PASSERA E’ PIU’ UGUALE DEGLI ALTRI? INDAGATO DA SEI MESI, DALLA PROCURA NON ERA FINORA USCITO UN SOLO SPIFFERO (SE FOSSE SUCCESSO A UN MINISTRO DEL BANANA?) - COME MAI L'AVVOCATO GILBERTO LOZZI, UNO DEI MASSIMI ESPERTI IN ITALIA IN PROCEDURA PENALE, DA QUALCHE SETTIMANA È IMPEGNATISSIMO? - ZITTI TUTTI MA NON LANNUTTI (IDV): “PASSERA RIFERISCA IN PARLAMENTO O SI DIMETTA…”
1- DAGOREPORT
Come mai l'avvocato Gilberto Lozzi, uno dei massimi esperti in Italia in Procedura Penale, da qualche settimana è impegnatissimo? Dicono stia seguendo un procedimento aperto dalla Procura di Taranto nei confronti di Passerotto in Salza, ministro dello Sviluppo, quando era il capo dei capi in Banca Intesa. Vero oppure un altro veleno messo in giro dai corvi di Palazzo Chigi? Ah saperlo ....
2- PASSERA INDAGATO DA SEI MESI
Brunella Bolloli per "Libero"
Se fosse uscita prima la notizia che il ministro Corrado Passera è indagato per frode fiscale, chissà se il governo sarebbe stato così zelante nello scaricare la mannaia delle tasse sugli italiani. E chissà se il diretto interessato avrebbe chiesto con altrettanta convinzione una «sanzione sociale» contro gli evasori. E, poi, chissà se il "povero" sottosegretario Carlo Malinconico, colpevole di essersi fatto pagare le vacanze (a sua insaputa) da uno della "cricca" sarebbe ancora al suo posto a Palazzo Chigi oppure no.
Su Passera fuoco di fila dei partiti all'opposizione come è avvenuto regolarmente per ogni inchiesta che ha riguardato esponenti del governo Berlusconi? Macché. La macchina del fango ha smesso di funzionare da un pezzo. Cosa vuoi che sia un'indagine della procura di Biella per reati fiscali commessi nel 2006. Comunque la notizia, quasi snobbata, è stata confermata. Anzi, si sa che l'inchiesta è aperta da più di sei mesi, non dall'altro ieri.
E anche qui sorge il dubbio: perché con i ministri dei governi Berlusconi ogni avviso di garanzia usciva dalle procure in un secondo? Mistero. I magistrati hanno chiesto e ottenuto una proroga per approfondire la vicenda (che riguarda un numero imprecisato di altre persone) anche alla luce delle carte raccolte dalla Finanza nella sede di Intesa Sanpaolo.
Il nome di Passera compare perché nel 2006, quando era Ad di Banca Intesa, la biellese Biverbanca, controllata all'epoca da Intesa, fu interessata da un'operazione di arbitraggio fiscale internazionale su cui in seguito si è appuntata l'attenzione dell'Agenzia delle Entrate, che ha poi trasmesso un rapporto alla procura: si sospetta che si trattò di un meccanismo finanziario per pagare meno imposte del dovuto (in particolare l'Ires) tramite dei crediti fiscali maturati all'estero.
E Passera è stato chiamato in causa come «firmatario» del bilancio della controllante Intesa. Da qui le ipotesi di «dichiarazione infedele» contenute nel decreto del 2000 sui reati tributari. Nel suo entourage il ministro è descritto come «assolutamente sereno e tranquillo».
D'altra parte», si nota, «il caso passato al setaccio dalle Fiamme Gialle e dalla procura fu una di quelle numerose operazioni interbancarie che vengono portate avanti di continuo senza informare o interpellare i vertici. L'istituto di credito, inoltre, con il fisco ha raggiunto, un anno fa, un accordo che chiude ogni contenzioso. à probabile che nei prossimi giorni lo staff legale di Passera (il quale ha appreso di essere sottoposto a un'indagine dal decreto di proroga) prenderà contatto con i magistrati biellesi.
3 - FISCO. LANNUTTI (IDV): PASSERA INDAGATO VENGA A RIFERIRE IN SENATO O SI DIMETTA...
"In un Paese normale un ministro indagato per frode fiscale dovrebbe dimettersi senza sé e senza ma. Invece, Corrado Passera preferisce far finta di niente e, con serenità , restare al suo posto. Diciamo la verità , se si fosse trattato di un ministro del precedente governo ci sarebbe stata una levata di scudi da ogni parte".
Lo dichiara il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, che aggiunge: "Arrivati a questo punto l'attuale ministro dello Sviluppo economico ha il sacrosanto dovere di chiarire ed è immorale che ancora non sia venuto a riferire in Senato sull'operazione interbancaria eseguita quando era Amministratore Delegato di Banca Intesa.
Nessuno è inamovibile, men che meno chi fa parte di un governo dei conflitti d'interesse. Basti pensare al tentativo, sventato dall'Italia dei Valori al Senato, di introdurre la sanatoria dell'abuso di diritto per salvare sia Profumo che lo stesso Passera. Non è possibile - conclude Lannutti - che i poveri cristi, quelli che non pagano una multa da 100 euro, debbano essere perseguitati, mentre i ministri banchieri, indagati per frode fiscale, possono tranquillamente restare al loro posto".
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