PANNELLA VEDE ER PATONZA E SU QUALE PUNTO TROVANO ASCOLTO? L’AMNISTIA! - IL PIDDINO GIACOMELLI: INCONTRO INQUIETANTE - VOLANO STRACCI NELLA LEGA, PER I MARONIANI, IL BOSSIANO REGUZZONI È “VERMILINGUO” (FOTOMONTAGGIO) - BOBO SEMPRE MENO PADANO: FELICE PER VISCO NON IMPORTA CHE SIA NAPOLETANO - IL GRANDE FREDDO TRA TREMONTI E MILANESE - ALFANO PRENDE TEMPO: NESSUNA FRETTA PER IL PARTITO MODERATO…
1. PANNELLA DA BERLUSCONI, IL PUNTO SU L. ELETTORALE E TEMI ETICI...
(ANSA) - Legge elettorale, Giustizia, amnistia, indulto, temi etici: Marco Pannella, a sorpresa, va a cena da Silvio Berlusconi, a palazzo Grazioli, e rispolvera i cavalli di battaglia dei radicali.
Spiega tutto su facebook attaccando i Democratici: Non siamo riusciti ad avere un confronto con il Pd e con Pier Luigi Bersani su questi temi. "I Radicali magneno, s'abbuffano, trattano grana, a casa ed a cena con Silvio Berlusconi", si legge con riferimento agli articoli di giornali che hanno parlato di "trattative" con il Cavaliere. "Abbiamo trattato molto - scherza Pannella - però non vi posso dire quanto... Sì, sì! Gli ho chiesto, vi assicuro, almeno 10 volte quello che si dice Berlusconi abbia dato a Lavitola! Ma, non lo so, non mi ha preso sul serio...".
Poi abbandona l'ironia e riferisce i contenuti del colloquio: "Ho parlato con Berlusconi delle stesse cose di cui ho parlato giorni addietro, anche indirizzandomi a Bersani e compagni: di riforma americana della legge elettorale e del tipo di Stato; sopratutto di giustizia, amnistia, indulto; ci ha posto domande, informazioni; abbiamo parlato di eutanasia, di questioni 'etiche' (che sono questioni sociali): in fondo - osserva Pannella - di tutto quello su cui vorremmo discutere da anni con il PD, quando per esempio partecipavamo con Prodi al governo. Ma da allora credo che in tutto siamo riusciti a parlare nella sede pubblica del PD due volte!".
I commenti degli internauti non sono positivi: a parte gli insulti veri e propri o i lazi ironici, diversi simpatizzanti esprimono perplessità : "Io sono un vostro elettore da anni - scrive Giacomo Domenici - ma non ci sto capendo nulla...ascoltare va bene, ma credete che Berlusconi possa fare qualcosa di buono? Non capite poi che questi comportamenti alimentano sospetti tra la gente e non giovano?".
2. BERNARDINI, SU AMNISTIA PREMIER CI HA ASCOLTATI...
(ANSA) - "Sui temi dei quali avremmo voluto parlare con il Partito Democratico, con Bersani, in realtà abbiamo trovato ascolto da parte del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi". Lo afferma, sul sito di Radicali ITaliani, Rita Bernardini, la parlamentare radicale che assieme a Marco Pannella e ai suoi colelghi di partito ha incontrato Silvio Berlusconi ieri sera a Palazzo Grazioli. "Credo che questo - prosegue Bernardini - abbia la sua importanza, perché nonviolenza significa dialogo e quando si trova qualcuno dall'altra parte che ha deciso di ascoltare a lungo, credo che la nonviolenza imponga, per chi sappia usarla, il dovere della tenuta".
3. GIACOMELLI (PD), INCONTRO BERLUSCONI-PANNELLA INQUIETANTE...
(ANSA) - "Nessuno vuol pensare male, ma dopo la pressione che Pannella ha esercitato per far assumere ai deputati radicali le recenti, sconcertanti posizioni, il suo incontro con Berlusconi diventa una inquietante chiave di lettura e getta una luce ambigua sul percorso politico dei radicali e sui motivi che lo determinano".
Lo dice il deputato del Pd Antonello Giacomelli. "Coerenza vorrebbe - aggiunge - che si prendesse atto del definitivo esaurirsi di un rapporto e che Pd e radicali assumessero, anche in Palamento, la responsabilità di perseguire con reciproca libertà i diversi obiettivi politici. Può darsi, non tocca a me dirlo, che le scelte controverse, le svolte improvvise, una ambivalenza di fondo siano per i radicali, salutari e convenienti. Per il Pd la ulteriore tolleranza di inaccettabili ambiguità sotto il proprio simbolo rispetto a Berlusconi ed al suo governo potrebbe fare solo male".
