IL NEMICO NUMERO UNO DI MACRON NON È LE PEN MA È BOLLORÉ – “PARIS MATCH”, SETTIMANALE DEL PATRON DI VIVENDI, METTE IN COPERTINA TUTTI I LEADER POLITICI FRANCESI CON IL TITOLO “LA NUOVA BATTAGLIA”, MA ESCLUDE IL “TOY BOY DELL'ELISEO”, CHE PRENDE MALISSIMO LA DECISIONE – CON IL SUO IMPERO MEDIATICO, BOLLORÉ HA SOSTENUTO LA SVOLTA A DESTRA DEI REPUBBLICANI E L”UNIONE DELLE DESTRE” - UNA DELLE SUE RADIO, “EUROPE 1”, HA FATTO GIRARE LA VOCE DELLE DIMISSIONI DI MACRON...
Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”
paris match - copertina senza macron
Due anni fa era stato uno degli sponsor politici di Eric Zemmour, questa volta Vincent Bolloré punta sull'«unione delle destre» a cui ha dato la benedizione. Il patron di Vivendi, ha rivelato Le Monde, ha incontrato Eric Ciotti qualche ora prima del clamoroso annuncio del presidente dei Républicains di volersi alleare con il Rassemblement National.
L'impero mediatico costruito in questi anni da Bolloré si è nettamente schierato con l'ultradestra, a cominciare da Cnews, di cui Zemmour era uno dei popolari opinionisti. […]
Vivendi ha conquistato anche il gruppo Lagardère, prendendo il controllo della radio Europe 1, che ha fatto girare la voce di una dimissione di Emmanuel Macron, poi smentita, e del Journal du Dimanche, la cui direzione è stata affidata da Geoffroy Lejeune, già alla guida del settimanale Valeurs Actuelles, famoso per le copertine shock su Islam e immigrazione.
emmanuel macron vincent bollore
Il Jdd aveva ieri in prima pagina una lunga intervista a Nicolas Sarkozy. L'ex presidente ha criticato la scelta di Macron di indire elezioni legislative anticipate, ma anche la svolta di Ciotti. Eppure Sarkozy è stato a lungo vicino a Bolloré, che lo aveva accolto sul suo yacht per festeggiare la vittoria alla presidenziale del 2007.
Il patron di Vivendi aveva poi avuto contatti con l'entourage di François Hollande quando era all'Eliseo: all'inizio il leader socialista non vedeva male la campagna in Italia del magnate bretone, con l'ingresso in Tim e poi la battaglia su Mediaset. «Non capirai mai niente dell'Italia» aveva profetizzato il banchiere Antoine Bernheim a Bolloré, di cui è stato mentore per trent'anni. L'offensiva contro Mediaset è stata respinta e Vivendi sta ancora lottando su Tim, con la causa in corso per annullare la delibera del cda che ha deciso la vendita di Netco a Kkr.
Con il governo Meloni è scontro aperto, nonostante ci siano affinità politiche con l'attuale maggioranza. Bolloré non perde occasione per rivendicare il suo attaccamento alle «radici cristiane» della Francia, negli anni è diventato sempre più conservatore su temi come l'aborto.
vincent bollore emmanuel macron
Sarkozy, che ha allacciato un rapporto solido con Emmanuel Macron, ha tentato di facilitare un dialogo con l'Eliseo negli ultimi anni. […]
All'Eliseo non hanno apprezzato l'ultima copertina di Paris Match.
Titolo: «La nuova battaglia: destra e sinistra». I vari leader politici erano rappresentati, tranne Macron e il suo centro. Un funerale anticipato per l'attuale Presidente sul magazine di proprietà di Vivendi che presto sarà ceduto a Bernard Arnault dopo le pressioni dell'Antitrust. Bolloré aveva promesso di andare in pensione due anni fa. Ha lasciato gran parte dei ruoli operativi ai figli ma continua a fare business. E non solo business.
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