LA PAROLA D’ORDINE È UNA E UNA SOLA: “ATTACCARE I GIORNALI” - NON È STATA UNA GAFFE: GIORGIA MELONI HA VOLUTAMENTE CONFUSO IL REPORT UE SULLO STATO DI DIRITTO CON IL MEDIA FREEDOM RAPID RESPONSE, REDATTO CON IL CONTRIBUTO DEI GIORNALISTI DI “REPUBBLICA”, “DOMANI”, “IL FATTO QUOTIDIANO” – L’OFFENSIVA È STATA ORGANIZZATA DA FAZZOLARI A PALAZZO CHIGI, E MESSA IN ATTO CON I MANGANELLI DI CARTA “LIBERO” E “IL GIORNALE”, USCITI IN CONTEMPORANEA CON L’EDITTO CINESE DELLA SORA GIORGIA…
Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”
Non è stata una gaffe, ma il punto più avanzato di una manovra precisa orchestrata a Palazzo Chigi. Un fallo volontario. «Un fallo di confusione», per dirla con le parole di una qualificata fonte istituzionale di Fratelli d’Italia.
Giorgia Meloni ha messo insieme artatamente i contenuti e soprattutto le fonti di due dossier diversi - che allo stesso modo muovono critiche alla libertà di stampa in Italia - per sferrare un attacco ai media nemici.
GIORGIA MELONI IN CINA - VIGNETTA BY MANNELLI - IL FATTO QUOTIDIANO
Per rifugiarsi ancora una volta dietro la sagoma della vittima di una stampa ostile. L’ultimo editto bulgaro, l’elenco in stile berlusconiano dei giornali non allineati al governo, non è un’uscita estemporanea della premier […] .
Ma […] un’offensiva cominciata sei giorni prima, il 30 luglio, giorno in cui Repubblica in anteprima dà conto del contenuto del report sullo Stato di diritto.
Un dossier curato dalla Commissione europea che non lesina attacchi al governo: esprime “preoccupazioni” e “dubbi” sul premierato e sulla riforma della giustizia firmata da Nordio, sottolinea le polemiche sulla “norma Costa” […] e mette nel mirino i mancati provvedimenti a favore della libertà di stampa.
Rimarca l’aumento delle minacce e delle aggressioni ai giornalisti e la crescita delle «intimidazioni legali» da parte dei politici. Con l’«inquietudine» per le prossime nomine Rai e l’auspicio di una riforma della governance della tv pubblica.
GIORGIA MELONI CONTRO I GIORNALISTI - VIGNETTA DI ELLEKAPPA
La pubblicazione […] ha l’effetto di un ciclone, nei palazzi del governo. Quel dossier brucia e la difesa non consiste in una risposta nel merito […] ma in una intemerata contro l’uso distorto che del rapporto avrebbero fatto i suoi oppositori e contro le fake news che, a suo dire, circolano sul tema della libertà d’informazione: il tutto contenuto in una lunga lettera inviata alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Siamo a domenica scorsa, 28 luglio. Nelle chat interne, nel mattinale […] scritto […] con la supervisione del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, cominciano a circolare due parole d’ordine: non dare in alcun modo l’idea di un contrasto con Bruxelles […] e additare la «strumentalizzazione» da parte dei «media nemici».
patrizia scurti mario sechi giorgia meloni
L’ultimo passo, sotto la regia di Fazzolari e con il contributo di Mario Sechi, ex capo dell’ufficio stampa di Meloni, e ora direttore di Libero, è del 30 luglio. Segue la diffusione di un altro rapporto, il Media freedom rapid response, scritto dalla federazione dei giornalisti europei, anch’esso critico sullo stato dell’informazione in Italia. In questo, e solo in questo, sono citati fra le fonti analisti di quotidiani che l’esecutivo colloca semplicisticamente all’opposizione.
L’occasione è propizia perché Chigi studi una manovra a tenaglia. Perché provi a confondere le acque. Il tentativo di depistaggio mediatico va in atto quando in Italia è l’alba. Vanno in edicola i giornali di destra - Libero, il Giornale - che screditano il rapporto Media freedom rapid response sostenendo che sia ispirato da 11 informatori non obiettivi, fra cui il Domani, il Fatto, Repubblica.
giorgia meloni alessandro sallusti 50 anni del giornale
E a Pechino, alla stessa ora, Meloni risponde alla domanda di un cronista sul dossier precedente e distinto, quello sullo Stato di diritto prodotto dalla Commissione Ue, mettendo in mezzo però gli stessi informatori secondo lei non obiettivi: gli «accenti critici» su premierato e libertà di stampa […] non sono farina del sacco dell’Ue, ma solo citazioni «di alcuni portatori di interesse, diciamo stakeholder: il Domani, il Fatto Quotidiano, Repubblica...».
Non c’entra nulla […]. Ma tutto concorre allo scopo della premier, quello di accusare le testate non gradite. Con un’opera che resta, allo stato, l’unico vero esercizio di disinformazione.
CETRIOLONI PER L ITALIA - MEME BY EDOARDO BARALDI PECHINO EXPRESS - IL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI E LA FIGLIA GINEVRA IN CINA - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI DUCETTA DELL INFORMAZIONE - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI IN CINAVISITA DI GIORGIA MELONI IN CINA - LA DELEGAZIONE ITALIANA