OK, SERVONO QUOTE ROSA, MA DOVE SI TROVANO? – LA MELONI HA PROMESSO UNA SVOLTA: LA DUCETTA VUOLE NOMINARE ALMENO UNA DONNA AL VERTICE DI UNA SOCIETÀ PARTECIPATA, MA IL PROBLEMA È CHE MANCANO LE CANDIDATE. I NOMI CHE SI FANNO SONO QUELLI DI LUCIA MORSELLI, AD DI ACCIAIERIE ITALIA (EX ILVA), CHE SI È GIÀ POSIZIONATA DICHIARANDO DI STIMARE LA MELONI, E GIUSEPPINA DI FOGGIA, VICEPRESIDENTE DI NOKIA ITALIA – IERI SERA, COME DAGO-RIVELATO, C’È STATO IL PRIMO VERTICE CON SALVINI, TAJANI E GIANNI LETTA: STARACE E PROFUMO SONO FUORI…
giorgia meloni question time alla camera 4
Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “la Stampa”
È poco più di una settimana fa, il giorno prima dell'8 marzo: Giorgia Meloni sostiene che l'Italia vincerà la sfida della parità solo quando una donna sarà scelta come amministratore delegato di una società partecipata: «Vi annuncio che è un obiettivo che mi sono data».
Ieri sera a Palazzo Chigi la presidente del Consiglio è tornata su questa sua promessa. Davanti a lei sedevano i due vicepremier, Matteo Salvini per la Lega e Antonio Tajani per Forza Italia, più Gianni Letta. L'eterno regista del potere romano, consigliere ascoltatissimo da Silvio Berlusconi, è di nuovo al centro della scena, come sempre quando il centrodestra (e non solo) deve sbrogliare gli intrecci delle nomine.
[…] Improvvisare le quote rosa nelle grandi aziende di Stato non è così semplice, però. […] Servono candidate all'altezza e di buona resistenza politica che al momento il governo non pare abbia trovato così numerose.
Una potrebbe essere Lucia Morselli, ad di Acciaierie Italia (ex Ilva), che solo pochi giorni fa ha fatto intendere di essere interessata al grande party delle nomine dichiarando di stimare Meloni senza lesinare sull'entusiasmo: «È una grande donna». Altra candidata che stuzzica la premier è Giuseppina Di Foggia, vicepresidente di Nokia Italia. Romana, 53 anni, è considerata un'amica della leader di FdI, e per lei la destinazione ipotizzata sarebbe Terna, che l'attuale ceo Stefano Donnarumma lascerebbe per approdare a Enel.
francesco starace foto di bacco (1)
Quel che sembra certo è l'addio di Francesco Starace, ad scelto nel 2015 dall'allora governo Renzi per guidare il colosso energetico […], considerato troppo poco in linea con i piani del governo di destra, troppo critico sul nucleare e grande sostenitore di una robusta rivoluzione green. Per la presidenza è rispuntato Paolo Scaroni, oggi presidente del Milan e vicepresidente di Rothschild, un lungo curriculum di manager di Stato, per 12 anni, fino al 2014, ad di Enel e Eni.
alessandro profumo a d di leonardo foto di bacco (1)
Ci spera ancora Carlo Bonomi: il presidente di Confindustria è stato sondato dalla sponda leghista. Altro nome da tenere d'occhio per Enel o per Terna è Matteo Codazzi: colpisce la tempistica del suo addio – nelle scorse ore - a Saras, multinazionale del petrolio della famiglia Moratti.
Per il Carroccio è fondamentale mostrare «un cambio di passo» sulle tre più importanti partecipate. Salvini è stato esplicito, pur sapendo che su Eni non cambierà granché. Claudio Descalzi resta al suo posto. Su Leonardo è un capitolo che il governo non ha ancora chiuso. L'attuale ad Alessandro Profumo ha già le valigie in mano. E […] per il dopo la sfida è tra Meloni, che vorrebbe premiare l'ex ministro della Transizione ecologica del governo Draghi, Roberto Cingolani, rimasto come consulente dell'attuale esecutivo, e Guido Crosetto.
Il ministro della Difesa sponsorizza Lorenzo Mariani, ad di Mbda Italia, ramo nazionale del consorzio europeo leader sui sistemi missilistici, partecipato al 25% da Leonardo. Figura che Crosetto […] considera «molto più adeguato», anche nell'ottica della collaborazione con Francia e Regno Unito sul mercato aerospaziale. Anche su Leonardo la Lega potrebbe ottenere poco. Quello che invece Salvini dovrebbe riuscire a strappare è la poltrona dell'amministratore delegato di Rfi, l'azienda del Gruppo Fs, che si occupa della rete ferroviaria […]. Il leader del Carroccio ha proposto Roberto Tomasi, ad di Autostrade per l'Italia, […] contro il suo predecessore alla guida della società. Dovrebbe spuntarla su Luigi Corradi, ad e dg di Trenitalia.
ROBERTO CINGOLANI roberto tomasi ad di autostradeALESSANDRO PROFUMO E GUIDO CROSETTO