zingaretti franceschini

TIRA UNA BRUTTA ARIA AL NAZARENO. DA MESI I SONDAGGI DANNO IL PD PRATICAMENTE FERMO, POCO SOPRA IL 20% - FRANCESCHINI, GUERINI, DELRIO E MARCUCCI INIZIANO A CHIEDERSI SE LO SBIADITO ZINGARETTI SIA IL FRONT RUNNER UTILE A RISOLLEVARE IL PARTITO - E IL GOVERNATORE DEL LAZIO, PER NON SOCCOMBERE, SI E’ AGGRAPPATO AL CIUFFO DI CONTE: AVERLO IN SELLA VUOL DIRE FRENARE LE AMBIZIONI DI SU-DARIO…

nicola zingaretti giuseppe conte

Dagoreport

 

Tira una brutta aria al Nazareno. Da mesi i sondaggi danno il Pd praticamente fermo, un paio si punti sopra il 20%. Non cresce e non crepa. Accartocciato in congelatore. Gli ex Margherita con in testa Franceschini, Guerini, Delrio e Marcucci iniziano a chiedersi se lo sbiadito Zingaretti sia il front runner utile a risollevare il partito. Il suo carisma da merluzzo non smuove consensi né attrae elettori.

 

Il governatore del Lazio, nella sua soporifera mitezza, ha fiutato il crescente malumore nei suoi riguardi e si è buttato tra le braccia di Conte, che già definì “un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste”. Ora più - invece - è il suo punto di riferimento. Anzi, l’assicurazione sulla sua vita politica. Per “Zinga” avere “Giuseppi” a palazzo Chigi significa arginare le ambizioni di Franceschini, a cui non dispiacerebbe scalare il governo e il partito.

 

nicola zingaretti dario franceschini

Attenzione: non è una banale disputa di potere. Le perplessità di Su-Dario & friends qualche fondamento ce l’hanno. “Fratelli d’Italia” galoppa nei sondaggi, Berlusconi rianimato da Gianni Letta punta al 10% per Forza Italia. Alcune rilevazioni accreditano segnali di risveglio persino sul Movimento 5 stelle, che ha in sella il “gerarca minore” Vito Crimi ed è alle prese con i pasticci dei ministri Bonafede e Azzolina. Solo il Pd resta al palo. Zingaretti qualche domanda deve pur farsela. Tra l’altro le uniche manovre dem fuori dai confini nazionali invece di portare legno in cascina hanno fatto indispettire Ursula Von der Leyen.

 

DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYEN

La presidente della Commissione Ue poco ha apprezzato una lettera inviata da Zingaretti al gruppo del Partito socialista europeo sul Recovery fund: un gesto di inutile protagonismo. Non è andata meglio a quel carciofone di Gentiloni che, in piena trattativa sul fondo, si è sbilanciato su twitter trombettando il suo prematuro entusiasmo. Poteva andare peggio? Sì. L’unico politico del Pd che sta raccogliendo consensi e apprezzamento, il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, ormai si è sganciato dal Nazareno: ha un filo diretto con Mattarella.  

gianni letta e berlusconiGENTILONI DOMBROVSKIS

 

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