ivanka trump

“NON PUÒ ESSERCI POSTO PER RAZZISMO E SUPREMAZIA BIANCA” - IVANKA TRUMP GIOCA IL RUOLO DEL "POLIZIOTTO BUONO" DOPO LE VIOLENZE DI CHARLOTTSVILLE - "THE DONALD" SI E' BECCATO LE CRITICHE PER ESSERE STATO "POCO DURO" NELLE CONDANNE 

Anna Guaita per “il Messaggero”

 

ivanka e donald trump al g20 di amburgoivanka e donald trump al g20 di amburgo

«Non può esserci posto nella nostra società per il razzismo, per la supremazia bianca e per il nazismo». Ecco che finalmente dalla Casa Bianca arrivano, all' alba di domenica, le parole giuste, nette, inequivocabili, che condannano le violenze di Charlottsville. Ma a firmare il tweet non è Donald, è Ivanka. E di certo la first daughter lo avrebbe mandato prima, subito dopo l' attacco del giovane suprematista che ha lasciato una donna senza vita, se non fosse che Ivanka - 35 anni, tre figli - è ebrea ortodossa e di sabato (shabbat) non può compiere nessuna attività. Ma alle prime luci dell' alba dice quel che il resto del Paese avrebbe voluto sentirsi dire dal presidente. «Dobbiamo unirci tutti come americani. Essere un Paese solo, UNITO», continua in un secondo tweet.

ivanka first lady della politicaivanka first lady della politica

 

Poco dopo, dall' ufficio stampa della Casa Bianca arriva un commento che precisa come «naturalmente» il presidente «condanna tutte le forme di violenza, intolleranza e odio e ovviamente questo include i suprematisti bianchi, il KKK e neo-nazisti e tutti i gruppi di estremisti». Almeno in questa occasione, dunque, Donald Trump segue l' esempio della figlia, e accetta di prendere una posizione più forte, anche se con qualche ora di ritardo e solo attraverso una dichiarazione scritta.

 

ivanka trump al muro del piantoivanka trump al muro del pianto

Altre volte Ivanka è andata allo scoperto su questioni spinose, pur sapendo di essere in rotta con il padre. La first daughter, che ricopre la posizione di consigliere alla Casa Bianca, senza percepire uno stipendio, è stata il faro e la speranza degli ambientalisti sul trattato di Parigi sull' ambiente. Tutta l' America che crede nella scienza si augurava vivamente che la sua influenza si facesse sentire. E lei - da quanto è trapelato - ha insistito fino all' ultimo giorno. Il 60 per cento dell' opinione pubblica era con lei, ma Trump ha comunque scelto di ritirarsi. Una simile leadership, Ivanka l' ha provata sul fronte dei diritti della comunità gay-lesbica e transgender.

 

ivanka trumpivanka trump

Lo scorso giugno, nel pieno del mese dell' orgoglio gay, la first daughter aveva espresso il suo sostegno: «Sono orgogliosa di appoggiare i miei amici della comunità Lgbtq, americani che hanno contribuito immensamente alla nostra società e alla nostra economia». Passano tre settimane, e Donald coglie tutti di sorpresa, sia Ivanka che i generali del Pentagono, annunciando invece di voler l' uscita dei transgender dalle forze armate. Ancora una volta, Ivanka era stata la speranza di un' intera comunità, ma il padre non le ha dato retta.

 

donald   trumpdonald trump

Non c' è dubbio che Ivanka si trovi in una situazione difficile, criticata dalla destra che teme che influenzi troppo il padre, attaccata dalla sinistra per il rischio che esistano conflitti di interesse con le sue aziende. Che sia di posizioni più moderate del padre su quasi tutti i fronti non è un mistero, anzi non sono proprio esistite mogli o figlie presidenziali che abbiano espresso con tanta chiarezza le proprie posizioni, anche in contrasto con il presidente. E non solo sul fronte dell' ambiente e dei diritti omosessuai: è Ivanka che difende i diritti delle donne sul posto di lavoro, che chiede al partito repubblicano di lottare per l' eguaglianza delle paghe, che va a incontrare il segretario generale dell' Onu Antonio Guterres per discutere su come combattere la tratta degli esseri umani e al G20 lavora per la creazione di una linea di credito a favore delle donne imprenditrici nei Paesi in via di sviluppo.

PROTESTE A CHARLOTTESVILLEPROTESTE A CHARLOTTESVILLE

 

È sempre lei che convoca alla Casa Bianca la Settimana dello sviluppo del lavoro, per discutere con i capi di aziende le strade per riqualificare i lavoratori disoccupati e finanziare gli studi universitari ai giovani indigenti. Ma è altrettanto vero che raramente il padre difende e abbraccia i suoi progetti, troppo liberal per la sua base. E anche coloro che tanto speravano in lei all' inizio della presidenza, ora sono delusi: Ivanka sarà coraggiosa e aperta su molti fronti sociali, ma la sua influenza sulla Casa Bianca è debole.

FERITI A CHARLOTTESVILLEFERITI A CHARLOTTESVILLE

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…