OBAMA RINGHIA: “NON PAGHEREMO MAI RISCATTI AI TERRORISTI” E CHIEDE AL CONGRESSO POTERI DI GUERRA PER BOMBARDARE L’ISIS

OBAMA INTERVISTATO DA BUZZFEED: “NON PAGHIAMO I RISCATTI AI TERRORISTI”

http://www.buzzfeed.com/bensmith/buzzfeed-news-interview-president-obama#.kwB3YmnON

 

 

(ANSA) - Il presidente Barack Obama ha inviato al Congresso una proposta per chiedere l'autorizzazione all'uso della forza militare contro lo Stato Islamico, che rappresenta "una grave minaccia".

 

AdnKronos - Gli Stati Uniti, al contrario di quanto fanno alcuni Paesi europei, non pagano riscatti per liberare i loro cittadini sequestrati da organizzazioni terroristiche. Il presidente Barack Obama, a poche ore dalla conferma della morte della cooperante Kayla Mueller rapita dai jihadisti dello Stato Islamico (e secondo i miliziani rimasta uccisa in un raid condotto dai caccia giordani a Raqqa), difende la ormai consolidata politica americana.

 

"Una cosa alla quale ci siamo attenuti è la politica di non pagare riscatti a organizzazioni come l'Is. Il motivo è che se iniziassimo a farlo, non solo finanzieremmo il massacro di persone innocenti e rafforzeremmo la loro organizzazione, ma renderemmo gli americani bersagli ancora più in vista per futuri sequestri", spiega Obama in un'intervista a BuzzNews.

 

Il presidente dice di essersi sentito con il "cuore spezzato" nell'apprendere della morte della giovane cooperante. Parlare con le famiglie dei rapiti, che chiedono che sia fatto di tutto per salvare i loro cari, "è dura come ogni cosa che faccio", dice Obama. "Faremo tutto ciò che possiamo, tranne fornire un incentivo alla cattura di altri americani", ribadisce. "Abbiamo dedicato e sempre dedichiamo enormi risorse per la liberazione di prigionieri e ostaggi in ogni parte del mondo", prosegue.

 

Il presidente poi rivela che fu tentato un raid per liberare la Mueller: "Ho ordinato un'intera operazione, con rischi significativi, per liberare non solo lei ma altre persone che erano tenute prigioniere e probabilmente li abbiamo mancati per un giorno o due". Il riferimento è ad un raid effettuato dai commandos della Delta Force in una raffineria di petrolio nel nord della Siria. E' la prima volta che la Casa Bianca afferma ufficialmente di ritenere che la Mueller si trovasse nel luogo dell'operazione.

 

 

 

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