hamas benjamin netanyahu israele

NETANYAHU APRE AL CESSATE IL FUOCO, PERCHÉ SA CHE HAMAS LO RIFIUTERÀ – “BIBI” FA BUON VISO A CATTIVO GIOCO: “FOSSE PER ME FIRMEREI AL VOLO, MA NON È ANCORA ARRIVATA UNA PROPOSTA” – LA MORTE DI SINWAR POTREBBE AVVICINARE LE PARTI, MA I TERRORISTI DI GAZA ANCORA NON SVELANO LE CARTE: CHIEDONO ANCORA IL RITIRO COMPLETO DEI SOLDATI ISRAELIANI DALLA STRISCIA – LA PROPOSTA EGIZIANA: LIBERAZIONE DI 4 OSTAGGI IN CAMBIO DEL RILASCIO DI PRIGIONIERI E UNA BREVE TREGUA…

Estratto dell'articolo di Paolo Brera e Rossella Tercatin per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/29/news/legge_unrwa_knesset_polemiche_gaza_accordo-423583578/

 

DAVID BARNEA

[…] Avanza, ma a fatica, il nuovo tentativo di arrivare a una tregua a Gaza. Il capo del Mossad, David Barnea, è rientrato ieri a Tel Aviv dopo avere concordato la bozza su cui riaprire formalmente il negoziato sugli ostaggi e sul cessate il fuoco nella Striscia.

 

La base su cui poggia l’ipotesi di accordo è stata definita al Cairo dallo Shin Bet e presentata dal presidente egiziano Al Sisi: prevede la liberazione di 4 ostaggi in cambio del rilascio di prigionieri e di una breve tregua, seguita «da dieci giorni di trattative» per un accordo completo.

 

william burns

Barnea era volato a Doha a incontrare il premier del Qatar, l’emiro Al Thani, e il capo della Cia William Burns. In 24ore è stata varata la bozza da presentare al nuovo gruppo dirigente di Hamas, che ha ereditato da Sinwar il diritto di ultima parola.

 

«La discussione tra i mediatori e Hamas continuerà» per «valutare la fattibilità di un negoziato verso un accordo», dice l’ufficio di Bibi: «Ora che Sinwar è andato — aggiunge il premier — potrebbe esserci più di una possibilità».

 

Ma i segnali da Hamas sono freddi: suoi dirigenti dicono alla tv saudita Asharq News di poter accettare solo se porterà a un accordo sul completo ritiro israeliano. «Fosse per me firmerei al volo — chiosa Netanyahu — ma non è ancora arrivata alcuna proposta», perché Hamas chiede la fine delle ostilità.

 

BENJAMIN NETANYAHU ANNUNCIA LA MORTE DI YAHYA SINWAR

Che Israele non vuole concedere senza avere raggiunto i suoi obiettivi: ritorno degli ostaggi, disarmo e fine del controllo di Hamas su Gaza. Anche Gershon Baskin, il più esperto negoziatore israeliano, è scettico: «Hamas difficilmente accetterà se non porta alla fine della guerra — dice a Repubblica — e Netanyahu non accetterebbe la fine della guerra. Non si muoverà nulla fino alle elezioni americane: Bibi non vuole dare vantaggi a Kamala Harris ».

 

Il fatto che nemmeno il “mini- accordo” sia arrivato in porto ha spinto uno dei negoziatori israeliani, Oren Setter, a dimettersi. Il premier intanto guarda al dopo: «Dal giorno in cui Hamas non controllerà più Gaza e Hezbollah non sarà più affacciato alla frontiera, continueremo il processo degli Accordi di Abramo per costruire la pace con altri Paesi arabi».

DAVID BARNEA BENJAMIN NETANYAHU - MEME BY EDOARDO BARALDI BENJAMIN NETANYAHU - ATTACCO DI ISRAELE ALL IRANDAVID BARNEA

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”