franceschini schlein zingaretti boccia

COMPAGNI COLT-ELLY - NEL PD CI SI PREPARA GIA’ AL DOPO SCHLEIN – COME DAGO DIXIT, FRANCESCHINI & BOCCIA, CHE DIECI MESI FA HANNO CAMBIATO LE REGOLE PER FAR ELEGGERE ELLY, ORGANIZZANO UN CORRENTONE PER TENERSI PRONTI A SOSTITUIRLA. CON LORO ANCHE NICOLA ZINGARETTI, UNO CHE SI ERA DIMESSO DALLA SEGRETERIA DEM IN POLEMICA CON LE CORRENTI... - DAGOREPORT

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoreport-pd-scoppia-guerra-dopo-elly-ndash-voto-368612.htm

 

 

Estratto dell’articolo di Fabio Martini per https://www.huffingtonpost.it

 

DARIO FRANCESCHINI ELLY SCHLEIN GATTOPARDO MEME BY SARX88

Rieccoli, gli inossidabili notabili del Pd. Con il loro “correntone” si preparano ad affiancare Elly Schlein e al tempo stesso si tengono pronti a sostituirla, ma sono esattamente gli stessi che dieci mesi fa confezionarono un “pacchetto” di regole interne senza eguali nella storia dei partiti politici europei.

 

Una procedura mai vista prima di allora consentì di eleggere una personalità, Elly Schlein, che fino ad alcuni giorni prima non era iscritta al Pd. I capi-corrente, investendo sulla nuova leader, pensavano anche al bene del Pd e ancora oggi restano attrezzati professionisti della politica, ma nella loro capacità di trasformarsi e restare a galla nelle diverse stagioni, affiora un’abilità speciale: sono gattopardi previdenti.

 

 

ELLY SCHLEIN

Furono loro – Dario Franceschini, Nicola Zingaretti, Andrea Orlando, Francesco Boccia ed Enrico Letta dimissionario, d’intesa con Articolo Uno – a convincere Elly Schlein a candidarsi segretaria. Oggi alcuni di loro sono preoccupati che la loro creatura possa trascinarli nella sconfitta e stanno organizzando una corrente, per ora priva di nome ma che ha già una collocazione topografica: sarà il Grande Centro del partito. Tra una mini-sinistra, gli ex Articolo Uno ormai oscurati da Schlein e la destra di Stefano Bonaccini e Lorenzo Guerini.

 

 

zingaretti franceschini

Ma la capacità di trasformarsi da parte dei principali capi-corrente del Pd è raccontata da un’impresa che nei mesi scorsi fa passò sotto silenzio, perché fu sovrastata dalla novità della vittoria di un personaggio come Elly Schlein. Ma si tratta di un’impresa assai interessante da ripescare non soltanto per la forte originalità in sé. Ma per la sua attualità. Perché quella procedura sta producendo rilevanti effetti politici: la segretaria, coerente col voto delle Primarie, guarda più ai suoi elettori - alcuni estranei alla cultura di governo del Pd, altri persino ostili - piuttosto che agli iscritti e agli elettori Dem.

 

 

boccia schlein

Un corto circuito che ha inizio durante la cosiddetta fase costituente del nuovo Pd, una fase che fu guidata da un gruppo dirigente non eletto, a fine mandato e uscito sconfitto dalle elezioni. A dispetto di condizioni che consigliavano prudenza, fu invece proposta una novità dirompente, prima di allora mai adottata, da quel che se ne sa, in nessun partito democratico: consentire di correre per la leadership ad una persona che pochi giorni prima del voto non era iscritta a quel partito.

 

(…)

 

Ma il modello è stato cambiato dai notabili del Pd che, temendo l’ascesa di Stefano Bonaccini, avevano individuato in Elly Schlein l’unica in grado di sovvertire il pronostico. E si erano resi promotori di un cambio radicale dello Statuto. In un punto essenziale: consentendo la candidatura anche a chi non fosse iscritto al Pd, anche a chi avesse guidato partiti o movimenti diversi. 

dario franceschini foto di bacco (1)ELLY SCHLEIN

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA