matteo salvini con il poeta davide rondoni

A PAROLE SONO TUTTI BUONISTI, MA NELLE URNE GLI ITALIANI SONO SALVINIANI - BUTTAFUOCO: ''L'ITALIA NON È DI SINISTRA, NON LO È PIÙ E FORSE HA FATTO FINTA DI ESSERLO, PER OMERTÀ VERSO LA POTENTE MAFIA DELL'ESTABLISHMENT. LA FOTO DI SALVINI CHE ABBRACCIA DAVIDE RONDONI, TRA LE VOCI PIÙ POTENTI DELLA POESIA CONTEMPORANEA È UNO CHOC. MAI E POI MAI UN ARTISTA, UN INTELLETTUALE O UNA STAR AVREBBE POTUTO SFIDARE IL MURO DELL'EGEMONIA CULTURALE DI SINISTRA''

Pietrangelo Buttafuoco per www.iltempo.it

 

Non c’è più la destra, non c’è più la sinistra ma se solo quest’ultima ci fosse ancora, ebbene: l’Italia non è di sinistra. Non lo è più, quantomeno. Dal mare grande dei selfie e dei post arriva un’istantanea a fissare questo passaggio.

 

MATTEO SALVINI CON IL POETA DAVIDE RONDONI

L’ha pubblicata ieri il Corriere della Sera ed è una scena inimmaginabile ancora qualche mese fa: c’è Matteo Salvini, il più cattivo tra i cattivi secondo la narrazione ufficiale, che abbraccia – ricambiato – un poeta. Un sorridente Davide Rondoni, tra le voci più potenti della poesia contemporanea, accoglie il leader leghista alla propria kermesse – a Milano, al Piccolo festival dell’essenziale – ed è come se ci fosse Franco Fortini in attesa del compagno Pietro Ingrao. Ed è uno choc fissare questo scatto. Mai e poi mai, ancora qualche mese fa, un artista – un intellettuale o una star dell’immaginario – avrebbe potuto sfidare il muro dell’egemonia culturale “de sinistra”.

 

Quello per cui solo prendere in braccio un Enrico Berlinguer alla Festa dell’Unità, vale (come fece Roberto Benigni che di Giorgio Almirante, invece, diceva: «Ti chiavassero la moglie (ah!)/tutti i morti delle guerre/e ti nascesse un figliolo/che assomiglia a Berlinguerre»).

 

matteo salvini a pomeriggio 5 da barbara d urso

Un capovolgimento, questa dell’Essenziale in Festival, se si pensa che in Italia già l’essere orgogliosamente cattolico – il caso di Pupi Avati, su tutti – è stato un argomento sufficiente per trovare tutti gli ostacoli in qualunque ribalta acculturata: dalla Mostra del Cinema di Venezia, in giù, fino ai palinsesti Rai, sempre inchiavardati dai gendarmi della terrazza romana, va da sé, de sinistra.

 

PIETRO GERMI

Per non dire, sempre in tema di cinema, cosa ha significato l’essere anticomunista: basti ricordare l’isolamento cui fu sottoposto il grandissimo Pietro Germi, il padre della commedia, titolare con Divorzio all’italiana del Premio Oscar, certo, ma per averla riconosciuta in patria come la Statuetta più silenziata di tutti i tempi...Non lo è mai stata di sinistra, l’Italia. Ha sempre fatto finta di esserlo.

 

Per omertà verso la potente mafia dell’establishment, con gli Agnelli, ancora negli anni ’70 del secolo scorso succubi dello spavento di vedersi portare via le fabbriche – l’incubo dell’esproprio proletario – si accompagnavano ai Gad Lerner in elicottero. E per soggezione verso l’imperio illuminista, con la stessa Chiesa cattolica, soggetta alla mode moderniste e sinistrorse, ovvero, i don Minzoni e i Dossetti, per cancellare i Padre Pio e i don Camillo.

 

agnelli il documentario hbo 5

Ostaggio, sempre, di una minoranza “egemone”, l’attonita Italia. Onnipresente – l’egemonia – laddove c’era la sostanza del potere: le università, la magistratura, l’alta finanza, l’industria culturale. E sempre ostile al sangue di popolo che si fa largo in una vena tutta di urti e disobbedienze, come quella che in altri tempi – nella Comunione e Liberazione che fu, la tana dove s’è forgiato il guascone Rondoni – faceva giustamente dire: “Meglio Lima che Bobbio!”.

 

Ps

 

agnelli il documentario hbo 3

Salvo Lima (1928, Palermo; 1992, Palermo). Politico Dc, marchiato come mafioso e assassinato a Palermo da Cosa Nostra.

Norberto Bobbio (1909, Torino; 2004, Torino). Senatore a vita, politologo e giurista considerato filosofo quando a Torino, nella stessa città, c’era un vero filosofo come Augusto Del Noce cui l’egemonia de sinistra stabiliva, con l’ostracismo, l’oblio.

 

 

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...