trattative di andare avanti senza tirarsi dietro le polemiche che hanno riscaldato lo scontro politico degli ultimi mesi […].
[…] Stroppa non ha seguito il suggerimento di Meloni. Ci ha provato, per qualche settimana, poi è tornato all'attacco. Ha criticato Fratelli d'Italia, il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, direttamente competente su Starlink, ed è diventato un convinto sostenitore di Matteo Salvini, che a sua volta ha indossato i panni del più esplicito sponsor della rete di Space X nel governo. […]
il progetto di elon musk coi satelliti
satellite starlink 2
satellite starlink
i satelliti di elon musk