matteo salvini joe formaggio giovanbattista fazzolari isabella rauti

ALL’ARMI, SIAM PATRIOTI! – IL “PISTOLERO” EMANUELE POZZOLO È SOLO L’ULTIMO CASO DI POLITICO DI DESTRA APPASSIONATO DI ARMI: DA MATTEO SALVINI A ISABELLA RAUTI FINO A JOE FORMAGGIO – LEGA E FDI DA TEMPO LISCIANO IL PELO ALLA LOBBY DI FUCILI E PISTOLE CON NORME AD HOC – IL PREFERITO DELL’“UNIONE DEGLI ARMIGERI ITALIANI” È IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, FIRMATARIO DELLA NORMA CHE HA ELIMINATO I DIVIETI PER LE ARMI CORTE...

Estratto dell’articolo di Serena Riformato per “la Stampa”

 

matteo salvini con le armi 6

Dai repubblicani americani alla destra italiana, storia di un amore pericoloso per la polvere da sparo. Tra le file di Fratelli d'Italia il deputato Emanuele Pozzolo, orgogliosamente «pro-gun, pro-life, pro-provocazioni» è in buona compagnia.

 

Gli sarà piaciuto, per dire, il manifesto con cui il collega europarlamentare Pietro Fiocchi ha tappezzato Lecco e dintorni: la sua foto con un bel maglione rosso festivo, alle spalle un albero di Natale decorato con bossoli e proiettili. «Un messaggio rivolto al mondo venatorio», si è giustificato. Forse pure un po' pubblicitario, visto che l'azienda di famiglia dell'eurodeputato meloniano produce proprio munizioni. […]

 

i politici di destra e le armi - matteo salvini - isabella rauti - joe formaggio - pietro fiocchi

Comunque un basso profilo rispetto al consigliere regionale veneto di Fratelli d'Italia Joe Formaggio. A febbraio, alla fiera della caccia di Verona, il vicentino si è fatto ritrarre con un mitra in mano, comunicato stampa annesso: «Sempre dalla parte della lobby delle armi». In gita fra i fucili aveva portato anche il figlio: «Meglio che lasciarlo a casa a guardare quella schifezza di Sanremo».

 

Con una grossa mitragliatrice è stata immortalata anche la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti in visita alla Idex-Navdex di Abu Dhabi, una delle più importanti esposizioni di armi al mondo. Testava di persona «la leggerezza e l'ergonomia di alcune armi portatili», ha precisato, ma senza voler trasmettere «alcun valore propagandistico».

 

giovanbattista fazzolari pistolero

La foto più famosa del filone "politico in posa con il mitra" è senza dubbio di Matteo Salvini. Fu scattata nel 2018, ma l'anno successivo la postò l'allora burattinaio della Bestia social leghista Luca Morisi, con tanto di scritta incendiaria: «Alle Europee se ne inventeranno di ogni per fermare il Capitano. Ma noi siamo armati e dotati di elmetto!». […]

 

La questione va ben al di là dei photo-shooting. Quali sono le forze politiche più vicine agli interessi dei pistoleri? L'Unione degli Armigeri italiani, che si autodefinisce «associazione per la difesa dei diritti dei detentori legali di armi», prima delle elezioni fornisce un "semaforo" di gradimento (bocciati tutti i partiti di centrosinistra).

 

isabella rauti con un fucile

Nel centrodestra lambisce l'arancione solo Forza Italia, colpevole di «avere ancora troppe voci filo-animaliste al suo interno». Luce verde, in testa alla classifica, per le formazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

 

Dentro Fratelli d'Italia, si legge nel manifesto di Unarmi, ci sono «alcuni fra i parlamentari più attivi sul fronte caccia e detenzione di armi». In più, vera medaglia al merito per la categoria, «a loro si deve anche l'eliminazione dei divieti inerenti le armi corte in calibro 9x19».

 

A loro e nello specifico a lui: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, firmatario della norma nella scorsa legislatura, ammirato dagli amanti delle pistole e appassionato sportivo egli stesso: «Mi diletto nel mondo del tiro», diceva a maggio 2022, ai microfoni dell'Eos Show di Verona.

 

pietro fiocchi

Tanti sono i provvedimenti tentati e poi abbandonati per la reazione di buona parte dell'opinione pubblica. Era del capogruppo di FdI Tommaso l'emendamento (infine eliminato) alla manovra dell'anno scorso per permettere ai cacciatori di abbattere i cinghiali anche in città.

 

E solo qualche giorno fa ha avuto vita breve il disegno di legge di un senatore meloniano, Bartolomeo Amidei, per estendere la stagione di caccia e permettere già ai 16enni di imbracciare un fucile e sparare alla selvaggina fra i boschi. Ritirato su richiesta del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: «Non era concordato con il governo».

 

giovanbattista fazzolari

Un regalo legislativo a chi gradisce la diffusione di armi è invece approdato nell'ultimo pacchetto sicurezza del Viminale (in origine era un disegno di legge della senatrice di FdI Domenica Spinelli): le forze dell'ordine potranno portare con sé, in servizio e fuori, oltre a quella d'ordinanza, anche pistole private, senza richiedere un ulteriore porto d'armi.

matteo salvini con le armi 4JOE FORMAGGIO JOE FORMAGGIO IMBRACCIA UN MITRAmatteo salvini con le armi 2gli auguri di natale di pietro fiocchi gli auguri di natale di pietro fiocchi matteo salvini con le armi 3matteo salvini con le armi 5

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…