roberto cingolani giorgia meloni stefano pontecorvo guido crosetto lorenzo mariani leonardo

NON SOLO ENEL: COLPO DI SCENA ALL’ASSEMBLEA DI LEONARDO? – L’INDICAZIONE DELLO “SCIENZIATO” ROBERTO CINGOLANI, FORTISSIMAMENTE VOLUTO DALLA MELONI, NON E’ STATA GRANCHÉ GRADITA DAI FONDI INTERNAZIONALI – LA LISTA DI GREENWOOD AVREBBE PIÙ VOTI DI QUELLA PRESENTATA DA ASSOGESTIONI, ‘’CARENTE DI EXPERTISE’’; E ATTACCA LEONARDO: “I COSTI AZIENDALI SONO PIÙ CHE RADDOPPIATI NEGLI ULTIMI ANNI, CREANDO ECCESSIVA BUROCRAZIA E INEFFICIENZA” – IL MEF NON DOVREBBE AVER PROBLEMI A FAR ELEGGERE I SUOI 8 CANDIDATI MA SE GREENWOOD PORTA A CASA I 4 DELLA MINORANZA SI POSSONO APRIRE SCENARI INEDITI NELLA GOVERNANCE…

Marco Dell’Aguzzo per www.startmag.it

ROBERTO CINGOLANI

 

Che cosa sta succedendo in vista dell’assemblea dei soci di Leonardo per il rinnovo del consiglio di amministrazione?

 

Ecco le ultime novità.

 

Institutional Shareholder Services (Iss) e Glass Lewis, due delle principali società di consulenza che consigliano ai fondi di investimento come votare nelle assemblee dove sono azionisti (in gergo sono note come società di proxy advisor) hanno entrambe suggerito agli azionisti di Leonardo di votare a favore della lista di GreenWood Investors nell’assemblea che si terrà l’8 e il 9 maggio prossimi.

 

pino insegno giorgia meloni

UN PASSO INDIETRO: LE LISTE PER LEONARDO

Il governo di Giorgia Meloni, attraverso il ministero dell’Economia – che ne è il maggiore azionista, con il 30,2 per cento -, ha proposto Roberto Cingolani come nuovo amministratore di Leonardo e Stefano Pontecorvo come nuovo presidente: il primo è già stato responsabile dell’innovazione tecnologica nel gruppo Leonardo, oltre che ministro della Transizione ecologica nel governo Draghi fino al 2022; il secondo è un diplomatico che ha lavorato in Pakistan e in Afghanistan.

 

l ambasciatore stefano pontecorvo foto di bacco (2)

Una decina di giorni fa circa, GreenWood – che rappresenta una serie di piccoli investitori di Leonardo, l’1,55 per cento in tutto – ha presentato una lista alternativa per Leonardo con l’obiettivo di ottenere la nomina di figure gradite nel nuovo consiglio di amministrazione. Vale a dire Steven Wood (fondatore di GreenWood), Giancarlo Ghislanzoni (consulente e partner per McKinsey per oltre trent’anni), Silvia Stefini (consigliera di Renantis) e Dominique Levy (presidente non esecutiva del fondo CDAM).

 

 

La lista di GreenWood si oppone a quella presentata da Assogestioni, l’associazione italiana delle società di gestione del risparmio, che rappresenta circa l’1 per cento del capitale di Leonardo. Questa lista – così sostiene GreenWood – è carente di expertise.

Giancarlo Ghislanzoni

 

I PROXY ADVISOR APPOGGIANO GREENWOOD

Sia Institutional Shareholder Services (ISS) che Glass Lewis sostengono che la lista di GreenWood permetterà di rafforzare il consiglio di Leonardo attraverso l’inserimento di figure competenti. ISS, nello specifico, scrive che le proposte della società d’investimento statunitense sembrano essere “meglio posizionat[e] per rappresentare gli interessi a lungo termine degli azionisti di minoranza e per effettuare una supervisione indipendente dell’operato del management”.

Glass Lewis

 

ISS LODA GHISLANZONI

“La lista di GreenWood”, prosegue il proxy advisor, “include Giancarlo Ghislanzoni, ex senior partner di McKinsey, che ha guidato la pratica organizzativa EMEA di McKinsey e il settore EMEA delle industrie avanzate, inclusa l’industria A&D [aerospazio e difesa, ndr]. Ghislanzoni ha lavorato per Leonardo per oltre venti anni su molti dei suoi principali progetti di sviluppo e miglioramento nella maggior parte del suo portafoglio di attività e ha una profonda conoscenza del settore A&D grazie al suo lavoro per altri importanti operatori del settore”.

 

mario draghi roberto cingolani

“Ghislanzoni è un candidato di alto livello”, conclude ISS, “con una profonda e rilevante esperienza nel settore, che potrebbe contribuire a migliorare l’efficienza operativa delle varie divisioni dell’azienda e consigliare il management sull’ottimizzazione del portafoglio di Leonardo”.

 

IL PARERE DI GLASS LEWIS

Nel rapporto di Glass Lewis si parla della necessità di un cambio nel consiglio di amministrazione di Leonardo. “Riteniamo”, afferma la società, “che GreenWood abbia evidenziato in modo corretto una serie di problemi di performance che suggeriscono che la modifica dello status quo sia ragionevolmente giustificata in questo caso, in particolare alla luce di quella che consideriamo una lista credibile di candidati alternativi”.

 

roberto cingolani e giuseppe conte

COSA PENSA GREENWOOD DI LEONARDO

GreenWood sostiene che la performance di Leonardo sul mercato non rifletta il suo potenziale e i suoi “superbi asset”, si legge nel documento di presentazione della lista. Tra i motivi c’è il fatto che “i costi aziendali sono più che raddoppiati negli ultimi anni, creando eccessiva burocrazia e inefficienza”.

 

“Il prezzo delle azioni di Leonardo potrebbe salire di quattro volte in tre anni”, si afferma, “se l’azienda riuscirà a migliorare i margini, il flusso di cassa e la disciplina di allocazione del capitale”.

enrica giorgetti sacconi foto di bacco

 

I NOMI DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA

Repubblica scrive che, nonostante l’indicazione dei proxy advisor, il ministero dell’Economia “non dovrebbe aver problemi a far eleggere” i suoi candidati nel consiglio di amministrazione di Leonardo: ovvero Elena Vasco, Enrica Giorgetti, Francesco Macrì, Trifone Altieri, Cristina Manara e Marcello Sala, oltre a Pontecorvo e Cingolani.

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