sangiuliano sciarelli

COME DAGO-ANTICIPATO, NEL BORSINO DELLE NOMINE PER I TG È APPARSA FEDERICA SCIARELLI: LA CONDUTTRICE DI “CHI L’HA VISTO” E' IN CORSA PER IL TG1. IN QUOTA 5 STELLE MA MOLTO APPREZZAATA DA SALVINI (CHE NON SI PERDE UNA PUNTATA) – SE LA LEGA RINUNCIASSE AL TG1 SPEDIREBBE SANGIULIANO AL TG2, PRENDENDOSI PURE LA RADIO (DOPO IL TGR) – ANCORA IN CAMPO IL DIRETTORE DI FANPAGE PICCININI, PER IL SITO DI RAINEWS

1 – IL RISIKO RAI SI INCEPPA SULLA POLTRONA DEL TG1

Francesca Angeli per “il Giornale”

 

luigi di maio matteo salvini

Si avvicina la resa dei conti tra Lega e Cinquestelle sulle nomine Rai che dovrebbero essere chiuse entro fine settimana. Ovviamente anche questa volta ciascuna delle parti in commedia premette la solita tiritera: «partiti fuori dalla Rai» per poi fare l' elenco dei suoi desiderata.

 

E la sortita pubblica di Matteo Salvini che al Messaggero ha dichiarato di voler «puntare sugli interni» per i tg senza «punire necessariamente i renziani» ha non poco irritato il suo omologo, il vicepremier Luigi di Maio e quindi fatto saltare il banco dell' accordo, quasi, raggiunto per insediare al Tg1 Gennaro Sangiuliano.

 

salvini sangiuliano

Nome difficile da digerire per M5s soprattutto dopo aver ammirato la sfilata dei selfie al fianco di Salvini, orgogliosamente postati sul suo profilo Facebook dal giornalista. «La Rai deve restare libera dalle pressioni politiche. Questo è l' unico modo per rilanciarla realmente. Fabrizio Salini e Marcello Foa sono garanzia di imparzialità e competenza. Le nomine non le fa Salvini. Basta fare i fenomeni», tuonano i grillini.

 

vincenzo spadafora e alberto matano

Ai quali si potrebbe far notare per la verità che le nomine alle testate d' informazione spetterebbero all' ad dunque a Salini soltanto e non a Foa. Comunque l' accordo sulla scelta interna è ancora condiviso quindi sicuramente i nomi di esterni fatti in precedenza a questo punto tramontano.

 

Ad esempio quello di Andrea Bonini, l' anchorman di SkyTg24. Una scelta quella degli interni dettata anche da ragioni economiche e di opportunità visto che la Rai paga lo stipendio a 1.600 giornalisti e magari anche la Corte dei Conti potrebbe eccepire sull' uso delle risorse pubbliche.

 

GENNARO SANGIULIANO CON SALVINI E TAJANI

Quindi per il Tg1 se Sangiuliano si incagliasse definitivamente sull' ostilità grillina potrebbero salire le quotazioni di Franco di Mare, volto familiare per gli spettatori di Unomattina vicino al presidente della Camera Roberto Fico. Quindi sicuramente inviso alla Lega. Ma non esce di scena Alberto Matano, anzi la sua candidatura si rafforza. Per il Tg2 il più quotato rimane Luciano Ghelfi ma in corsa ci sarebbe ancora Carlo Freccero oltre che l' attuale direttore, Ida Colucci.

 

Alla rete ammiraglia Raiuno Angelo Teodoli dovrebbe essere sostituito da Marcello Ciannamea, che arriva dalle risorse umane. La partita della terza rete si dovrebbe chiudere mantenendo lo statu quo Luca Mazzà al tg3 (sarebbe quindi forse lui il renziano che Salvini magnanimo non vuole epurare) mentre il timone di Raitre andrebbe a Stefano Colletta.

 

sciarelli

Per la direzione di rete però potrebbe spuntare un nome femminile, Federica Sciarelli o Anna Maria Ammirati. Antonio Di Bella confermato a RaiNews 24. A RaiSport dovrebe farcela Jacopo Volpi, dato in quota grillina. Per Radio uno invece due i nomi in ballo: Paolo Corsini, ex consigliere Fnsi, fondatore di Lettera 22 e Flavio Mucciante, già direttore di Radio2, Radio1 e Rai Parlamento.

 

2 – RAI, NOMINE QUASI FATTE: AL TG1 LA SORPRESA SCIARELLI

Estratto dell’articolo di Gianluca Roselli per “il Fatto Quotidiano”

 

STEFANO COLETTA E FEDERICA SCIARELLI

(…) La novità delle ultime ore riguarda il Tg1, per la cui direzione, in quota 5 Stelle, circola il nome di Federica Sciarelli.

 

Non Alberto Matano e nemmeno Andrea Bonini di Sky, dunque, ma la giornalista conduttrice di Chi l' ha visto sarebbe il nome su cui Di Maio punta per il Tg più importante. In corsa c' è anche Franco Di Mare, ma su di lui ci sarebbe un veto della Lega, mentre Sciarelli è molto apprezzata anche da Salvini (che non si perde una puntata di Chi l' ha visto).

 

La rinuncia al Tg1 da parte della Lega comporterà un ulteriore contropartita per il Carroccio. Innanzitutto il Tg2, dove in pole position c' è il vicedirettore del Tg1, Gennaro Sangiuliano. Ma Salvini potrà ottenere anche la radio, con Ludovico Di Meo o Luciano Ghelfi. Più la poltrona che ha già incassato al Tgr con Alessandro Casarin.

MARCELLO FOA

 

(…)

 

Lo schema delle reti si concluderebbe con Rai Uno alla Lega (Marcello Ciannamea) e Rai Due ai 5 Stelle (Carlo Freccero o Maria Pia Ammirati). Mentre Rai Tre resterebbe com' è: alla rete Stefano Coletta e al Tg Luca Mazzà, i "renziani" che, secondo Salvini, conservano il posto (anche se Mazzà ha già incontrato il "Capitano" con la mediazione della Isoardi). In casa 5 Stelle, invece, negli ultimi giorni si fa anche il nome di Giuseppina Paterniti, che potrebbe sostituire Antonio Di Bella a Rainews.

 

francesco piccinini direttore fanpage

E, con insistenza, quello del direttore di Fanpage, Francesco Piccinini, molto apprezzato da Di Maio, che potrebbe andare a dirigere il sito www.rainews.it. Dove però, in attesa che diventi una testata autonoma, dovrebbe accontentarsi di una condirezione. (…)

sciarellifranco di mareAlessandro Casarin

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...