NON DITE AD ALFANAYEV CHE GLI ITALIANI SI SENTONO MENO SICURI - REATI IN LEGGERO AUMENTO, PIU’ FURTI IN CASA, MA CALANO GLI OMICIDI - LA GRANDE CRISI BANCARIA SI VEDE ANCHE DALLE RAPINE: MENO 5% QUELLE IN BANCA

Marco Ludovico per ‘Il Sole 24 Ore'

Più furti in casa, meno violenze sessuali. In calo gli omicidi, in aumento le rapine. I dati sull'andamento dei reati nel 2013 sono sul tavolo del ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Sono quelli «non consolidati», cioè non ancora ufficiali, ma quando saranno definitivi cambierà poco. Le tendenze sono ormai tracciate, alcune sono abbastanza confortanti ma altre non lo sono affatto. Il totale generale dei delitti 2013 ammonta a 2.835.179, in percentuale non è molto di più rispetto al 2012 (+0,6%) ma in cifre assolute si tratta di 16.345 casi in più di crimini commessi l'anno scorso.

Uno dei più odiosi - per quanto incruento e, con molta fatica, superabile dalle vittime che lo subiscono - è il furto in casa. L'anno scorso ce ne sono stati in tutta Italia 249.003, quasi il 5% e in valore assoluto circa 12mila in più rispetto al 2012; se poi il confronto è 2013/2011 l'incremento è del 21,5%. Salgono pure le rapine nelle abitazioni (+2,5%) mentre calano quelle in banca (-4,9%) e negli esercizi commerciali (-4%). Ma anche i furti nei negozi sono in salita, da 98.581 di due anni fa passano a 103.484 l'anno scorso. Infine, nonostante le ormai quotidiane cronache ai limiti dell'horror, i delitti contro la persona (tentati omicidi, lesioni, percosse, minacce e omicidi preterintenzionali e colposi) sono in diminuzione costante, quasi del 3% rispetto al 2012.

Sulle tendenze generali dei crimini commessi il prefetto Alessandro Pansa, capo del dipartimento Ps, aveva detto al Sole 24 Ore il 2 febbraio scorso: «Un'analisi seria e rigorosa deve considerare periodi ampi. Negli ultimi dieci anni, nonostante picchi negativi considerevoli, l'ammontare complessivo dei reati è quasi invariato.

È vero che crescono i furti in casa, ma è anche vero che l'anno scorso abbiamo avuto il numero più basso di omicidi della storia d'Italia repubblicana e monarchica». Gli omicidi volontari, infatti, sono stati 501: erano 528 nel 2012 e 553 nel 2011. È anche vero, però, che se prendiamo l'andamento negli ultimi sette anni, il numero dei delitti 2007 (2.933.146) scende fino al 2010 (2.621.019) e poi però risale nel 2013 fin quasi allo stesso livello iniziale (i 2.835mila citati). C'è poi chi fa notare, anche se l'ipotesi può essere discutibile, che il dato elevato 2007 trascina l'effetto dell'indulto dell'anno prima, con probabili recidive nei reati da parte chi è uscito prima dal carcere. Il dato 2013, dunque, non essendoci un effetto-indulto, sarebbe più preoccupante.

In ogni caso, non ci sono dubbi su un fatto: l'andamento in costante crescita dei furti e delle rapine in casa aumenta, e non di poco, la percezione di insicurezza, a dispetto di qualunque miglior dato sulla tendenza generale dei reati. Del resto le persone denunciate l'anno scorso nel quadro generale dei delitti sono state 961.105 (+2,9%), in pratica ci sono state oltre 27mila denunce in più (e la tendenza è costante). Un terzo dei denunciati sono stranieri, ma le percentuali sono in linea con quelle generali e quindi non c'è nessun particolare allarme di pericolosità sociale per i migranti o i non italiani. Inevitabile, comunque, che queste cifre entrino nel dibattito in corso sul futuro del sistema sicurezza.

«L'innalzamento dei delitti della criminalità di tipo predatorio dal 2011 è proprio quella che risente maggiormente della presenza fisica delle forze dell'ordine sul territorio - sottolinea Lorena La Spina, segretario dell'Anfp - e dal 2008 ogni 3mila poliziotti e carabinieri andati in pensione ne sono stati arruolati solo mille. L'ulteriore contrazione in vista degli organici per il blocco del turn over avrà altre ripercussioni sulla sicurezza percepita e l'efficienza dei servizi di controllo». In linea Giuseppe Tiani (Siap), secondo cui «i poliziotti continuano a subire gli effetti della limitata visione strategica delle classe politica».
marco.ludovico@ilsole24ore.com

 

I rapinatori hanno sparato quando la famiglia si e chiusa in macchina RAPINA MILANO biagi omicidio 02furto bancomat furto tasca

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…