4. LEGHISTI CONTRO LEGHISTI: REGUZZONI "VERMILINGUO"...
Domani, Nicola Maranesi su "la Discussione" racconta il tormentone che ha contagiato l'intero gruppo dei deputati della Lega Nord: Marco Reguzzoni è diventato per tutti "Il Vermilinguo", il malvagio personaggio del Signore degli Anelli (secondo episodio, "Le due Torri") che teneva sotto incantesimo il Re Theoden (alias Umberto Bossi) piegandone la volontà a proprio piacimento.
Il copyright della geniale intuizione è in dubbio, se lo contendono i militanti varesini e i Giovani padani: quel che è certo è che il caso è stato montato dalla rete e diffuso col classico passaparola. Prima è stato messo in circolo lo spezzone del film (http://www.youtube.com/watch?v=Q8Zx_ZzTeUc&sns=fb), poi è scattato il chiacchiericcio, infine il capolavoro del fotomontaggio.
Il messaggio che stanno veicolando i leghisti ormai è chiaro e la scena del film lo rende alla perfezione: il Re Theoden-Bossi non è in grado di liberarsi da solo dal sortilegio del magio Vermilinguo-Reguzzoni. Il popolo padano vede e comprende cosa accade ma non riesce a destare il vecchio capo dal torpore.
Solo l'intervento del potente mago Gandalf, come si vede in una successiva sequenza del film, riuscirà a spezzare l'incantesimo e sottrarrà Tehoden ai condizionamenti di Vermilinguo. In attesa che un Gandalf con la cravatta e il fazzoletto verde decida di farsi avanti in via Bellerio, la storiella continua a fare proseliti e un deputato del Carroccio conferma: «Ormai alla Camera Reguzzoni lo chiamiamo tutti così. Il Vermilinguo...».
5. MARONI; FELICE PER VISCO, NON GUARDO PROVENIENZA...
(ANSA) - "Sono felice perché Visco è bravo, io guardo alla capacità delle persone e non alla provenienza geografica". E' quanto ha affermato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, a Salerno, al corso di formazione politica del Pdl, intervistato dal direttore del Messaggero, Mario Orfeo, a proposito del nuovo governatore della Banca d'Italia. "La scelta fatta è ottima perché è interna, come Bankitalia voleva, di grande professionalità . Se vogliamo trovare il pelo nell'uovo - ha detto ironicamente Maroni - il nome non è un granché. La scelta - ha aggiunto - è soprattutto apprezzata da Draghi, che andrà a guidare la Bce. Mettere due dita negli occhi - ha concluso Maroni - a chi andava a guidare la Bce non mi sembrava la scelta giusta".
6. ALFANO, FORZA MODERATA? NESSUNA FRETTA...
(ANSA) - A Napoli il segretario del Pdl, Angelino Alfano, parla della forza moderata sulla quale si sta lavorando e sottolinea: "é chiaro che non si realizza nel corso di un pomeriggio. Non c'é nessuna fretta di fare domande e ottenere risposte. E' un percorso lungo sul quale, sono convinto, otterremo buoni risultati". Alfano, a margine di una manifestazione, ha ribadito che il programma "é quello di sviluppare la capacità del Pdl di rappresentare i moderati italiani".
7. TREMONTI & MILANESE ORA Ã GRANDE FREDDO
Da "il Giornale" - Che tra i due non corra più buon sangue era evidente ai più. Da quando Giulio Tremonti non è andato a votare per Marco Milanese ( Pdl), pare che i rapporti (già burrascosi) si siano definitivamente interrotti. Chi avesse dei dubbi può provare ad incrociarli nel lungo corridoio del Transatlantico. Ognuno volta la testa dall'altra parte, Tremonti protetto dal suo nuovo braccio destro, Filippo Pepe.
8. BINDI, SOLIDARIETA' A VENDOLA, PD DISTANTE DA VIOLENZA...
(ANSA) - "Solidarietà a Nichi Vendola per la grave aggressione di cui è stato vittima questa mattina, a margine della manifestazione della Fiom a Piazza del Popolo. Ribadiamo la nostra totale distanza da ogni forma di violenza e di intolleranza, vere nemiche delle buone ragioni dei giovani e dei lavoratori". Lo afferma Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e presidente dell'Assemblea nazionale del PD.
9. FOLLINI, ALLEANZA CON SEL E IDV E' UN ERRORE STRATEGICO...
(ANSA) - "A sinistra Vendola sta facendo un lavoro prezioso e per certi versi ammirevole di riorganizzazione del suo campo. Resto convinto, però, che tra il suo campo e quello del Pd c'é un confine da rispettare. Un'alleanza tra Pd, Sel e Idv resta a mio giudizio un incrocio tra un errore strategico e un pasticcio programmatico". Lo ha detto Marco Follini, senatore del Pd su La 7 nel corso della trasmissione Omnibus.
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