tasse partita iva

PARTITE IVA, PARTITE E NON TORNATE PIÙ! - PER I PROFESSIONISTI SFUMANO I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO - È L'ULTIMO CAPITOLO DELLO SCONTRO TRA GUALTIERI E IL SETTORE DEL LAVORO AUTONOMO: IL BONUS DA 600 EURO CONCESSO PER UN SOLO MESE, IL MANCATO DIALOGO COL MONDO DELLE PROFESSIONI ASSOCIATIVE E L'ESCLUSIONE DEFINITIVA DAI CONTRIBUTI, LIMITI DI REDDITO PER ACCEDERE AGLI INCENTIVI, TEMPI BIBLICI PER LA CASSA INTEGRAZIONE, NIENTE CREDITO DI IMPOSTA PER GLI STUDI NELLE PROPRIE ABITAZIONI…

Gualtieri Conte

Isidoro Trovato per il “Corriere della Sera”

 

L'ultima mazzata all'ipotesi di tregua tra governo e mondo delle professioni l'ha data il ministero dell'Economia che ha espresso parere negativo su tutti gli emendamenti presentati al Dl Rilancio che chiedevano includere i professionisti al Fondo perduto. È l'ultimo capitolo dello scontro tra l'esecutivo e il settore del lavoro autonomo: il bonus da 600 euro concesso per un solo mese, il mancato dialogo col mondo delle professioni associative e adesso l'esclusione definitiva dai contributi a fondo perduto.

 

conte gualtieri

«Solo pochi giorni fa la sottosegretaria al lavoro, Francesca Puglisi, aveva auspicato che l'esclusione dei professionisti da questa misura di sostegno potesse essere corretta dal Parlamento in sede di conversione del decreto in legge - denuncia il presidente dell'Associazione enti di previdenza privata, Alberto Oliveti - un auspicio accolto da deputati appartenenti a schieramenti trasversali anche di governo. Per il Mef invece la platea è troppo estesa e avrebbe un costo elevato per il governo.

 

partite iva 1

E allora mi chiedo, quanto vale per il governo la sopravvivenza di una parte attiva e importante di questo Paese?». Esclusione dal fondo perduto, limiti reddituali per accedere agli incentivi, tempi biblici per l'erogazione della cassa integrazione, niente credito di imposta per gli studi nelle proprie abitazioni, questi sono i temi di scontro che coinvolgono anche i quattro milioni di professionisti associativi.

 

«Rappresentiamo un mondo di lavoratori ad oggi invisibili agli occhi del governo - afferma Emiliana Alessandrucci, presidente del Coordinamento libere associazioni professionali - Gli incomprensibili limiti ad alcune misure governative, poi, portano all'esclusione di una larga parte del mondo professionale dal sostegno pubblico. La mancata convocazione agli Stati generali, sembra confermare il nostro sospetto: il governo non è attento alle nostre esigenze e non capisce l'importanza del mondo professionale».

PARTITE IVA

 

Chi invece agli Stati generali ci sarà (domani), in rappresentanza delle professioni ordinistiche, è la presidente del Comitato unitario professioni, Marina Calderone che presenterà al governo un elenco di proteste e di proposte. «L'esclusione dalla fruizione del contributo a fondo perduto - ricorda Calderone - risulta tanto più incomprensibile, vista la difficoltà oggettiva in cui versa il settore delle professioni, Ciò crea una ingiustificata disparità di trattamento tra soggetti che svolgono le medesime attività.

 

Non va infatti dimenticato che le società tra professionisti, per poter operare, devono essere iscritte agli ordini e collegi professionali di appartenenza dei soci e che il mandato professionale sottoscritto dalle società con i clienti, deve obbligatoriamente indicare il professionista incaricato di svolgere l'attività. Se l'Italia vuole ripartire non può fare a meno di sostenere i liberi professionisti».

 

roberto gualtieri si congratula con giuseppe conte per l'informativa sul mes

Una disparità che nasce, secondo il sospetto dei professionisti, da un vecchio pregiudizio. «Negli ultimi 12 anni - afferma il Presidente di "Economisti e giuristi insieme", Massimo Miani - ciascun professionista ha perso circa 13 mila euro di reddito l'anno. Per questo è inaccettabile sentire ancora pregiudizi sui professionisti come classe privilegiata che non ha bisogno di aiuti».

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…