giuseppe conte claudio descalzi mohammed bin zayed al nahyan emirati arabi abu dhabi

IL VALZER DELLE NOMINE - CAUSA CORONAVIRUS RALLENTA (MA NON SI FERMA) LA PROCEDURA PER LE GRANDI NOMINE: DOVEVA ESSERE PRONTA INTORNO AL 7 MARZO, LO SARÀ INTORNO AL 20 - TRA RICAMBIO NELLE PRESIDENZE E TENDENZIALI CONFERME PER GLI AD, RIMANE LA GROSSA INCOGNITA DEL DESTINO DI DESCALZI. LE DUE INTERROGAZIONE 5STELLE E LEU HANNO COMPLICATO IL PIANO GARANTISTA DEL PD - PER PROFUMO, LA PARTITA È TRA CONTE E PD

DAGONEWS

 

DESCALZI GRILLO

Causa coronavirus rallenta (ma non si ferma) la procedura per le grandi nomine nelle partecipate pubbliche. La lista del Governo per le Big 5 (Eni, Poste, Enel, Leonardo e Terna) doveva essere pronta intorno al 7 marzo, lo sarà (salvo sorprese) intorno al 20 marzo. Per andare alla “ciccia” si parla ancora di un ricambio, con nomi nuovi, nelle Presidenze (che non saranno più tutte donne in omaggio alla inutile fissazione renziana) e tendenziali conferme per gli Ad. 

CLAUDIO DESCALZI CON LA MOGLIE MARIA MAGDALENA INGOBA

 

Con la grossa incognita del destino di Descalzi. Dopo l’interrogazione degli 11 parlamentari dei 5stelle, è giunta a sorpresa quella di LEU, complicando il piano garantista del PD: riconfermare l’Ad di Eni nominando un presidente che conosce bene l’Eni come Stefano Cao. Insomma, in caso di condanna da parte della Procura di Milano, entra in ballo l’esperienza di Cao. Le due interrogazioni e la campagna stampa del “Fatto” hanno ora irrigidito Fraccaro e Di Maio. Un fatto gravissimo quei 300 milioni finiti nelle società congolesi della moglie di Descalzi (le indagini sono in corso). 

riccardo fraccaro

 

Se esce Descalzi si mette in moto un gioco dell’oca che può portare anche a cambiamenti in altre partecipate. A partire dalla posizione di Alessandro Profumo. Di Maio è silente perché ha ottenuto tanti favori e assunzioni da Leonardo nella sua Pomigliano. La partita è tra Conte e PD: a favore della riconferma Gentiloni, che lo nominò quando era premier, poco convinti invece Franceschini e il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, primo cliente di Leonardo. 

buffagni alessandro profumo

 

giuseppe conte lorenzo guerini

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…