musk biden big

MUSK PREFERISCE BRUCIARE I SOLDI IN BORSA PIUTTOSTO CHE DARLI A "SLEEPY JOE" - TESLA HA PERSO IL 7% NELLE QUOTAZIONI DI WALL STREET DOPO CHE L'UOMO PIÙ RICCO DEL PIANETA AVEVA CHIESTO A TWITTER SE ERA IL CASO DI VENDERE IL 10% DELLE SUE AZIONI (E GLI UTENTI GLI HANNO RISPOSTO DI SÌ) - IL SONDAGGIO È STATO LANCIATO SUI SOCIAL COME PROVOCAZIONE CONTRO BIDEN E I DEM CHE VOGLIONO TASSARE ULTERIORMENTE I SUPER RICCHI…

1 - TESLA: -7% IN PRE-MARKET WALL STREET DOPO RESPONSO TWITTER

 

elon musk e joe biden 3

(ANSA) - Tesla scivola nelle quotazioni del pre-market di Wall Street (-7%) dopo che i follower di Elon Musk su Twitter si sono espressi in maggioranza per la vendita del 10% delle azioni di Musk nel gruppo che produce auto elettriche.

 

elon musk

"Ero preparato ad accettare entrambi i risultati", ha commentato il fondatore di Tesla in un tweet dopo l'esito del sondaggio. La quota che Musk dovrebbe vendere rappresenta meno del 2% di Tesla ed è valutata circa 21 miliardi di dollari.

 

Musk, la cui ricchezza personale è calcolata in 338 miliardi di dollari, dispone di 170,5 milioni azioni Tesla, che venerdì ha chiuso alla Borsa di New York a 1.222 dollari.

 

2 - MUSK CONTRO BIDEN

Francesco Semprini per "La Stampa"

 

elon musk e joe biden 4

Centoquaranta caratteri per infiammare la rete, smuovere le coscienze ed entrare a gamba tesa nella politica di Washington, lanciando la sua personale sfida al presidente degli Stati Uniti. Elon Musk torna a far parlare di sé organizzando un referendum tra i suoi quasi 63 milioni di «seguaci» di Twitter.

 

elon musk e joe biden 2

«Ultimamente si parla molto di guadagni non realizzati come mezzo di elusione fiscale, quindi propongo di vendere il 10% delle mie azioni Tesla», scrive l'uomo più ricco del mondo chiamando in causa Joe Biden e la sua proposta di far pagare più tasse ai ricchissimi d'America per finanziare l'agenda economica e sociale della Casa Banca andando ad operare un prelievo fiscale sulle «plusvalenze virtuali» di chi possiede titoli il cui valore è schizzato in alto.

 

il presidente americano joe biden

Proprio come quelli di Tesla, che hanno permesso a Musk di diventare l'uomo più ricco del pianeta con un patrimonio cresciuto del 1.700% a 388 miliardi di dollari in soli due anni.

 

Nel mirino del visionario defezionista della Silicon Valley (ha preferito il Texas alla California) c'è una proposta di legge avanzata dai democratici in Senato con cui si intendono tassare non solo i guadagni in conto capitale, ovvero ottenuti dalla vendita di pacchetti azionari, ma anche le «plusvalenze virtuali» legate alle azioni che non vengono vendute, secondo il principio del «mark-to-market», ovvero sul valore dato dal mercato.

 

elon musk e joe biden 1

Si tratta di una norma che prenderebbe di mira circa 700 tra le persone più ricche degli Usa - spiega il promotore, il presidente della commissione finanze del Senato, il democratico dell'Oregon Ron Wyden - da cui attingere preziose risorse per finanziare il maxi piano da 1.800 miliardi di dollari di Biden.

 

joe biden

Ovvero quello che contiene drastiche misure sociali e ambientali ma che per ora rimane al palo in Congresso per le contrapposizioni tra l'ala moderata e quella progressista dell'Asinello, divise sulle ricadute in termini di deficit federale.

 

Di qui il futuro incerto, con un voto tra Senato e Camera per ora previsto entro fine novembre. Ebbene la nuova tassa sui Paperoni d'America poteva essere un modo per superare l'impasse: la legge avrebbe eliminato la capacità dei miliardari di differire a oltranza le imposte sulle plusvalenze.

 

Elon Musk si trasferisce in Texas

La proposta però ha suscitato una forte opposizione ed è stata abbandonata alla spicciola alla fine di ottobre, sebbene i democratici siano pronti a riprenderla in mano in caso di stallo del piano di investimenti a Capitol Hill.

 

E così a mettersi di mezzo è stato Musk il provocatore non nuovo a stravaganti sortite sui social come quando si è lanciato in dichiarazioni passionali per le criptovalute o come quando, il 7 agosto del 2019, annunciò la sua intenzione di effettuare un ritiro di Tesla dal listino azionario del Nasdaq a 420 dollari per azione. Azioni che hanno sempre avuto un peso.

 

elon musk

E questa non sembra essere da meno, anche perché lo stesso imprenditore visionario scrive su Twitter «rispetterò i risultati di questo sondaggio, in qualunque modo andrà», tirando in ballo il presidente Usa una riga più sotto con un gioco di parole arrotondando «abide» (ovvero rispetterò) in «abide(n)».

 

Elon Musk

Una sorta di citofonata al 1600 di Pennsylvania Avenue con cui Musk vuole far vedere di essere dalla parte degli oppositori, non tutti super ricchi, i quali temono che l'imposta possa essere allargata per applicarla, tra l'altro, ai beni dei contribuenti meno abbienti.

 

ELON MUSK

«Succede che finiscono i soldi degli altri e vengono da te», aveva scritto il patron di Space X il mese scorso su Twitter. Musk contesta che le «plusvalenze virtuali» siano legate al concetto di elusione fiscale, e spiega che l'unico modo per pagare le tasse è per lui vendere le azioni, con conseguenze imprevedibili sull'andamento del titolo e i riflessi sul mercato.

 

elon musk

Musk infatti detiene azioni Tesla per circa 200 miliardi (17% del capitale), e il 10% che dovrebbe vendere (visto il 58% dei sì) ammonta ad almeno 20 miliardi di dollari. «Il fatto che l'uomo più ricco del mondo paghi o no le tasse - replica lo stesso senatore Wyden - non dovrebbe dipendere dai risultati di un sondaggio su Twitter».

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...