CHE LISTE! - IL FRATELLO DEL SINDACO DI BARI EMILIANO, DUE MOGLI CAPOLISTE A CAMERA E SENATO IN TOSCANA, LA FIGLIA DEL SINDACO DI CIVITAVCCHIA TIDEI, LA STORICA SEGRETARIA DI BEPPE FIORONI, CANDIDATA PER IL SENATO IN CAMPANIA, LA CONSORTE DEL SENATORE PASSONI E ALFREDO BAZOLI, PARENTE DEL NUMERO UNO DI INTESA, ETC... AHÒ, E MENO MALE CHE HANNO FATTO LE PRIMARIE SENNÒ CE STAVANO PURE I PARENTI DI TERZO GRADO!...

Paolo Bracalini per Il Giornale

C'è già un partito di maggioranza relativa, quello dei parenti. Non è solo l'Udc a difendere la famiglia (specie quella di Casini), eccelle anche il Pd dove, parlamentarie o no, sono piovuti nelle liste di Camera e Senato mogli, mariti, cognati, figli, sorelle, nipoti e altri rami degli onorevoli alberi genealogici.

In Sardegna ha fatto rivoltare mezzo partito l'inserimento in lista, senza primarie, di Luigi Manconi, marito di Bianca Berlinguer direttore del Tg3 in quota Bersani, ex parlamentare Ds, piazzato direttamente al quarto posto tra i candidati Pd per il Senato in Sardegna.

Dovrebbe vincere facile anche Marietta Tidei, figlia del sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei, ex deputato Pd. La figlia del sindaco è al quarto posto del collegio Lazio 1, subito dopo Bersani, Gasbarra e Fassina, dunque posto praticamente assicurato. Potrebbe replicare il percorso di Daniela Cardinale, figlia dell'ex ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale, già infilata nelle liste del 2008 ed eletta, torna in lista ora al settimo posto (ottimo) per la Camera in Sicilia, prima circoscrizione, che per capolista ha Flavia Nardelli, figlia dell'ex ministro Dc Piccoli e già candidata al Cda Rai, nomina poi archiviata.

Nella seconda circoscrizione siciliana, invece, sempre tra gli aspiranti onorevoli del Pd, troviamo Giuseppe Lauricella, figlio dell'ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Salvatore. Nella stessa lista, un posto sopra (al terzo), c'è Francantonio Genovese, che è già onorevole e ritenta la sorte, due volte parente perché è figlio del senatore Dc Luigi Genovese e nipote del più volte ministro Nino Gullotti, Dc corrente demitiana, noto per avere «il 41 per cento delle tessere bianche in Sicilia». Il resto dei candidati siciliani del Pd invece sembra fare, almeno ad un primo esame, da pioniere all'interno del rispettivo parentado.

Per trovare un altro congiunto ci si sposta in Campania, dove al settimo posto della lista per la Camera troviamo Simone Valiante, figlio dell'ex deputato Pd Antonio Valiante, potente a Salerno, mentre in zona Caserta è arrivata solo quarta alle parlamentarie per la Camera Camilla Sgambato, moglie del capogruppo Pd in Provincia, Giuseppe Stellato, ed è uscito di lista anche un altro che si dava per certo, Federico Conte, figlio dell'ex ministro socialista Carmelo Conte.

In Puglia invece è al 21esimo posto in lista per la Camera Alessandro Emiliano, fratello del sindaco Pd di Bari Michele Emiliano, quello delle «cozze pelose». Altro parente di parente illustre è Alfredo Bazoli, numero 8 della lista Pd in Lombardia, già consigliere comunale a Brescia e nipote del presidente di Intesa San Paolo, Giovanni Bazoli. Un derby nella stessa famiglia tra Bazoli jr e Gregorio Gitti, genero di Bazoli senior, candidato non del Pd ma della lista Monti, anche lui in Lombardia.

Poi ci sono le capoliste e mogli, due in un uno. La prima è Valeria Fedeli, sindacalista Cgil, al primo posto dei candidati senatori Pd in Toscana, consorte del senatore Achille Passoni, anche lui ex Cgil e senatore uscente del Pd. La seconda, capolista in Piemonte alla Camera, si chiama Maria Chiara Carrozza, rettore della Scuola superiore Sant'Anna, moglie di Umberto Carpi, sottosegretario all'Industria nel governo D'Alema, proprio quando l'attuale segretario Pd Pierluigi Bersani era ministro. Moglie, candidata ma non capolista è invece, in Lazio, Monica Cirinnà, consorte del capogruppo regionale uscente del Pd Esterino Montino.

Poi c'è l'orda dei portaborse, segretari, bracci destri ricompensati, dopo anni di fedeltà ad un capo o capetto, con un posto in lista. Il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini ne ha messi dentro un bel po' di suoi: Francesco Saverio Garofani, ex vicedirettore di Europa, Piero Martino, suo ex portavoce, Alberto Losacco, ex capo della sua segreteria, in Puglia, anche lui alla Camera.

Dentro anche la storica segretaria di Beppe Fioroni, Luciana Pedoto, candidata per il Senato in Campania, e il deputato fioroniano Gianluca Benamati. Dentro anche quelli del comitato Bersani delle primarie, Alessandra Moretti, Roberto Speranza e poi Nico Stumpo. Chi non porta parenti e affini è Matteo Renzi, battuto alle primarie e un po' mazziato nelle liste finali.
_

 

Alessandro EmilianoDARIO FRANCESCHINI GIUSEPPE FIORONI ALESSANDRA MORETTI marietta tidei bazoli alfredo

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…