PASSERA IN VIAGGIO - DOPO UN ANNO DI ANNUNCI, CORRADINO OGGI SPIEGHERÀ COME TROVARE “2 O 300 MILIARDI” PER L’ITALIA - POI PARTIRÀ IN TOUR, E A MAGGIO FONDERÀ IL PARTITO (CON CALMA)

Andrea Garibaldi per il "Corriere della Sera"

Dopo molti annunci e sei mesi di lavoro sotterraneo, oggi Corrado Passera parte per un viaggio. Questo viaggio lo porterà, dopo le elezioni europee di maggio, a fondare un partito. Il nome contiene il richiamo all'«unicità» dell'Italia. L'orientamento, né di destra né di sinistra. «Né di centro», scherzano, non troppo, i collaboratori dell'ex ministro per lo Sviluppo del governo Monti, ex amministratore delegato delle Poste e di Banca Intesa.

L'idea è di riprendere il lavoro di Monti nei primi sei mesi, quando la spinta innovativa era intatta. Lo schieramento politico dipenderà molto dalla legge elettorale e Passera ha già criticato con durezza il progetto Renzi-Berlusconi, promuovendo invece un sistema con collegi uninominali a doppio turno. Somiglianze con Montezemolo? Il presidente della Ferrari non è mai sceso in campo direttamente, la vocazione politica di Passera è esplicita.

L'appuntamento è per oggi pomeriggio a Roma, nell'Aranciera di San Sisto, sul bordo della Passeggiata archeologica, di fronte alla villa di Alberto Sordi. Passera spiegherà come si possano mettere a disposizione del Paese risorse enormi, fra i 200 e i 300 miliardi di euro. Risorse pubbliche, «che sono sotto gli occhi di tutti».

Parlerà probabilmente dello sblocco dei crediti della pubblica amministrazione e indicherà quale può essere il motore per piccole e medie imprese e per le infrastrutture, sulla base di un «modello tedesco». C'è poi da ridisegnare la macchina dello Stato e si dovrà mettere l'Italia nelle condizioni di attrarre investimenti. Nessuna nuova tassa, è l'altro messaggio. Attenzione alle eccellenze italiane, ottimismo sulle possibilità di sviluppo tuttora esistenti.

Da mercoledì 26 febbraio, Passera parte in tour. Comincia da Lucca, simbolo dell'armonia italiana e farà venti tappe fino ad aprile. In ogni luogo, visite ai centri di ricerca, alle imprese che resistono, alle situazioni di disagio. L'obiettivo è doppio: cercare consenso per il partito nascente e trovare persone che ne costituiscano l'ossatura.

La presentazione all'Aranciera avviene un giorno prima dell'approdo alle Camere del governo Renzi, con il quale «non ci sono affinità», spiegano dallo staff. Mentre Passera girerà per l'Italia, avrà anche modo di saggiare i primi passi di Renzi. Se saranno deludenti - ritiene l'ex ministro - gli italiani dovranno avere un'offerta politica diversa da Berlusconi e Grillo. Molta attenzione sarà data ai risultati delle elezioni europee, in particolare a quelli dei partiti di centro. Perché è quella - battute a parte - l'area di più naturale riferimento per la creatura di Passera.

Più saranno negativi quei risultati, più lo spazio per il nuovo partito sarà ampio. C'è sicuramente un'attenzione del mondo cattolico «democratico». Sono vicini a Passera personaggi come l'ex presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, e l'ex presidente di Coldiretti, Sergio Marini. Passera era presente, a ottobre, al convegno della Fondazione Nuovo Millennio dell'ex banchiere Pellegrino Capaldo. C'erano, quel giorno, anche l'altro ex ministro di Monti, Corrado Clini e Federico Vecchioni, presidente di Confagricoltura, già coordinatore dell'associazione di Montezemolo.

E c'erano politici della diaspora Dc, come Marco Follini, Ciriaco De Mita, Francesco D'Onofrio, Bruno Tabacci. A metà gennaio Passera ha illustrato il suo progetto a Milano a manager, imprenditori, economisti e banchieri riuniti dal club Ambrosetti. Fra gli altri, l'amministratore delegato del gruppo Hewlett-Packard, il numero uno dell'editoriale De Agostini, l'ad di General Electric, il responsabile per Italia e Sud Europa di Royal Bank of Scotland.

 

 

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