SPROFONDO ITALIA - NEL 2013 SONO SPARITI 250 MILA POSTI DI LAVORO SOPRATTUTTO IN EDILIZIA, COMMERCIO E TURISMO

Rosaria Talarico per "la Stampa"

Meglio l'agricoltura. È l'unico settore nel quale cresce l'occupazione dei giovani, con un aumento record del 9% nelle assunzioni di under 35. Per il resto nel 2013 si sono persi 250 mila posti di lavoro. Le 750 mila assunzioni complessive previste dalle imprese dell'industria e dei servizi non compenseranno quasi un milione di uscite (tra pensionamenti, licenziamenti e cessazioni) messo a bilancio. Si arriva così al saldo negativo rilevato dal sistema Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro.

La perdita occupazionale si è fatta sentire soprattutto nei settori e nei territori più legati al mercato interno, ovvero il Mezzogiorno (da cui è atteso il 35% del saldo negativo complessivo), le imprese con meno di dieci dipendenti (che prevedono di ridurre la propria forza lavoro di 142.600 unità), le costruzioni (-59mila il saldo), il commercio al dettaglio (-24.500) e il comparto turistico (-25.600). In controtendenza l'agricoltura che incrementa l'occupazione nonostante i danni alle coltivazioni provocati dal maltempo e il calo dei consumi a tavola.

La crescita di opportunità nel settore è dimostrata anche dal boom del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% in quelli tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria, come evidenzia un'analisi della Coldiretti. Le 750 mila assunzioni in programma rappresentano il 13,2% di tutte le imprese dell'industria e dei servizi con dipendenti ma indicano che «c'è una parte del sistema produttivo che, malgrado tutto, sta reggendo prendendo personale», spiegano da Unioncamere.

La propensione ad assumere è maggiore in particolare tra le aziende orientate all'export e all'innovazione. «La necessità di mantenere alto o di accrescere il profilo competitivo indurrà queste imprese a investire ulteriormente nella qualità delle risorse umane, assumendo spiega il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - il resto dei dati non sono confortanti, ma la presenza di una quota significativa di imprenditori che scommettono sull'impresa e operano nuove assunzioni fa capire che il sistema è vitale e che riducendo il carico burocratico e quello fiscale si libererebbero risorse per accelerare la ripresa».

Secondo il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini «quello che stiamo facendo va nella direzione giusta, dobbiamo rafforzare il nostro impegno. I dati Istat sugli ordinativi e la fiducia delle imprese - ha osservato - indicano che qualche cosa si sta muovendo, niente di esplosivo, ma come governo dobbiamo rafforzare questa ripresa che ci aspettiamo per fine d'anno».

Sul fronte sindacale, il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra sottolinea come ad assumere sono prevalentemente aziende appartenenti al settore chimico-farmaceutico, della gomma e delle materie plastiche, dei servizi finanziari e assicurativi «e ancora una volta, della sanità e dell'assistenza sociale.

Di questi dati va fatto tesoro, avviando immediatamente un programma di riqualificazione dei servizi per l'impiego che consenta di recepire le misure europee della "Garanzia giovani" per dare opportunità agli under 29». La leva su cui agire per sostenere l'occupazione non può essere solo quella della maggiore flessibilità per l'accesso nel mercato del lavoro.

È questo il commento del segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, che evidenzia «la difficoltà nell'incontro tra domanda e offerta, la bassa percentuale di attivazioni di contratti di apprendistato, la forte flessione di consumi interni, che condizionano negativamente i settori dell'edilizia, del commercio, del turismo e, infine, la questione meridionale».

 

POVERTAPOVERTA'DISOCCUPATIDISOCCUPAZIONEDISOCCUPATIGIOVANI E AGRICOLTURAGIOVANI E AGRICOLTURA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…