dito medio paragone

PARAGONE HA UN BEL MAGONE: LO VOGLIONO SFIDUCIARE DALLA GUIDA DI ITALEXIT - NEL SUO PARTITINO SI APRONO LE PRIME CREPE DOPO AVER MANCATO L’INGRESSO IN PARLAMENTO – IL GIORNALISTA VUOLE COMMISSARIARE I DIRIGENTI LOCALI NON ALLINEATI E DARE AL PARTITO IL SUO NOME: “PER L'ITALIA CON PARAGONE” – “IN ALCUNI CASI È STATA MESSA IN DISCUSSIONE LA MIA LINEA, IN ALTRI C'È UNA RIVOLTA DEI CIRCOLI PROVINCIALI. IN GENERALE SERVONO PERSONE NUOVE, PIÙ ESPERTE PER QUESTA NUOVA FASE”

Ad. Lo. per il “Corriere della Sera”

 

Gianluigi Paragone

Sorpreso che ci si occupi della «scissione dell'atomo» (definizione sua) Gianluigi Paragone, dopo aver mancato il 3% e la riconferma in Parlamento, è alle prese con le prime crepe del suo Italexit, in cui qualcuno addirittura lavorerebbe per sfiduciarlo. Che il risultato alle elezioni non sia stato brillante, è una tesi che il giornalista ed ex senatore del M5S respinge sdegnato: «Chi dice che arrivare al 2% in un anno è un insuccesso non capisce niente di politica».

 

Pino Cabras, Gianluigi Paragone, Francesco Forniciti

E le proteste? Paragone minimizza e annuncia un nuovo corso in due mosse. Commissariare i quadri locali riottosi e dare al suo piccolo partito un nuovo nome, il suo: Per l'Italia con Paragone. «In alcuni casi è stata messa in discussione la mia linea, in altri c'è una rivolta dei circoli provinciali. In generale servono persone nuove, più esperte per questa nuova fase».

 

E la rivolta della base? «Speravano di avere in mano il biglietto vincente della lotteria per il Parlamento. E quando è andata male hanno iniziato a contestare. Piagnucolano. I militanti non si stracceranno le vesti per chi fa i capricci». Il cambio di nome, poi, si impone perché «il partito si identifica con la mia leadership». Assunto arrogante? «Ma vero».

gianluigi paragone

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