attacchi israeliani in libano - 3 israele benjamin netanyahu

NETANYAHU HA APERTO IL FRONTE NORD: I MORTI DEI RAID ISRAELIANI IN LIBANO SAREBBERO PIÙ DI 180. LO STATO EBRAICO ANNUNCIA DI VOLER LANCIARE ATTACCHI SU “LARGA SCALA” ANCHE A EST, NELLA VALLE DELLA BEKAA – CENTINAIA DI FAMIGLIE STANNO SCAPPANDO, MENTRE CONTINUANO I LANCI DI RAZZI DI HEZBOLLAH NELLA ZONA NORD DI ISRAELE (EVACUATA DA MESI) – I DUBBI SULLA MORTE DEL CAPO DI HAMAS, SINWAR - VIDEO

 

 

attacchi israeliani in libano 10

BEIRUT, 'ALMENO 182 MORTI PER I RAID NEL SUD'

(ANSA-AFP) -  E' salito ad almeno 182 il bilancio delle vittime per i raid israeliani nel sud del Libano. Lo ha reso noto il ministero della sanità di Beirut

 

IDF,'ESPLOSIONI IN SUD LIBANO DOVUTE AD ARMI STIPATE NELLE CASE'

(ANSA) - Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha dichiarato questo pomeriggio alla stampa che "quello che vedete ora nel sud del Libano sono esplosioni di armi di Hezbollah all'interno delle case. In ogni abitazione che colpiamo ci sono armi, missili e droni diretti contro i cittadini israeliani". Hagari ha inoltre aggiunto che le istruzioni per la popolazione civile israeliana rimangono invariate.

 

Yahya Sinwar

ISRAELE, ATTACCHI SU LARGA SCALA NELLA VALLE DELLA BEKAA

(ANSA-AFP) - L'esercito israeliano annuncia di voler lanciare attacchi "su larga scala" nella valle della Bekaa, nell'est del Libano.

 

CENTINAIA DI FAMIGLIE IN FUGA DAL LIBANO MERIDIONALE

(ANSA-AFP) - Centinaia di famiglie nel Libano meridionale stanno fuggendo dai bombardamenti israeliani. Lo affermano un funzionario locale e i giornalisti dell'AFP. Immagini pubblicate sui media internazionali mostrano lunghe file di auto sulle strade.

 

FAMIGLIA SALVA PER 30 SECONDI DA IMPATTO DI UN RAZZO HEZBOLLAH

Yahya Sinwar

(ANSA) - Dudi Yitzhaki, la cui casa a Givat Avni è stata colpita da un razzo lanciato dal Libano, ha raccontato che lui e la sua famiglia si sono salvati per soli trenta secondi e tre centimetri, grazie al fatto che hanno seguito le istruzioni della difesa civile. Quando hanno sentito le sirene sono corsi nella stanza rifugio ed hanno chiuso la porta. Il razzo è caduto vicino all'ingresso della stanza. Lo riferisce il Times of Israel.

 

MEDIA, 'SINWAR NON HA SCRITTO DI SUO PUGNO ULTIMI MESSAGGI'

(ANSA) - Funzionari dell'intelligence israeliana, citati in forma anonima dalla radio militare ritengono che i recenti messaggi attribuiti al capo di Hamas, Yahya Sinwar, non siano stati scritti personalmente da lui.

 

 

attacchi israeliani in libano 3

In particolare, si fa riferimento ai messaggi di congratulazioni inviati al presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, dopo la sua vittoria elettorale, e ai ribelli Houthi a seguito di un attacco missilistico contro Israele. Secondo la radio militare questi messaggi sono stati redatti da un altro funzionario di Hamas a nome di Sinwar, e non direttamente da lui.

 

MEDIA, 'FONTI ISRAELIANE RITENGONO PER ORA CHE SINWAR SIA VIVO'

(ANSA) - Fonti della sicurezza riferiscono che Yahya Sinwar, il principale leader di Hamas nella Striscia di Gaza, è stato fuori contatto per un po' di tempo, il che ha spinto a indagare sulla causa del suo silenzio. Le valutazioni attuali, secondo quanto riferisce Israel Hayom che cita fonti della sicurezza, indicano tuttavia che Sinwar sia vivo e stia usando ostaggi come scudi umani.

attacchi israeliani in libano 1

 

Le autorità comunque stanno esplorando anche altri scenari, in particolare data la recente campagna di bombardamenti di Israele che ha preso di mira i tunnel nelle aree in cui si ritiene che Sinwar si nasconda. Al momento non ci sono altre conferme, né una posizione ufficiale dell'Idf sul tema.

attacchi israeliani in libano 5attacchi israeliani in libano 6raid israeliani in libano 5attacchi israeliani in libano 9raid israeliani in libano 4attacchi israeliani in libano 7attacchi israeliani in libano 4Yahya Sinwar attacchi israeliani in libano 8attacchi israeliani in libano 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...